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Come funziona il Bonus investimenti sud 2020

Bonus Investimenti Sud 2020

SOMMARIO

Il Bonus investimenti sud 2020 è un credito d’imposta spettante per l’acquisto di beni strumentali nuovi. Il bonus è stato introdotto dalla Legge di stabilità 2016 e prorogato dalla Legge di bilancio 2020.

Vediamo nel dettaglio cos’è, come funziona e come fare richiesta del Bonus Investimenti Sud 2020.

Cos’è il Bonus investimenti SUD?

Il Bonus investimenti Sud 2020 è un credito d’imposta spettante ai soggetti titolari di reddito di impresa che acquistano beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive ubicate nelle Zone Economiche Speciali (ZES).

Il credito d’imposta spetta sugli investimenti effettuati a partire:

  • dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019, per gli investimenti effettuati nel Mezzogiorno
  • dal 7 aprile 2018 fino al 31 dicembre 2019, relativamente agli investimenti effettuati nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016
  • dalla data del DPCM istitutivo della Zona economica speciale fino al 31 dicembre 2020, per gli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali (ZES)

Come funziona il credito di imposta?

La Legge di Stabilità 2016 aveva inizialmente riservato il bonus investimenti sud alle imprese che acquistavano beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive ubicate esclusivamente nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Successivamente, il decreto legge 29 dicembre 2016, ha modificato il Bonus investimenti, estendendo l’agevolazione alla regione Sardegna, aumentando le aliquote del credito d’imposta e il costo massimo agevolabile per ciascun progetto di investimento.

Il bonus investimenti Sud 2020 prevede un credito d’imposta, pari a:

  • 45% per le piccole imprese
  • 35% per le medie imprese
  • 25% per le imprese più grandi

Bonus investimenti Sud 2020: i beni agevolabili

Affinché un bene possa essere ricompreso nel Bonus Investimenti Sud è necessario che sia:

  • NUOVO: trattasi di beni acquistati direttamente dal produttore, dal distributore o anche da un terzo precedente acquirente, a condizione che il bene stesso non sia mai stato utilizzato (o dato ad altri in uso) né da parte del cedente, né da alcun altro soggetto
  • STRUMENTALE: trattasi di beni impiegabili ed impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo aziendale; la strumentalità va valutata in riferimento all’attività esercitata dall’impresa beneficiaria del credito d’imposta

Di conseguenza, non sono sicuramente strumentali i beni merce destinati alla vendita, quelli assemblati o i beni concessi in comodato d’uso a terzi.

È inoltre necessario che i beni materiali rientrino in un progetto di investimento iniziale che soddisfi una delle seguenti finalità:

  1. realizzazione di un nuovo stabilimento
  2. incremento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente
  3. radicale cambiamento del processo produttivo

Per questo motivo, infatti, non sono ammessi al bonus gli investimenti che prevedono una mera sostituzione di beni.

I beneficiari del bonus investimenti sud

Il bonus investimenti Sud 2020 può essere richiesto dai titolari di reddito di impresa che effettuano investimenti in beni strumentali da destinare alle aree produttive ubicate in una delle Zone Economiche Speciali (ZES).

Possono, inoltre, beneficiare del credito di imposta anche gli enti non commerciali, ma solo per la parte dell’attività commerciale eventualmente esercitata.

I soggetti esclusi dal bonus

Non possono accedere al Bonus investimenti Sud i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché dei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

L’agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in difficoltà. Per i crediti d’imposta Sisma e ZES sono esclusi dal beneficio anche i soggetti che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura.

Come utilizzare il credito di imposta

Il credito di imposta spettante per il bonus investimenti nel Mezzogiorno può essere utilizzato esclusivamente in compensazione con il modello F24 tramite Entratel o Fisconline.

Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta, presentando il modello F24 esclusivamente telematico.

Come e quando richiedere il bonus

Per utilizzare il credito d’imposta è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione nella quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.

La comunicazione deve essere inviata telematicamente all’Agenzia delle Entrate, tramite intermediari abilitati a partire dal:

  • 30 giugno 2016 e fino al 31 dicembre 2019, per gli investimenti effettuati nel Mezzogiorno
  • 25 settembre 2019 al 31 dicembre 2019, per gli investimenti effettuati nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016
  • 25 settembre 2019 al 31 dicembre 2020, per gli investimenti effettuati nelle ZES.

L’Agenzia delle Entrate autorizza o meno alla fruizione del credito d’imposta mediante ricevuta telematica. La ricevuta è disponibile nella sezione “Ricevute” dell’area autenticata dei Servizi Telematici dell’Agenzia delle Entrate.

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