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Aprire Partita IVA online

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Aprire Partita IVA Online: costi e procedure

SOMMARIO

Qual è il costo apertura partita iva? Dove andare per aprire partita IVA? E’ possibile aprire partita IVA online?

Per molti, aprire partita IVA equivale a dire “Sono un malato terminale”, per altri rappresenta un’opportunità da cogliere al volo. È normale sentirsi sopraffatti da questa decisione, ma con le giuste informazioni e il supporto adeguato, il percorso può diventare semplice e vantaggioso.

Prendiamo ad esempio Andrea, un appassionato di fotografia che ha deciso di trasformare il suo hobby in un lavoro. Dopo aver aperto la sua partita IVA, ha scoperto non solo la libertà di lavorare per conto proprio, ma anche la soddisfazione di realizzare i suoi sogni.

Aprire una Partita IVA è gratuito e piuttosto semplice, ma è fondamentale evitare errori che possano portare a costi aggiuntivi e sanzioni. La convenienza dipende dal tipo di attività: un libero professionista può godere di vantaggi fiscali significativi, mentre una ditta individuale deve considerare costi di avvio e gestione differenti.

Ecco la nostra breve guida per saperne di più su come fare e quanto costa aprire la partita IVA.

Quando è necessario aprire partita IVA?

L’obbligo di apertura p IVA nasce quando si svolge un’attività di lavoro autonomo in maniera abituale, anche se non esclusivo o continuativo (art. 5 DPR 633/72).

La determinazione dell’abitualità va valutata caso per caso, poiché non esiste una soglia di compensi, oltre la quale l’apertura della Partita IVA diventa obbligatoria., tantomeno regole che permettono di individuare in maniera univoca le differenze che distinguono le attività abituali da quelle occasionali.

Se, ad esempio, vendi vestiti per bambini occasionalmente, non è necessario aprire la Partita IVA; se invece l’attività è abituale, sarà obbligatorio aprirla e iscriversi al Registro delle Imprese, all’INPS e all’INAIL.

Non sei sicuro di dover aprire una Partita IVA? Esistono alternative per lavorare senza aprirla. Scopri come fare nella nostra guida: Lavorare senza Partita IVA: le soluzioni disponibili.

Una volta chiarito quando è necessario aprire la partita IVA vediamo come procedere.

Come aprire la partita IVA?

Aprire partita IVA è molto semplice ed assolutamente gratuito, può essere effettuata comunicando all’Agenzia delle Entrate l’inizio attività entro 30 giorni, utilizzando i seguenti moduli:

➡️modello AA9/12 per le ditte individuali e i liberi professionisti,

➡️modello AA7/10 per le società).

Gli stessi modelli vengono utilizzati anche per la chiusura della partita IVA.

È essenziale scegliere:

👉se trattasi di una ditta individuale o di un libero professionista per capire se iscriversi o meno in camera di commercio e procedere al giusto inquadramento fiscale;

👉 il codice ATECO corretto;

👉il regime fiscale più adatto: regime forfettario o regime fiscale ordinario.

Il numero di Partita IVA assegnato resterà invariato fino alla chiusura dell’attività.

📌 Sapevi che, se percepisci la NASpI, puoi richiederne l’anticipo per avviare la tua attività? Scopri come ottenere la NASpI anticipata aprendo Partita IVA: Leggi la guida completa.

Per chi preferisce un approccio più moderno, è possibile anche aprire la partita IVA online. Vediamo come.

Come aprire una partita IVA online? Come si apre una partita iva?

E’ possibile presentare la richiesta della partita IVA anche online gratis tramite:

  1. compilazione del modello di inizio attività (modello AA9/12, modello AA7/10);
  2. registrazione a Fisconline: per inviare telematicamente il modulo per aprire la partita IVA.

In alternativa, è possibile affidarsi direttamente ad un professionista abilitato, esperto di queste procedure e che successivamente si occupi anche della gestione contabile.

Vuoi una guida da seguire passo dopo passo su come aprire la Partita IVA? Leggi il nostro articolo dedicato: Step per aprire Partita IVA.

Come aprire partita IVA comunitaria?

La Partita IVA comunitaria è un numero di identificazione fiscale che permette a un’impresa o professionista di operare a livello intracomunitario, cioè all’interno dell’Unione Europea, senza dover applicare IVA sulle vendite di beni o servizi tra paesi membri. In pratica, chi possiede una Partita IVA comunitaria può effettuare operazioni con altri soggetti passivi IVA (imprese o professionisti) di altri Stati membri dell’UE, senza dover pagare l’IVA a ciascun paese in cui si fa affari. La fattura sarà emessa senza IVA, ma sarà comunque necessario indicare il numero di Partita IVA di entrambe le parti coinvolte.

Per ottenere la Partita IVA comunitaria, è necessario richiedere l’inserimento nel sistema VIES (VAT Information Exchange System) che permette la verifica incrociata tra i vari Stati membri dell’UE.

La partita IVA comunitaria può essere richiesta in sede di avvio dell’attività (mediante il modello AA9/12, se si tratta di imprese individuali e lavoratori autonomi, ovvero AA7/12 se si tratta di soggetti diversi dalle persone fisiche) ovvero, se l’attività è già avviata, la domanda deve essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate di competenza verificando, trascorsi 30 giorni dalla ricezione, se l’iscrizione nel registro VIES è stata accettata o rifiutata.

Per approfondire l’argomento consultare il nostro articolo che trovi qui.

Quanto costa aprire una partita IVA?

I costi variano in base al tipo di attività:

  • Liberi professionisti: l’apertura è gratuita, salvo eventuali costi per l’albo professionale.
  • Ditte individuali: oltre all’apertura gratuita della Partita IVA e alla PEC, bisogna considerare:
    • Iscrizione alla Camera di Commercio (€18 di diritti di segreteria e €57 di diritto camerale annuale).
    • Marca da bollo (€17,50).
    • Comunicazione Unica (ComUnica) alla Camera di Commercio, che permette di iscriversi al Registro delle Imprese, aprire la Partita IVA, presentare la SCIA e iscriversi all’INPS e all’INAIL.

📌 Vuoi saperne di più sulle ditte individuali? Leggi la nostra guida completa qui 👉 Ditte Individuali: tutto quello che devi sapere.

Quanto costa aprire partita iva per una ditta individuale?

L’apertura di una partita IVA come ditta individuale comporta l’iscrizione in Camera di Commercio con il sostenimento dei seguenti costi:

  • diritti di segreteria pari ad Euro 18,00;
  • diritto camerale annuale pari ad euro 57;
  • marca da bollo pari ad euro 17.50.

📌 Oltre ai costi iniziali, è importante conoscere anche quelli di gestione annuale della Partita IVA. Scopri di più qui: Partita IVA: tutti i costi da considerare.

📌 Se invece stai pensando di aprire una SRL, scopri tutto ciò che devi sapere sui costi e gli aspetti fiscali nella nostra guida aggiornata: SRL e Partita IVA.

Dopo aver esaminato i costi, è naturale chiedersi se conviene effettivamente aprire una partita IVA. pprofondiamo questo aspetto.

Conviene aprire partita IVA?

In tanti chiedono informazioni sulla convenienza dell’apertura della partita IVA e cosa succede in caso di fatturato pari a zero.

Molto brevemente, la valutazione sulla convenienza va effettuata caso per caso calcolando il guadagno netto ovvero l’eventuale fatturato atteso a cui occorre sottrarre gli eventuali costi, le tasse e i contributi da versare.

Ad esempio, Marco, un consulente informatico, ha aperto la partita IVA e ha scoperto che, nonostante un fatturato iniziale di 10.000 euro, le spese fisse e le tasse lo portavano a un guadagno netto di soli 3.000 euro. Questo lo ha spinto a rivedere il suo piano di business e a considerare un regime fiscale diverso.

E’ tuttavia possibile consultare degli esempi pratici sulla convenienza dell’apertura della partita in regime forfetario o regime ordinario consultabili al seguente link: Regime Forfettario o Regime Ordinario?

Quanto costa mantenere una partita IVA?

Aprire partita IVA è gratis, ma vi sono da considerare le spese di mantenimento. A titolo meramente esemplificativo si riportano due esempi:

Costi Aprire partita IVA come ditta individuale con fatturato zero

Ogni attività ha “costi fissi” da versare a prescindere dal fatturato della neo attività. E più precisamente:

  • Diritto annuale Camera di Commercio di circa 56 euro – solo per le Ditte individuali
  • Contributi fissi INPS sul minimale pari ad euro 3.599,03 euro per un utile fino ad euro 15.548. Attenzione, se si adotta il regime forfettario è possibile richiedere una riduzione contributiva pari al 35%. Per effetto dello sconto i contributi fissi scendono ad euro 2.400 circa all’anno (N.B. lavoratore dipendente a tempo indeterminato fintanto che l’attività prevalente sia in termini di ore che economici resta quella da dipendente resta esonerato dal versamento dei contributi INPS e non è tenuto ad iscriversi alla Gestione commercianti INPS cfr. Partita IVA e Lavoro Dipendente: Possono Convivere?).

Aprire partita I V A come libero professionista con fatturato zero

Per coloro che si accingono ad avviare una nuova attività come liberi professionisti i “costi fissi” sono legati esclusivamente all’appartenenza ad uno specifico ordine professionale ovvero ai contributi fissi dovuti alla Cassa di appartenenza (ad esempio un consulente aziendale non avrà alcuna spesa fissa né per l’iscrizione ad albi né per i contributi previdenziali essendo assoggettato alla gestione separata INPS che non prevede contributi fissi bensì un contributo a percentuale calcolato sul reddito).

Per approfondire questo argomento, sul nostro blog è possibile consultare un articolo Aprire Partita IVA: Cosa Succede Se Non Fatturo Nulla? nel quale sono elencate le “spese fisse” dovute anche in caso di fatturato pari a zero.

📌 La scelta della forma giuridica è fondamentale. Scopri vantaggi e svantaggi di ciascuna opzione ? Ditta Individuale o SRL?.

📌Ancora, non sai se aprire la Partita IVA come libero professionista o ditta individuale? Scarica gratuitamente il nostro eBook “APRIRE LA PARTITA IVA” e scopri qual è la scelta giusta per te. Compila il modulo qui sotto per riceverlo subito!

15 risposte
  1. Buongiorno,

    sono dipendente a tempo pieno indeterminato con reddito > 30 k.

    Ho intenzione di aprire p. iva come osteopata animale (con codice ateco 96.09.04).

    Posso farlo come ditta individuale? In questo caso come funzionerebbe INAIL, avendo già una posizione aperta per il lavoro dipendente?

    1. Salve Mela, credo si riferisca all’INAIL. Trattandosi di attività professionale occorre iscriversi alla gestione separata dell’INPS e versare i contributi sul reddito di lavoro autonomo.
      A disposizione per ulteriori info
      Cordialità

  2. Buongiorno,
    sono prossimo alla pensione 30.06.2023 anni 65 il 24.5.2023,
    vorrei continuare a lavorare come consulente di enti pubblici
    ( contabilità e paghe ) con incarichi di consulenza , dovrei aprire gestione separata inps e P.I. , che codice ATECO utilizzare? L’attività mi è preclusa essendo pensionato 65enne?
    Grazie

  3. salve siamo un asd con codice fiscale vorremmo prendere in gestione il bar dentro l impiaanto sportivo possiamo prenderlo come asd graziue

  4. Buongiorno,
    percepisco l’Aspi e vorrei aprire la partita iva, ho letto che c’è la possibilità di richiedere tutta la disoccupazione in anticipo per chi apre una partita iva, volevo capire per quanto tempo devo tenere aperta la partita iva per non dover restituire i soldi all’Inps?.
    Nel rimanere in attesa di un gentile riscontro in merito saluto cordialmente

    Paolo Cheri

    1. Gentile Paolo,
      Le spiego brevemente come funziona il nostro servizio utile per rispondere ai suoi dubbi.
      In caso di situazioni simili alla Sua offriamo un servizio di consulenza personalizzata direttamente tramite skype o telefono con un esperto per capire quale è la soluzione più appropriata per avviare il Suo business.
      La consulenza iniziale è necessaria per capire come effettuare l’inquadramento della sua attività sia dal punto di vista fiscale che contributivo e quindi per ridurre al minimo imposte e contributi.
      Per ulteriori informazioni, è possibile consultare esperti che offrono consulenze personalizzate per l’apertura della partita IVA. Tali servizi possono includere sessioni via skype o telefono.
      Per maggiori informazioni o per prenotare la consulenza può farlo in questa pagina
      https://www.ilcommercialistaonline.it/consulenza-aprire-partita-iva/

  5. Buongiorno,
    Sono un lavoratore dipendente con 30 anni di esperienza nel settore funebre e mi piacerebbe fare il consulente Funerario, pratiche per conto delle famiglie e/o aziende, Preparazione delle salme tanatoestetica.
    I miei dubbio sono
    1) il codice Ateco più idoneo
    2 ) se devo necessariamente avere una sede fisica oppure posso farlo da libero professionista.
    3) se ho l’obbligo di iscrivermi alla camera di commercio.
    4) se rientro nel regime forfettario

    Cordiali Saluti

  6. buon pomeriggio,
    Sono una chinesiologa e operatrice shiatsu e vorrei aprire la partita Iva ma non riesco a trovare i codici ATECO affini a entrambe le attività, posso sapere quali sono? Inoltre esistono degli Albi specifici per entrambe le attività con relative casse previdenziali? grazie
    Cordiali saluti

    1. Salve Laura,
      i codici ateco da utilizzare potrebbero essere questi
      – 96.09.09 : “ Attività di servizi per la persona n.c.a. (non classificabili altrove) ”
      – 96.04.10 : cioè “ Servizi di Centri per il Benessere Fisico ”
      Le spiego come funziona il nostro servizio. In caso di situazioni simili alla Sua offriamo un servizio di consulenza personalizzata direttamente tramite skype o telefono con un esperto per capire quale è la soluzione più appropriata per avviare il Suo business.

      La consulenza via skype o telefono è della durata di 30 minuti ed ha un costo di euro 47 iva inclusa.

      Consideri, che acquistando la consulenza, se decidesse di diventare nostro cliente avrebbe le pratiche di start-up in omaggio e quindi sarebbero gratuite l’apertura della partita IVA, l’iscrizione / attivazione in Camera di Commercio. Pagherebbe solo le spese dovute all’ente.

      Se vuole maggiori informazioni o acquistare la consulenza può trovarle in questa pagina
      https://www.ilcommercialistaonline.it/consulenza-aprire-partita-iva/
      Resto a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.

      Cordialità

  7. per non perdere il diritto alla pensione di invalidità il reddito non deve superare i 4.500 euro annui, ma devo comprendere anche le 280,00 di invalidità oppure non viene conteggiata nel reddito?

  8. Buongiorno, sto compilando il modello AA9_12 per la dichiarazione di inizio attività e la successiva attribuzione di partita IVA. Ho una perplessità riguardo il Quadro I “Altre informazioni in sede di inizio attività”, dove la classificazione dell’immobile scelto come sede è limitata a P (possesso) o D (detenzione). Avendo io scelto come sede il mio domicilio, che è proprietà di mio padre e non mio, quale lettera dovrei indicare? È prevista la possibilità di lasciare in bianco questo campo?

    Grazie per l’attenzione.
    Alessandro Giovannini

  9. Sono invalido 80%vorrei ospitare Delle persone nella casa in cui vivo, perché non c’è la faccio a vivere con 298 € visto che le medicine che uso sono tutte a pagamento e alcune con tiket. Come posso fare senza perdere la pensione di invalidità.poi vorrei sapere se basta la ricevuta fiscale senza partita iva.

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