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Contributi INPS per freelance: guida alla Gestione Separata

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Gestione Separata INPS: Guida Completa 2025

SOMMARIO

La Gestione Separata è stata introdotta dalla Legge Dini nel 1996 dalla Legge numero 335/95. Si tratta di un fondo previdenziale atto ad assolvere gli oneri contributivi di alcuni contribuenti. Nello specifico, è obbligatoria per coloro i quali non hanno cassa o albo di riferimento, ossia moltissimi liberi professionisti, freelance, lavoratori autonomi e collaboratori coordinati e continuativi. 

Cos’è la Gestione Separata?

La Gestione Separata è un fondo previdenziale istituito dalla Legge n. 335/1995 (Riforma Dini) per garantire la copertura pensionistica e assistenziale a lavoratori autonomi e collaboratori che non rientrano in altre forme di previdenza obbligatoria. È gestita dall’INPS e si applica a diverse categorie di lavoratori, tra cui:

  • Liberi professionisti senza cassa previdenziale specifica (es. grafici, consulenti, web designer).
  • Collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.).
  • Lavoratori autonomi occasionali con reddito annuo superiore a 5.000 euro.
  • Amministratori di società, sindaci, revisori e liquidatori.
  • Medici specializzandi, assegnisti di ricerca, borsisti di dottorato.
  • Venditori a domicilio e prestatori di lavoro occasionale accessorio.

Aliquote Contributive 2025: Quanto si paga per la Gestione Separata INPS?

Le aliquote contributive per il 2025, stabilite dalla Circolare INPS n. 27 del 30 gennaio 2025, variano in base alla categoria del lavoratore e alla presenza di altre coperture previdenziali:

Collaboratori e Figure Assimilate

  • 35,03%: per i non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie e non pensionati. Comprende:
    • 33,00% per IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti).
    • 0,72% per maternità, malattia, congedo parentale, assegno per il nucleo familiare e degenza ospedaliera.
    • 1,31% per DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i collaboratori).
  • 33,72%: per i non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie e non pensionati, ma non soggetti a DIS-COLL. Comprende:
    • 33,00% per IVS.
    • 0,72% per le tutele sopra indicate.

Liberi Professionisti

  • 26,07%: per i non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie e non pensionati. Comprende:
    • 25,00% per IVS.
    • 0,72% per maternità, malattia, congedo parentale, assegno per il nucleo familiare e degenza ospedaliera.
    • 0,35% per ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa)

Soggetti con Altra Copertura Previdenziale o Pensionati

  • 24,00%: per i titolari di pensione o assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la Circolare INPS n. 27 del 30 gennaio 2025.

Massimale e Minimale di Reddito 2025

  • Massimale di Reddito: €120.607,00. Oltre questo importo, non sono dovuti ulteriori contributi.
  • Minimale di Reddito: €18.555,00. Per ottenere l’accredito dell’intero anno contributivo, è necessario versare contributi su almeno questo reddito.

Ripartizione dell’Onere Contributivo Gestione Separata

  • Collaboratori e Figure Assimilate: l’onere contributivo è ripartito tra committente (2/3) e collaboratore (1/3).
  • Liberi Professionisti: l’intero contributo è a carico del professionista, da versare tramite modello F24.

Attenzione, però, il professionista ha facoltà di addebitare in fattura il 4% di rivalsa INPS al committente.

Come si calcola il contributo INPS per la Gestione Separata dei liberi professionisti?

Il contributo previdenziale che i liberi professionisti devono versare alla Gestione Separata INPS viene calcolato partendo dalla base imponibile, che corrisponde alla differenza tra i ricavi ottenuti durante l’anno e i relativi costi deducibili fiscalmente.

A questa base imponibile si applica l’aliquota contributiva prevista per la categoria professionale di appartenenza (ad esempio il 26,07% per il 2025).

Pertanto, se durante un determinato anno il libero professionista non realizza alcun reddito o fatturato, non sarà tenuto a versare alcun contributo alla Gestione Separata per quell’anno.

Come si versa il contributo INPS alla Gestione Separata?

Il contributo annuale dovuto alla Gestione Separata INPS si versa attraverso il meccanismo del saldo e degli acconti, utilizzando il modello F24. Le scadenze aggiornate per il versamento sono le seguenti:

  • Saldo anno precedente e primo acconto anno corrente: entro il 30 giugno dell’anno successivo, oppure entro il 30 luglio con una maggiorazione dello 0,40%.
  • Secondo acconto anno corrente: entro il 30 novembre dello stesso anno.

Come si calcolano gli acconti contributivi?

Il versamento dei contributi previdenziali avviene con il meccanismo del saldo e degli acconti, analogo a quello utilizzato per IRPEF, IRES e IRAP:

  • Il saldo si calcola sui redditi effettivamente prodotti nell’anno precedente.
  • Il primo acconto equivale al 40% dei contributi dovuti per l’anno precedente, e va versato entro il 30 giugno o al massimo entro il 30 luglio con la maggiorazione dello 0,40%.
  • Il secondo acconto, anch’esso del 40%, si paga entro il 30 novembre.

È possibile rateizzare il versamento dei contributi INPS gestione separata?

Sì, è possibile effettuare il pagamento in forma rateale per il saldo e per il primo acconto, mentre non è consentito rateizzare il secondo acconto di novembre. La rateizzazione non deve necessariamente comprendere tutte le somme dovute: ad esempio, è possibile pagare a rate il saldo e versare l’acconto in un’unica soluzione, o viceversa.

Le rate mensili comportano il pagamento di interessi aggiuntivi e devono essere completamente versate entro il mese di novembre.

Procedura di iscrizione gestione separata inps

L’iscrizione deve essere effettuata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività:

  1. Accedere al sito INPS con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS).
  2. Utilizzare il servizio:
    • “Iscrizione liberi professionisti”: per i professionisti senza cassa.
    • “Iscrizione dei lavoratori parasubordinati”: per collaboratori e figure assimilate.
  3. Compilare i campi richiesti, selezionando la tipologia di attività svolta.
  4. Confermare l’iscrizione e stampare la ricevuta.

In caso di mancata iscrizione entro i termini, l’INPS può procedere all’iscrizione d’ufficio.

📌 FAQ – Domande frequenti sulla Gestione Separata INPS

Come richiedere il DURC per la Gestione Separata?

Puoi richiedere il DURC direttamente online dal portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS nella sezione specifica dedicata al DURC Online.

Quale sede INPS Gestione Separata?

La Gestione Separata INPS non ha una sede specifica territoriale: è gestita direttamente online e tramite le sedi INPS locali competenti per il tuo domicilio.

Cosa vuol dire essere iscritti alla Gestione Separata INPS?

Essere iscritti alla Gestione Separata INPS significa avere una posizione previdenziale specifica per lavoratori autonomi e collaboratori, con obbligo di versamento dei contributi per ricevere prestazioni previdenziali come pensione e indennità.

Cosa succede se non mi iscrivo alla Gestione Separata INPS?

Se non ti iscrivi tempestivamente, rischi l’iscrizione d’ufficio con possibili sanzioni, interessi e irregolarità nella tua posizione contributiva. L’iscrizione è obbligatoria per le categorie previste.

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