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Come funziona l'APP io

Ecco l’app IO, l’applicazione rivoluzionaria per comunicare con la Pubblica Amministrazione

SOMMARIO

Pubblicata sugli Store senza alcun lancio pubblicitario durante l’emergenza Covid 19, è arrivata l’APP IO per comunicare in modo semplice e sicuro con la PA.

Si è conclusa in questi giorni la prima fase di progettazione, si chiama “Io” l’APPlicazione che permette un unico login per accedere a tutti i servizi della PA, in modo semplice e sicuro, direttamente dal proprio cellulare smartphone.

“Io” serve per comunicare con le amministrazioni sia nazionali sia locali, per pagare tributi come F24, bollo auto, multe, mensa scolastica ecc.
In un clic, applicazione molto utile soprattutto ai tempi del Coronavirus.

Attualmente disponibile nella versione sperimentale definita “beta”, vediamo nel dettaglio a cosa serve IO, dove scaricare l’APP e come funziona l’app IO.

A cosa serve IO?

La nuova applicazione IO, rappresenta una grande novità e consente a tutti i cittadini di interagire con la PA risparmiando tempo e saltando le code. Infatti, da qualche giorno è possibile fare tutto, o quasi, direttamente dal telefonino. Come per esempio, ricevere avvisi e comunicazioni da qualsiasi P. A., aggiornamenti sulle scadenze, effettuare il pagamento di servizi e tributi, prenotare la carta d’identità elettronica, pagare la tassa automobilistica o una multa, iscrivere i figli a scuola, ricevere i risultati di un esame clinico e molto altro.

Nella sezione messaggi dell’app IO, la PA comunica ai cittadini le principali scadenze. Notifica dalle informazioni sulle scadenze dei documenti (come ad es. documento di identità e patente) ai bandi di iscrizioni ad asili nido e altre informazioni più generali.

Nella sezione pagamenti è, invece, possibile effettuare i pagamenti di F24, multe, bolli auto e altri servizi degli enti pubblici direttamente dallo smartphone. Ad esempio, per identificare il tributo da pagare è possibile scansionare il QR Code presente sul bollettino.

Sul sito https://io.italia.it/ si legge che con i futuri aggiornamenti sarà anche possibile ricevere certificati, notifiche e atti direttamente sul cellulare, ricevere le raccomandate con valore legale presso un indirizzo pec e avere una copia dei propri documenti personali direttamente in formato digitale. Sull’app si potrà, infatti, eleggere il proprio domicilio digitale.

Dove trovare l’app Io

Per accedere a Io e iniziare a usare l’applicazione, basta installarla dagli store ufficiali di Android e iOS.

A installazione conclusa, occorrerà procedere al login. Per fare ciò occorre scegliere se effettuare l’autenticazione con SPID (vedere anche SPID, come funziona davvero e a che cosa serve) o con CIE (Carta di Identità Elettronica).

In seguito alla prima registrazione, sarà possibile accedere più facilmente digitando il PIN scelto oppure tramite riconoscimento biometrico, l’impronta digitale o il riconoscimento facciale.

Attenzione però, nella fase iniziale sono ancora pochi gli enti pubblici che hanno aderito a Io. Tra questi troviamo la Città di Torino, il Comune di Milano, il Comune di Palermo, Roma Capitale e altri comuni più piccoli (Bagnacavallo, Collecchio, Felino, Garbagnate Milanese, Montechiarugolo, Ripalta Cremasca, Sala Baganza, Valsamoggia) oltre ad ACI.

L’app Io risulta comunque molto utile in quanto non è più il cittadino che deve cercare le scadenze e le istruzioni per i pagamenti, ma è la P. A. ad informarlo per tempo.

Come funziona l’app IO?

L’app IO si suddivide in quattro aree principali:

  1. Messaggistica: per ricevere tutte le comunicazioni (messaggi, avvisi, comunicazioni) da qualunque PA, restando aggiornati sulle scadenze e con la possibilità di aggiungere un memo direttamente al proprio calendario personale
  2. Pagamenti dove, dopo aver aggiunto il metodo di pagamento preferito (Carta di credito o di debito, Postepay, Paypal, Bancomat Pay o Satispay) è possibile effettuare pagamenti verso tutti gli enti della Pubblica Amministrazione. Ad esempio, è possibile pagare gli avvisi cartacei direttamente dall’app utilizzando il QR code, consultare lo storico delle operazioni e le relative ricevute di pagamento
  3. Servizi suddivisi tra locali e nazionali. Dopo aver selezionato le aree di interesse è possibile scegliere il servizio di cui si vuole usufruire. Come anticipato, purtroppo per il momento gli enti pubblici che hanno aderito sono ancora pochi. Ad esempio, selezionando il Comune di Torino (sarà possibile pagare l’Imu e Tasi, Tari, iscrizione nidi d’infanzia, sportello facile)
  4. Profilo: da dove si accede ai propri dati personali, anche per reimpostare il codice di sbocco. In questa sezione è possibile trovare un fac-simile di codice fiscale da usare eventualmente quando richiesto per i pagamenti.

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