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coefficiente redditività

Coefficiente redditività regime forfettario: che cosa è?

SOMMARIO

Chi si appresta ad aprire partita IVA aderendo al Regime Forfettario deve sapere che il pagamento delle tasse è legato al coefficiente redditività. Infatti, sulla base del codice ATECO adottato varia il coefficiente di redditività e pertanto la percentuale di costi che si può dedurre. Procediamo con ordine spiegando tutti i dettagli che concorrono alla definizione del coefficiente redditività.

Che cosa è il codice ATECO?

Esiste una lista di codici identificativi dell’attività che il titolare di partita IVA svolge. Si tratta dei codici ATECO che devono essere scelti prestando molta attenzione. In particolare sede di apertura della partita IVA la scelta del codice ATECO è molto importante sia per il corretto inquadramento dell’attività che per la scelta dei contributi previdenziali da versare. Nel regime forfettario ancora di più, la scelta del codice ATECO è ancor più delicata in quanto determina le tasse che si dovranno versare. In altre parole, il codice ateco rappresenta la base di partenza per il calcolo e la definizione delle imposte da versare.

Che cosa è il coefficiente redditività?

Coloro i quali decidono di aprire la partita IVA nel Regime Forfettario hanno particolare interesse a conoscere il proprio coefficiente di redditività. In base a esso, infatti, dipendono gli importi delle imposte da pagare ogni anno. Più precisamente, il coefficiente di redditività corrisponde ad una percentuale da applicare ai ricavi o compensi conseguiti per calcolare il reddito imponibile sul quale poi determinare i contributi da versare e l’imposta sostitutiva.

Regime Forfettario e coefficiente redditività

Uno degli aspetti principali che caratterizza il Regime Forfettario è il calcolo del reddito imponibile.
Solitamente, al fine di quantificare il reddito imponibile, si sottraggono i costi derivanti dallo svolgimento dell’attività al fatturato complessivo. Quando, invece, si aderisce al regime agevolato, il calcolo delle imposte dipende in modo diretto al coefficiente di redditività. Quest’ultimo non è lo stesso per tutte le attività, ma cambia sulla base del codice ateco di riferimento all’attività svolta.

Quali sono i coefficienti di redditività del Regime Forfettario

Per maggiore chiarezza riportiamo qui di seguito una tabella in cui sono elencati i principali coefficienti di redditività che dipendono dai più comuni codice ateco in base alla tipologia di attività svolta dal libero professionista.
Per conoscere tutti i codice ateco consigliamo di consultare il documento ufficiale pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.

Tipologia di attivitàCodici ATECOCoeff. di reddit.
Industrie alimentari e delle bevande(10-11)40%
Commercio all’ingrosso e al dettaglio45- (da 46.2 a 46.9) (da 47.1 a 47.7) – 47.940%
Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande47.8154%
Commercio ambulante di altri prodotti47.82 – 47.8954%
Costruzioni e attività immobiliari(41–42–43)–(68)86%
Intermediari del commercio46.162%
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione(55 – 56)40%
Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie,
di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi
(64–65–66)–(69–70–71–72–73–74–75)
(85)–(86–87–88)
78%
Altre attività economiche(01–02–03)–(05–06–07–08–09)–(12–13-14-15–16–17–18–19–20–21–22–23–24–25–26-27–28–29–30–31–32–33)–(35)–(36-37–38–39)–(49–50–51– 52–53)–(58–59–60–61–62–63)–(77-78–79–80–81–82)–(84)–(90 – 91 – 92 – 93)–(94 – 95 – 96) – (97 – 98) – (99)67%

Le imposte da pagare in base al coefficiente redditività

La teoria potrebbe sembrare articolata e complessa, un esempio concreto è chiarificatore.

  • Fatturato pari a 20.000 euro
  • Coefficiente di redditività pari al 78%
  • Calcolo Reddito Imponibile: il libero professionista aderente al Regime Forfettario non deve sottrarre tutte le spese effettivamente sostenute a seguito dello svolgimento della propria attività. Occorre considerare e applicare il coefficiente di redditività.

Nell’esempio preso in considerazione, il coefficiente redditività è 78%, questo significa che il 22% del fatturato del lavoratore autonomo non è soggetto al calcolo dei contributi INPS e delle imposte poiché considerato come spese forfettarie (4.400 euro nell’esempio).

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