Il Commercialista Online

Guida per aprire Partita IVA e avviare un sexy shop online - Il Commercialista Online

Condividi:

Aprire un sexy shop online o in un’altra forma

SOMMARIO

Non si tratta quasi più di un tabù di cui ci si vergogna a parlare: l’espansione dei sexy shop è iniziata circa vent’anni fa e da allora non si è più fermata. Si tratta di un settore fiorente e in continua crescita, che sia una grande città o un piccolo centro abitato, non stupisce trovare un sexy shop. Per non parlare dell’etere: online ormai si trova di tutto e di più, compresi numerosi eCommerce che trattano articoli hard di qualsiasi genere.
Aprire un sexy shop online o in altra forma è una scelta che può portare a molti guadagni! Basti pensare ai 3 principali punti i forza di questo genere di negozio:

  1. target potenziale vasto e praticamente infinito
  2. investimento iniziale relativamente contenuto
  3. differente natura del business (sexy shop online, negozio fisico o distribuzione automatica)

Quale formula scegliere per aprire un sexy shop

Le principali alternative per aprire un sexy shop sono 4: eCommerce, negozio fisico, franchising, distribuzione automatica.

Aprire un sexy shop online

Il web ha senza alcun dubbio un potenziale di successo molto elevato. Se realizzato in modo meticoloso e ben strutturato sotto tutti i punti di vista, un sexy shop online può dare molte soddisfazioni economiche. I costi di apertura sono relativamente bassi, scendono ancor di più se si sceglie la formula in dropshipping.

Il sexy shop classico

È l’opzione più cara e dispendiosa senza ombra di dubbio, ma se ben studiata e organizzata, può fare la differenza. Una location accattivante ed esclusiva, oltre a un personale preparato e coinvolgente, possono rappresentare la chiave del successo dell’attività.

Franchising

Sono numerosi i marchi già affermati sul mercato che offrono questa possibilità a chi desidera aprire un sexy shop. Generalmente l’investimento iniziale richiesto è basso (anche meno di 1.000 euro). Sono poi offerti pacchetti esclusivi di start up comprensivi di formazione, consulenza, assistenza e, ovviamente, fornitura per ben avviare questo tipo di business.

La distribuzione automatica

365 giorni all’anno, 24 ore su 24. I distributori automatici non conoscono pause, ferie, scioperi. I costi di avviamento e mantenimento sono relativamente bassi e l’attività non necessita di un grande impegno giornaliero.

Quale che sia la formula scelta, è di fondamentale importanza proporre merce di qualità, comprovata e certificata. La clientela è esigente e non vuole rischiare la propria salute. La sicurezza di ogni prodotto è un aspetto imprescindibile, sia che si opti per aprire un sexy shop online, sia che si scelga il negozio fisico o il distributore automatico.
La natura dei prodotti dovrebbe essere la più varia possibile, al fine di soddisfare tutte, o quasi, le richieste e le esigenze della clientela.

I passi da seguire per aprire un sexy shop

Trattandosi di un’attività commerciale, l’iter burocratico da seguire per aprire un sexy shop è pressoché il medesimo di quello di qualsiasi altro business.

Dopo aver redatto il proprio business plan, trovato un’eventuale location o i professionisti per la realizzazione dell’eCommerce, occorre seguire i seguenti step.

  • aprire partita iva ponendo particolare attenzione alla scelta del regime fiscale da adottare e, prima ancora, al codice ATECO.
  • iscriversi al Registro delle Imprese
  • fornire comunicazione adeguata di inizio attività al relativo Comune di appartenenza tramite la compilazione della SCIA
  • aprire le posizioni INPS gestione commercianti e INAIL
  • per il negozio fisico: assicurarsi il rispetto di tutte le norme in vigore circa l’agibilità, l’igiene e la sicurezza, assicurandosi di avere tutti i permessi richiesti (per esempio quello per esporre l’insegna).

L’aspetto contributivo per chi sceglie di aprire un sexy shop

Una nuova attività commerciale, a prescindere dalla natura del business, deve assolvere a determinati obblighi contributivi. Sia che la scelta ricada sull’attività online dell’eCommerce, o sul classico negozio fisico, chi decide di aprire un sexy shop è soggetto alla contribuzione alla gestione commercianti dell’INPS.

Nello specifico, vige l’obbligo di pagare i contributi fissi per mezzo di 4 rate annuali per un esborso totale pari a 4.600 euro circa. Tale somma è invariata fino a un reddito pari a circa18.500 euro. Superata tale cifra, i contributi saranno calcolati in percentuale sulla parte eccedente nella misura del 24%.
Chi aderisce al Regime Forfettario può richiedere l’agevolazione contributiva che prevede uno sconto pari al 35% sui contributi fissi e variabili previdenziali da versare.
Se a voler avviare un sexy shop è un lavoratore dipendente, invece, il pagamento dei contributi fissi previdenziali derivanti dalla suddetta attività commerciale, non è dovuto per il principio della prevalenza.

2 risposte

    1. Salve,

      Aprire un sexy shop, sia fisico che online, è assolutamente possibile e richiede alcuni adempimenti fiscali e amministrativi specifici, come per qualsiasi attività commerciale. Di seguito le informazioni principali:

      🔹 Scelta della forma giuridica
      Può aprire come ditta individuale, società (SRL/SRLS). La scelta dipende anche dal volume previsto e dal tipo di gestione.

      🔹 Apertura Partita IVA
      È necessario aprire una Partita IVA con un codice ATECO idoneo (es. 47.91.10 “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet” per l’online oppure 47.78.94 per negozi fisici specializzati).

      🔹 SCIA e autorizzazioni
      Per i sexy shop fisici, è necessaria la SCIA da presentare al SUAP del Comune, e potrebbero esserci limitazioni urbanistiche o distanze minime da scuole/luoghi sensibili.

      🔹 Iscrizione INPS e gestione contabile
      È previsto l’obbligo di iscrizione alla gestione commercianti INPS e la tenuta della contabilità. Se si apre online, è importante anche considerare la normativa sull’e-commerce e la privacy.

      🔹 Regime fiscale
      In alcuni casi è possibile iniziare con il regime forfettario (se si rispettano i requisiti), altrimenti si adotterà un regime semplificato o ordinario.

      Se desidera un supporto concreto, possiamo offrirle una consulenza iniziale personalizzata, durante la quale analizzeremo insieme la sua idea, i costi, le modalità di apertura e il regime fiscale più vantaggioso.

      📍 Può prenotare direttamente da qui:
      👉 Prenota una consulenza

      Resto a disposizione per qualsiasi dubbio.

      Un cordiale saluto,
      Il Commercialista Online

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *