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DECRETO RISTORI BIS

Decreto Ristori bis: i principali interventi per imprese e famiglie

SOMMARIO

Il Decreto Ristori bis è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale come DL numero 149/20. A seguito del protrarsi dell’emergenza Covid-19, il Governo ha definito alcuni provvedimenti a favore di imprese e famiglie. Si parla di rinvio delle scadenze fiscali, del bonus babysitter, di contributi a fondo perduto per le attività chiuse o con un forte calo di fatturato e quindi in difficoltà. Le risorse stanziate dal Governo ammontano a 2,5 miliardi di euro, a favore della attività i cui settori sono stati maggiormente colpiti dalle restrizioni in atto. 

Decreto Ristori Bis in pillole

Dall’estensione della platea di beneficiari dei contributi a fondo perduto, alla sospensione dei contributi INPS a carico dei datori di lavoro. Dal bonus babysitter alle nuove possibilità di congedo parentale. Sono solo alcuni dei punti principali definiti dal Decreto Ristori Bis. Si tratta di un provvedimento approvato a pochi giorni di distanza dal Decreto Ristori e volto ad aiutare in modo diretto i soggetti più colpiti dalle disposizioni restrittive, come le imprese, i lavoratori e le famiglie in zona rossa.

Scopriamo insieme alcune delle principali misure introdotte.

Il contributo a fondo perduto secondo il Ristori Bis

I beneficiari del contributo a fondo perduto previsto già dal Decreto Ristori aumentano. E per alcuni soggetti, già aventi diritto al contributo, ma che sono colpiti da maggiori restrizioni legate all’appartenenza alle zone arancioni o rosse, l’aumento del contributo è implementato di un ulteriore 50%. In questo specifico caso, i codici ATECO oggetto di questo incremento sono i seguenti:

  • 561030 – gelaterie e pasticcerie
  • 561041 – gelaterie e pasticcerie ambulanti
  • 563000 – bar e altri esercizi simili senza cucina 
  • 551000 – alberghi con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con le ordinanze del Ministro della Salute 

Decreto Ristori Bis e contributi per le attività aventi sede nei centri commerciali

La chiusura dei centri commerciali implica anche lo stop forzato di tutte le attività con sede all’interno della galleria. Per questi soggetti è prevista la costituzione di uno specifico fondo (perduto) per le perdite subite. Valido anche per le industrie del comparto alimentare e delle bevande. Tale contributo sarà riconosciuto nel corso dell’anno 2021. Si tratta di un provvedimento gestito e poi erogato dall’Agenzia delle Entrate, a cui inviare apposita istanza secondo le modalità che la stessa AdE comunicherà.

Affitti commerciali e credito d’imposta

Estendendo quanto già previsto dal Decreto Ristori, è stato implementato il credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile in affitto. La quota è pri al 60% dell’affitto in riferimeto ai mesi di ottobre, novembre e dicembre.
L’elenco delle imprese protagoniste di tale intervento è presente nell’Allegato 2 e fa riferimento alle realtà presenti nelle zone rosse.

Sospensione dei versamenti previsti dal Decreto Ristori Bis

Per il mese di novembre sono sospesi i versamenti delle ritenute alla fonte e i pagamenti IVA, ma solo per i soggetti che di norma esercitano attività economiche ad oggi sospese. 

Cancellazione della seconda rata dell’IMU

Confermata la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese operanti nelle zone rosse e che sono aventi diritto il nuovo contributo a fondo perduto.

ATTENZIONE: tale provvedimento ha valore se e solo se la figura di proprietario dell’immobile e gestore dell’attività coincidono.

Contributi previdenziali sospesi nel Decreto Ristori bis

Per il mese di novembre vengono sospesi i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali a carico di attività limitate dal Decreto Ristori  e aventi sede nelle zone rosse.

Bonus baby sitter e congedo straordinario

Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche a favore della DAD (Didattica a Distanza) è previsto un bonus babysitter pari a 1.000 euro. Gli aventi diritto sono i genitori la cui prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità smart. È nuovamente disponibile, inoltre, il congedo straordinario che prevede un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.


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