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Uscrita regime dei minimi: come funziona

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Uscita dal regime dei minimi e Regime Forfettario: cosa succede per chi esce?

SOMMARIO

Partite IVA agevolate: è arrivato il momento di verificare se sussistono ancora i requisiti per la permanenza nei regimi agevolati. Cosa succede in caso di uscita regime dei minimi o dal regime forfettario? Vediamo insieme come comportarsi.

Quali sono i regimi fiscali agevolati?

Dal 1° gennaio 2016 l’unico regime agevolato è il regime forfettario anche detto il nuovo regime dei contribuenti minimi 2016. La principale di questo regime agevolazione riguarda l’applicazione di un’imposta sostitutiva all’IRPEF pari al 15% (o al 5% nei primi cinque anni di attività). Inoltre, è prevista l’esclusione dall’applicazione dell’IVA sulle fatture emesse, l’esonero dalla tenuta delle scritture contabili e dagli studi di settore.

Il vecchio regime dei minimi – regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità – è stato soppresso dalla Legge di stabilità 2016. Tuttavia, è ancora in vigore per i contribuenti minimi 2016 che non hanno optato per il passaggio al nuovo regime e che posseggono i requisiti di permanenza (fino al 5° anno dall’applicazione del regime o fino al compimento del 35esimo anno di età).

Quali sono le cause che determinano l’uscita dal regime dei minimi 2016?

Le cause che possono determinare l’uscita dal regime dei minimi sono:

  1. libera iniziativa del contribuente che deve comunicare il passaggio nella dichiarazione IVA dell’anno successivo;
  2. stabilite per legge;
  3. verificarsi di una causa di esclusione;
  4. violazione dei requisiti richiesti, come ad esempio il superamento della soglia di € 30.000 di ricavi.

Quali sono le cause che determinano l’uscita dal regime forfettario?

Come per il regime dei minimi, anche nel regime forfettario le cause che comportano l’uscita dal regime sono per:

  1. opzione del contribuente che decide di passare al regime ordinario; in questo caso vi è l’obbligo di permanere nel regime ordinario per almeno un triennio;
  2. legge;
  3. il verificarsi di una causa di esclusione (ad esempio se ci si avvale di un regime speciale ai fini IVA);
  4. il venir meno dei requisiti richiesti come ad esempio il superamento del limite previsto per l’acquisto dei beni strumentali.

Quando si verifica l’uscita dal regime agevolato?

La fuoriuscita da uno dei due regimi ha come conseguenza il passaggio al regime fiscale ordinario ed assume efficacia dall’anno successivo a quello in cui avviene la perdita dei requisiti.

Tuttavia, soltanto nel caso dei contribuenti minimi, se i ricavi conseguiti nell’anno sono superiori a € 45.000 l’esclusione è immediata e avviene in corso d’anno; inoltre, il contribuente è obbligato a regolarizzare la propria posizione versando l’IVA relativa a tutte le operazioni effettuate nell’anno con il regime dei minimi per le quali non aveva applicato l’imposta.

In caso di uscita dal regime forfettario, è prevista la possibilità di rientrare nel regime agevolato dall’anno successivo a quello in cui si rispettano nuovamente i requisiti e non vi è l’esclusione immediata dal regime se il limite dei ricavi o dei compensi viene superato per più del 50%.

Cosa cambia per il contribuente che esce dal regime agevolato?

La fuoriuscita dal regime agevolato determina il passaggio al regime fiscale ordinario. Il contribuente perde le agevolazioni e sarà assoggettato a nuovi adempimenti; più precisamente:

  • assoggettamento del reddito ad IRPEF ed in caso di più redditi soggetti ad IRPEF, il reddito di lavoro autonomo farà cumulo con gli altri;
  • tenuta della contabilità (semplificata o ordinaria) non richiesta nei regimi agevolati;
  • variazione della detraibilità dell’IVA, infatti per il contribuente che fuoriesce da un regime agevolato deve provvedere a rettificare la detrazione dell’IVA sui beni e i servizi non ancora ceduti o utilizzati. Stesso discorso per i beni ammortizzabili per i quali non sono ancora trascorsi 4 anni dal loro entrata in funzione (o 10 anni nel caso degli immobili); mentre, per i beni aventi un costo inferiore a € 516,45 non occorre effettuale alcuna rettifica poiché già totalmente ammortizzati.

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33 risposte

  1. buonasera, rinnovo un quesito fatto giorni fa ma che non ha avuto riscontro, immagino perchè non correttamente inoltrato; per cui, riprovo:
    ho una p.iva attivata per tipo attività 711210 – attività degli studi di ingegneria e usufruivo l’anno scorso del regime forfettario.
    nel contempo risulto amministratore unico e socio di maggioranza con quota superiore al 51% di s.r.l. con cod. ateco 41.2 e cod. nace 41.2.
    il mio quesito, se possibile avere una Vs risposta, è sapere se ciò comporta l’uscita dal regime forfettario, pur non superando la vecchia soglia dei 30.000 €
    grazie

    1. Salve Giampaolo,
      Trattasi di un caso limite. Il punto è che per poter adottare il regime forfettario occorre che le due attività non debbano essere riconducibili direttamente o indirettamente. L’attività di ingegneria potrebbe però essere riconducibile a quella di costruzione e pertanto Le direi che non potrebbe adottare il regime forfettario. Per avere la certezza potrebbe presentare interpello all’agenzia delle entrate.
      Cordialità

  2. Sono un medico in pensione. Sto usufruendo del regime dei minimi e l’anno prossimo dovrei uscire dal regime agevolato. Con la nuova normativa posso passare al forfettatio?

  3. Buongirono,
    ho aperto la partita iva il 1.12.2017 e non ho effettuato il ragguaglio per anno nel calcolo del limite di reddito. quindi nel 2017 ho fatturato 26 K (limite 30 K). nel 2018 ho emesso fatture sempre nel regime forfettario. Cosa succede se continuo cosi?

    1. Gentile Gianluca,
      per il 2017 nessun problema in quanto il regime forfettario prevede l’uscita dall’anno successivo allo sforamento del limite. Per quanto concerne il 2018 dovrebbe emettere delle note di addebito per l’IVA per ogni fattura. In difetto le potrebbe arrivare un accertamento dell’agenzia delle entrate maggiorato delle sanzioni.
      Cordialità

  4. Buongiorno,
    il mio caso è semplice ma mandato in tilt 3 commercialisti che dicono cose differenti.

    nel 2017 ho “fatturato” poco meno di 30.000€ ma il commercialista mi dice che esco dal regime agevolato xche ho “incassato” una fattura del 2016 nel 2017 è possibile uscire dai minimi per questo?!
    Grazie

    1. scusate preciso che trattasi di regime dei minimi e che l’incasso del 2016 3.000€ (incassati nel 2017 per tardato pagamento) aggiunto al fatturato 2017 di 29.000€ porta gli incassi 2017 oltre i 30.000.
      Per questo il commercialista mi prospetta l’uscita dai minimi.
      Grazie

  5. Sono un giovane medico ed ho aperto la partita IVA nel 2015 aderendo al vecchio regime dei minimi (5%), ma nello stesso anno ho superato il tetto massimo consentito. Nel 2016, per legge, sono uscito dal regime agevolato, ma nel 2017 i ricavi sono stati inferiori a 30.000 euro e pertanto ho di nuovo requisiti per essere nel sistema agevolato.
    Posso rientrare dal 2018 nel regime agevolato o devo attendere la conclusione del triennio? eventualmente al 5% o al 15% col sistema forfettario?
    P.S. Al momento non ho ancora emesso alcuna fattura.

  6. Salve io ho un attività di acconciature .questo è il secondo anno di attività nel quale mi sono avvalsa di un aiutante tirocinante.la suddett a che ho ora mi piacerebbe assumerla o cmq continuate con lei il mio percorso lavorativo sperando di incrementare il lavoro ma ho paura di assumere a come apprendista per i costi in più e perché vorrei ancora mantenere il regime agevolato che ho ora.cosa può consiglati sono abbastanza disperAta. Grazie fin d ora

  7. Buongiorno, mi collego a questa risposta, il mio caso è il seguente:
    regime dei minimi dal 2012 al 2017, uscita dai minimi per l’età, sono entrata nel regime forfettario nel 2018. Per quest’anno presumo di superare la soglia di 30000 € (ma non 45000 €), quindi per il 2019 dovrò entrare per forza nel semplificato. Se durante il 2019 i miei ricavi sono inferiori a 30000 € potrò nuovamente entrare nel regime forfettario? grazie mille per la risposta, cordiali saluti

    1. Buongiorno,
      se anche dovesse superare la soglia di oltre 45.000 euro nessun problema in quanto nel forfettario non ci sono sanzioni. Quando il fatturato scenderà nuovamente sotto la soglia potrà rientrare nel forfettario.
      Cordialità

  8. Salve, complimenti per l’articolo!
    Ho un dubbio che mi assale e mi piacerebbe avere un consiglio.
    Io ho aperto P.I. forfettaria nell’anno 2016. Durante il 2016 ho superato il limite di fatturazione (€ 30000), pertanto, così come stabilito dalla legge, nel 2017 ho applicato il regime semplificato.
    Nel 2017 il mio fatturato è stato inferiore a 30000 euro; inoltre, tutti gli altri requisiti richiesti dalla legge per aderire al forfettario, sono stati da me rispettati. Nel 2018, posso rientrare nuovamente nel regime forfettario?
    Grazie anticipatamente per la risposta.

  9. Buongiorno, l’anno scorso ho sforato i 30mila ma me ne sono accorta solo quest’anno in fase di dichiarazione. Quest’anno non ho emesso iva in quanto pensavo di essere ancora nel mio quinto anno di regime dei minimi. Cosa mi devo aspettare? Che tipo di sanzione ?

  10. Salve sono un professionista e ho aderito al forfettario, mi è stata applicata erroneamente una ritenuta, come posso recuperarla? Grazie

  11. salve, ho iniziato l’attività nel 2012 in regime dei minimi all’età di 20 anni. Vorrei sapere se allo scadere dei 5 anni posso continuare nel regime dei minimi sino al compimento dei 35 anni ?

  12. Grazie dottoressa per il suo riscontro. Quindi dal 01-01-2018 passerò al regime ordinario oppure potrò usufruire del regime dei mini forfettario? Passando al regime ordinario sarò anche soggetto passivo d’iva? Quali altre imposto dovrò versare?
    In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti

  13. Buongiorno sono un agente assicurativo ho aperto la p.iva il 24/05/2013 ed ho 37 anni volevo sapere posso usufruire del regime dei mnimi x tutto l’anno 2018 oppure fino al 31/12/2017?? Come ho evidenziato sopra ho aperto la p.iva a maggio del 2013
    ————in attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti

  14. Sono un agente di commercio e non mi sono accorto in quanto anche socio di una Sas di essere escluso dal regime forfettario. Ora ho emesso delle fatture senza Iva e ritenuta d’acconto come posso rimediare?

  15. salve, sono un avvocato e ho aperto la partita iva nel 2013 all’età di 33 anni. ho fruito del regime dei minimi fino al compimento dei 35 anni di età e dunque per 2 periodi d’imposta. nel 2016 ( per il 2015) sono passato con il forfetario. la mia domanda è: avrei potuto invece fruire del regime dei minimi per tutto il quinquennio e dunque fino all’anno in corso? se si, vi è un modo per richiedere il rimborso dell’irpef pagata in più l’anno scorso e per rettificare gli importi irpef da pagare quest’anno ?

    1. Buongiorno Sergio,
      avrebbe potuto usufruire del regime dei minimi per un quinquiennio. Tornare indietro non credo sia possibile in quanto il regime agevolato è per comportamento concludente e comunque lei ha addebitato l’IVa in fattura manifestando la volontà di aderire al regime ordinario.
      Cordialità

  16. Buonasera, io ho aperto partita Iva con regime forfetario in data 01/11/2016. Se dovessi sforare il tetto dei 30.000 euro annui come mi devo comportare in sede di dichiarazione? Posso pagare comunque aliquota del forfetario? Questa sarebbe del 5 o del 15÷ essendo il secondo anno? Grazie Sara

    1. Salve,
      l’aliquota del 5% o del 15% dipende dai requisiti in fase di apertura (attività nuova?).
      Se sfora il tetto massimo di fatturato esce dall’anno successivo ma per l’anno in corso si applica comunque il forfetario.
      Cordialità

  17. Salve, avrei un dubbio che vorrei esporre…premetto che sono stato dipendente di una Srl fino al 31/07/2015. Ho aperto P.IVA in data 1 settembre 2015 con cod. attività 711210 (studi di ingegneria) e nel modello di inizio attività ai fini IVA AA9/12 è stato compilato il quadro B Regime fiscale agevolato dove è stato inserito giustamente il numero 1 (cioè REGIME FISCALE DI VANTAGGIO PER L’IMPRENDITORIA GIOVANILE E I LAVORATORI IN MOBILITÀ).
    Nel modello UNICO 2016 Persone Fisiche, relativo al periodo d’imposta 2015 invece, è stata compilata la sezione II del quadro LM (regime forfettario), anziché (come io penso andasse fatto) la Sezione I (regime di vantaggio). Da quello che sono riuscito a capire, chi ha aperto P.IVA nel 2015 aveva ancora la possibilità di optare per il regime dei minimi con imposta sostitutiva al 5% anziché per il forfettario con imposta sostitutiva al 15% (cfr. il DL n. 192 del 2014, articolo 10, comma 12-undecies, aggiunto dalla legge di conversione 27 febbraio 2015, n. 11; sull’argomento cfr anche la risoluzione n. 67/E del 2015).
    Ho interpretato male qualcosa oppure è giusto quello che penso?
    Grazie mille a chi voglia chiarirmi le idee.
    Saluti

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