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scontrino elettronico 2019

Scontrino elettronico 2019: caratteristiche e novità

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Sommario

Dal primo luglio 2019 è scattato l’obbligo dell’emissione e dell’invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei dati di ricevute e scontrini. A oggi, il suddetto obbligo è solo per commercianti, operatori ed esercenti che nel corso del 2018 hanno avuto un fatturato superiore a 400.000 euro. L’introduzione dello scontrino elettronico 2019 è sancita dal decreto del Mef del 10 maggio 2019 e prevede un primo periodo con molti esoneri: dalle esclusioni già previste dall’art. 2 del D.P.R. 696/96 al nuovo gruppo di coloro i quali utilizzano ricevute e scontrini in numero esiguo (inferiore all’1%).

Decreto crescita e scontrino elettronico 2019

Anche il Decreto Crescita specifica importanti caratteristiche sul funzionamento dello scontrino elettronico 2019. Esso prevede che i dati legati ai corrispettivi giornalieri vengano inviati all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre 12 giorni dalla data dell’operazione, pena una sanzione.

ATTENZIONE
Come è avvenuto per la fatturazione elettronica, la moratoria concede un periodo di disapplicazione delle sanzioni pari ai primi 6 mesi. Unica condizione affinché tale eccezione valga, è che il contribuente proceda con l’invio dei dati all’Agenzia delle Entrate entro la fine del mese successivo a quello dell’avvenuta operazione.

Registratore telematico e scontrino elettronico 2019

Al fine di ottemperare alla corretta gestione, memorizzazione e trasmissione degli scontrini elettronici, i commercianti devono munirsi di un registratore telematico (RT) o di un server telematico.

Cosa è un registratore telematico e come funziona

Il registratore telematico è il mezzo attraverso cui è possibile trasmettere quotidianamente i dati dei corrispettivi direttamente al server dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un dispositivo che memorizza e invia tutti i dati di vendita generando un file XML che sarà poi trasmesso virtualmente all’Agenzia delle Entrate.
Il registratore telematico è volto a garantire l’autenticità e la veridicità dei dati. Data la sua funzione, esso deve essere censito e attivato, tramite abbinamento con la partita iva del commerciante, entro e non oltre il primo invio ufficiale dei dati. È possibile continuare a impiegare i registratori di cassa già in uso previ adattamenti volti a rispettare i requisiti necessari previsti dalla Legge e le relative specifiche tecniche richieste dall’Agenzia delle Entrate per la gestione dello scontrino elettronico 2019.

Cosa è un server telematico e come funziona

Il server telematico rappresenta un’infrastruttura tecnologica utilizzabile dalle attività commerciali che vantano un numero di casse superiore a 3. Anch’esso deve essere conforme alle linee guida e ai parametri previsti nella normativa fiscale. Nello specifico, il server telematico memorizza tutti i dati di ogni scontrino elettronico 2019 emesso dai diversi punti cassa del negozio. Li elabora secondo quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate e li invia. Si tratta di uno strumento molto utile e funzionale, che si può installare e configurare in tutte le realtà che rispettano i seguenti parametri:

  • almeno 3 punti cassa nel punto vendita
  • certificazione del bilancio d’esercizio
  • adozione del sistema di controllo interno sulla base di quanto previsto dal D.Lgs 231/2001

Acquistare il registratore telematico per lo scontrino elettronico 2019: credito d’imposta fino a 250 euro

I soggetti per i quali vige l’obbligo della memorizzazione e della trasmissione telematica delle entrate giornaliere, per gli anni 2019 e 2020, hanno la possibilità di beneficiare di un credito d’imposta. Quest’ultimo è pari al 50% dei costi sostenuti. Fino a un massimo di 250 euro in caso di acquisto del registratore telematico, 50 euro in caso di adattamento del registratore di cassa in uso.

I dettagli della moratoria di 6 mesi sulle sanzioni

Per coloro i quali scatterà l’obbligo dello scontrino fiscale a partire dal primo gennaio 2020, varrà comunque la moratoria di sei mesi per le sanzioni. La suddetta moratoria è valida a patto che il contribuente rispetti le seguenti condizioni:

  • memorizzazione quotidiana dei corrispettivi in entrata
  • trasmissione dei dati entro il mese successivo a quello di esecuzione dell’operazione

L’esercente è, in ogni caso, chiamato a rilasciare al cliente uno scontrino emesso dal misuratore fiscale in uso, una ricevuta fiscale o un documento commerciale. Sino all’entrata in funzione del registratore telematico, il commerciante deve mantenere in uso e aggiornare il registro dei corrispettivi, provvedendo secondo i termini ordinari alla liquidazione dell’Iva.

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4 commenti

  • lorenzo

    per chi e’ in contabilita’ forfettaria ed emette ric. fiscali catacee non c’e’ l’obbligo dello scontrino fiscale elettronico?come bisogna comunicare gli incassi in questo caso?

    • Vernieri Cotugno Dott.ssa Michela

      Salve Lorenzo,
      l’obbligo scatterà dal primo gennaio. La comunicazione avviene con la liquidazione periodica.
      Cordialità

  • Caterina

    Buongiorno, grazie mille per questo articolo.
    Ho una domanda relativa però al documento da rilasciare al cliente su cui non sono riuscita a trovare informazioni chiare.
    C’è un modo di rilasciare il documento commerciale tramite email o cellulare, quindi in formato elettronico?
    In un articolo che ho letto, c’era un’intervista a Paolo Foresi di Confcommercio Milano e affermava che il documento commerciale può essere scannerizzato con lo smartphone o può essere inviato in formato elettronico. Come posso fare per applicare questa scelta?

    • Vernieri Cotugno Dott.ssa Michela

      Gentile Caterina,
      dipende dal software / registratore che utilizza per emettere lo scontrino o ricevuta. Alcuni consentono l’invio direttamente al cliente tramite email o sms.
      Cordialità

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