Hai ricevuto un pagamento da Google AdSense e non sai se devi dichiararlo? Ti stai chiedendo se serve la Partita IVA per guadagnare con il tuo blog o canale YouTube? Tranquillo, è una domanda più comune di quanto pensi.
Chi gestisce un sito web, oppure un blog, che contiene al suo interno banner pubblicitari o altre forme di advertisement tipo Google Adsense, si sarà sicuramente chiesto se i guadagni che ha percepito devono essere comunicati al Fisco, ma soprattutto si sarà chiesto cosa fare e se deve aprire partita IVA.
In questa guida rispondiamo a tutte le domande su Partita IVA e guadagni online con AdSense: quando è obbligatoria, quali codici ATECO usare, cosa cambia se sei dipendente o se lavori in modo occasionale.
Google AdSense: come funziona
Google AdSense è il programma pubblicitario di Google che consente di monetizzare un sito web, un blog o un canale YouTube. Quando qualcuno clicca sugli annunci presenti sui tuoi contenuti, ricevi un compenso da Google Ireland Ltd, pagato mensilmente.
Aprire Partita IVA: subito?
La risposta dipende da come gestisci l’attività:
- Se l’attività è abituale e continuativa, devi aprirla subito (anche con ricavi sotto i 5.000 €)
- Se l’attività è occasionale e saltuaria, puoi iniziare con una prestazione occasionale, ma con molta cautela
Il limite dei 5.000 euro non riguarda l’obbligo IVA, ma solo l’iscrizione INPS alla Gestione Separata.
Prestazione occasionale per Google AdSense?
Difficilmente si può dimostrare che l’attività sia “occasionale” agli occhi del Fisco: un sito online è accessibile h24, 7 giorni su 7, ed è indicativo di attività continuativa. Se i compensi sono ricorrenti, anche se bassi, è consigliabile aprire Partita IVA sin da subito.
Tuttavia se si ritiene di riuscire a dimostrare, anche grazie ai ricavi irrisori, che trattasi di attività occasionale, è possibile evitare l’apertura della partita IVA. Attenzione però, è necessario documentare che trattasi di attività occasionale e conservare tutti i documenti che lo dimostrano per diverso tempo. I controlli, infatti, sono spesso effettuati a distanza di anni.
Partita IVA: Libero professionista o ditta individuale?
Dipende dall’attività prevalente:
- Se sei un professionista con Albo (es. avvocato, commercialista), userai la stessa Partita IVA anche per i ricavi da pubblicità.
- Se sei un creator, blogger o marketer, apri Partita IVA come ditta individuale e ti iscrivi al Registro Imprese.
Come aprire partita IVA per Google Adsense?
Chi decide di intraprendere la strada dei guadagni online con google adsense, deve adempiere agli obblighi contributivi e fiscali di qualsiasi ditta individuale tradizionale e quindi procedere con:
- apertura della Partita Iva,
- iscrizione Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio
- Iscrizione all’INPS (Gestione IVS Commercianti ed Artigiani INPS)
Codice ATECO consigliato
- 73.11.02 – Conduzione di campagne marketing e altri servizi pubblicitari
- 73.12.00 – Attività delle concessionarie pubblicitarie
👉 Se rientri nei requisiti, puoi optare per il regime forfettario.
Il codice attività ATECO più appropriato da utilizzare è il “73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari”, oppure il “73.12.00 – Attività delle concessionarie pubblicitarie” (Crf. Codici ATECO 2025)
In sede di apertura della partita IVA, per coloro che rispettano determinati requisiti, è possibile optare per il regime agevolato forfettario (per un approfondimento scarica il nostro E-Book Gratuito “Regime Forfettario“).
Quanto costa iscriversi al Registro delle Imprese?
Per svolgere l’attività di web marketing, gestione di spazi pubblicitari o simili è necessario richiedere l’iscrizione al Registro Imprese. L’iscrizione presso la Camera di Commercio va effettuata utilizzando la comunicazione ComUnica e versando circa € 35,00 tra diritti e bolli. Inoltre occorre versare il diritto camerale annuale di € 57,00.
Se tuttavia l’attività pubblicitaria di Google Adsense è accessoria ad altra attività tipicamente professionale, potrebbe non essere necessaria l’iscrizione in Camera di Commercio. Per approfondire l’argomento consultare il post Registro Imprese: Ecco quando iscriversi.
Iscrizione INPS Gestione Commercianti
Contemporaneamente all’iscrizione in Camera di Commercio occorre iscriversi alla Gestione Commercianti e Artigiani INPS versando i contributi annuali sul minimale pari ad € 4.000 circa. Attenzione, per coloro che optano per il regime forfettario, è possibile richiedere la riduzione contributiva del 35%.
Quando invece l’attività pubblicitaria è solo accessoria e l’attività principale risulta essere quella professionale, è prevista l’iscrizione alla Gestione Separata INPS. In questo caso il vantaggio è rappresentato dal versamento dei contributi sulla base del reddito percepito.
Lavoro dipendente, partita IVA e INPS
Per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato con contratto full-time ovvero con un contratto part- time superiore al 50% che avviano una nuova attività d’impresa sono esonerati dall’’iscrizione alla Gestione commercianti dell’INPS fintanto che l’attività prevalente è quella di lavoro dipendente sia in termini di tempo che in termini reddituali. Per approfondire l’argomento leggere il post Partita IVA e Lavoro Dipendente: Possono Convivere?
Come si emette la fattura per Google ad sense?
Fattura senza IVA, con dicitura:
“Operazione non imponibile ai sensi dell’art. 7-ter del DPR 633/72 – reverse charge”
Indicare P. IVA Google Ireland: IE6388047V ”Pagamenti AdSense di Google – IVA“
Gordon House – Barrow Street, Dublino 4 – Irlanda P. IVA 63 88047V “
Serve la Partita IVA comunitaria?
Sì. Devi iscriverti al VIES, per poter operare con Google (Irlanda = UE). Puoi farlo al momento dell’apertura o con richiesta successiva.
👉 Approfondisci qui: Partita IVA comunitaria – guida completa
Devi presentare gli elenchi Intrastat?
Sì, se superi determinate soglie. Anche i forfettari, in caso di prestazioni intracomunitarie, potrebbero dover presentare gli elenchi. Verifica sempre con il tuo commercialista.
Conclusione
👉 Se stai monetizzando online in modo continuativo, la Partita IVA è quasi sempre obbligatoria.
👉 Se sei all’inizio o hai ricavi saltuari, puoi iniziare con cautela, ma preparati a regolarizzarti.