La Certificazione Unica (CU) è uno dei documenti chiave per la dichiarazione dei redditi. Deve essere redatta da chi ha corrisposto compensi o redditi nel corso dell’anno, ed è indispensabile per consentire al percipiente di presentare il modello 730 o il modello Redditi.
Vediamo chi è obbligato a inviarla, chi ne è esonerato e come funziona l’invio all’Agenzia delle Entrate.
Cos’è la Certificazione Unica?
La Certificazione Unica (CU) è un modello che serve a certificare i redditi erogati da un sostituto d’imposta a dipendenti, collaboratori, professionisti o percettori di redditi diversi. Include:
- dati fiscali (redditi, ritenute, detrazioni, imponibili)
- dati previdenziali e assistenziali (INPS, INAIL)
- dati anagrafici del percipiente
Viene emessa da:
- l’INPS, per pensionati e soggetti che percepiscono indennità (es. NASpI)
- il datore di lavoro, per i lavoratori dipendenti
Come si trasmette la CU?
I sostituti d’imposta sono obbligati a:
- trasmettere telematicamente la CU all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento (es. entro il 16 marzo 2025 per redditi 2024)
- consegnare al percipiente (dipendente o collaboratore) la CU in formato cartaceo o elettronico entro la stessa data
📌 Eccezione: per le CU contenenti solo redditi non dichiarabili tramite precompilata (es. redditi esenti), l’invio può avvenire entro il 31 ottobre, insieme al modello 770.
Soggetti tenuti a rilasciare la CU
Sono tenuti a emettere e inviare la CU tutti i sostituti d’imposta, in breve:
✅ Devono presentare la CU | ❌ Esenti dall’obbligo |
---|---|
Aziende, professionisti, enti pubblici e privati | Datori di lavoro privati (colf, badanti) |
Portali per affitti brevi con ritenute | Committenti privati senza obbligo fiscale |
Chi versa compensi con ritenuta d’acconto | Chi eroga solo rimborsi esenti |
❓ Domande frequenti sulla Certificazione Unica (CU)
Sono obbligati a presentare la Certificazione Unica tutti i sostituti d’imposta che hanno corrisposto
* compensi soggetti a ritenuta, come:
* datori di lavoro (per dipendenti)
* committenti di lavoro autonomo
* enti pubblici e privati
* portali che incassano canoni di affitti brevi
L’invio deve avvenire telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo di ogni anno.
Il CUD era il vecchio modello usato fino al 2013 per certificare i redditi da lavoro dipendente.
Dal 2015 è stato sostituito dalla Certificazione Unica (CU), che include anche redditi da lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, oltre ai dati previdenziali e assistenziali.
La CU può essere:
* consegnata in formato cartaceo o digitale dal datore di lavoro o dall’INPS (entro il 16 marzo)
* scaricata online dal sito dell’INPS, accedendo all’area riservata con SPID, CIE o CNS
* richiesta tramite CAF o patronato
Serve a certificare i redditi percepiti nell’anno precedente, oltre a ritenute, detrazioni e contributi versati.
È un documento fondamentale per la dichiarazione dei redditi (730 o modello Redditi).
Se sei in regime forfettario non soggetto a ritenuta d’acconto, il tuo cliente non deve rilasciarti la CU, purché tu abbia inserito in fattura la seguente dicitura:
“Compenso non soggetto a ritenuta d’acconto ai sensi dell’art. 1, comma 67, L. 190/2014, in quanto in regime forfettario.” (Leggi anche: Certificazione Unica forfettario)
La CU trasmessa all’Agenzia delle Entrate viene utilizzata per precompilare in automatico una parte della dichiarazione dei redditi, sia nel modello 730, sia nel modello Redditi PF (ex Unico).
✅ Cosa viene precompilato?
Se sei un lavoratore dipendente, autonomo o pensionato e hai ricevuto la CU, troverai già inseriti nel modello:
✅Redditi percepiti (lavoro dipendente, pensione, autonomo occasionale)
✅Ritenute fiscali e previdenziali
✅Contributi INPS
✅Detrazioni applicate in busta paga
Leggi anche Modello Unico Precompilato: guida completa
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