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scadenze fiscali aprile 2021

Invio dichiarazione IVA, versamento contributi e imposte sui redditi

SOMMARIO

Aprile è ormai alle porte e si prospetta un altro mese ricco di appuntamenti e scadenze fiscali. Dalla dichiarazione IVA al pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, come Irpef, Irap e Ires. Dal termine ultimo per la domanda di esonero del canone Rai a quello per il versamento dei contributi a badanti, colf e baby sitter.
Vediamo insieme, allora, quali sono le principali scadenze fiscali aprile 2021 da ricordare e cerchiare sul calendario.

Le scadenze fiscali aprile 2021: giorno 10, contributi lavoro domestico

Il 10 aprile è il termine ultimo per versare i contributi INPS dovuti a baby sitter, badanti e colf. I relativi datori di lavoro sono tenuti, entro questa data, a pagare la prima rata di contributi imputabili al primo trimestre del 2021. Il calcolo si basa su quanto riportato nella circolare INPS numero 9 del 25 gennaio 2021.

Il pagamento può essere eseguito secondo le seguenti modalità:

  1. Portale dei Pagamenti Online, attraverso la funzione Pagamento immediato PagoPA, con carta di credito, carta di debito, carta prepagata oppure con addebito diretto sul conto
  2. Circuito PagoPA, previa stampa del codice avviso. Sul sito www.pagopa.gov.it è consultabile l’elenco di tutti gli operatori e i canali abilitati alla suddetta operazione

Quando si versano IVA, Irpef e contributi INPS? Il 16 aprile!

Il 16 aprile corrisponde alla data di scadenza per gli adempimenti periodici a carico dei contribuenti possessori di partita IVA. Entro lo stesso giorno, devono essere versate anche le quote Irpef (ritenute alla fonte) e gli adempimenti INPS (contributi relativi al mese di marzo 2021).

I versamenti IRPEF

Il pagamento Irpef è imputabile alle ritenute alla fonte operate sui seguenti redditi di lavoro:

  1. DIPENDENTE e assimilati corrisposti nel mese precedente, comprese anche le addizionali comunali e regionali
  2. AUTONOMO corrisposti nel mese precedente, oltre alle eventuali provvigioni per rapporti di agenzia, mediazione, commissione e rappresentanza, corrisposte nel mese precedente

NOTA BENE: occorre utilizzare il codice tributo 1040 con riferimento al periodo di competenza Marzo 2021

Il pagamento dei contributi INPS dovuti dal datore di lavoro e legati alle retribuzioni imputabili a marzo 2021, possono essere pagati mediante lo stesso modello F24.

I soggetti che devono procedere con la liquidazione IVA mensile, sono chiamati a pagare l’imposta dovuta relativa al mese precedente, attraverso il modello F24 con codice tributo 6003.

26 aprile: è il turno dell’Intrastat mensile e trimestrale

Il 26 aprile è una data da ricordare sia per i soggetti con obbligo di invio mensile degli elenchi Intrastat, sia per i soggetti con obbligo trimestrale. Più nello specifico, l’inoltro degli elenchi riepilogativi Intra, si riferisce ai soggetti contribuenti che hanno eseguito operazioni di cessioni e/o prestazioni di servizi all’interno dell’Unione Europea nei seguenti periodi:

  1. MARZO: in riferimento ai soggetti con obbligo mensile, o che eseguono cessioni e/o acquisti intra UE per un importo maggiori di 50.000 euro per trimestre
  2. PRIMO TRIMESTRE 2021: in riferimento ai soggetti con obbligo trimestrale, o che eseguono cessioni e/o acquisti intra UE per un importo minore di 50.000 euro per trimestre

L’invio può essere eseguito attraverso il sistema telematico E.D.I. dell’Agenzia delle Dogane, oppure mediante i servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

Scadenze fiscali aprile 2021: la dichiarazione IVA del 30 aprile

Entro il 30 aprile bisogna presentare la Dichiarazione IVA, secondo le istruzioni pubblicate dall’Agenzia delle Entrate il 15 gennaio scorso (modello IVA e modello IVA Base).
La trasmissione della Dichiarazione IVA può avvenire in via telematica attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate. La finestra di tempo dedicata a questa operazione è 1° febbraio – 30 aprile 2021.

Essa può essere inviata direttamente dal soggetto dichiarante oppure attraverso un intermediario abilitato, dei soggetti incaricati per le amministrazioni dello Stato o le società appartenenti al gruppo.

I modelli sono disponibili e scaricabili direttamente sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Secondo acconto imposte sui redditi: sempre 30 aprile!

Il versamento del secondo o unico acconto delle imposte sui redditi deve essere eseguito entro e non oltre il 30 aprile 2021. Esso si basa sulla dichiarazione dei redditi 2020.

Come hanno influito i vari Decreti Ristori?

Il secondo acconto delle imposte sui redditi 2020 per i soggetti ISA e i forfettari è stato prorogato al 30 aprile 2021 per le partite IVA con calo di fatturato di almeno il 33%. A stabilirlo, l’articolo numero 98 del DL numero 104/2020.

I versamenti per le partite IVA sono stati oggetto di un successivo intervento con l’articolo 6 del DL 149/2020. A seguito del quale, ha eliminato il vincolo del calo di fatturato per le partite IVA esercenti attività economiche particolarmente danneggiate dalle nuove restrizioni, se in zona rossa. La proroga lunga è stata altresì prevista per i ristoranti in zona arancione.

Infine, il Decreto Ristori quater ha esteso la proroga alle partite IVA non ISA, con ricavi fino a 50 milioni di euro, in caso di perdita di fatturato pari almeno al 33% sul semestre.Il 30 aprile 2021 è quindi il termine ultimo per il versamento del secondo o unico acconto Irpef, Ires ed Irap dovuto dai titolari di partita IVA ammessi alla proroga lunga.

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