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BONUS MAMME 480 EURO

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Bonus mamme 480 euro: a chi spetta e come funziona il nuovo contributo

SOMMARIO

Importanti novità per le lavoratrici madri: con l’approvazione del DL Omnibus del 20 giugno 2025, il Governo ha ridefinito le regole del cosiddetto bonus mamme. L’agevolazione, nata nel 2024 come esonero contributivo, si trasforma per alcune categorie in un vero e proprio contributo economico pari a 480 euro netti all’anno.
L’obiettivo è duplice: da un lato sostenere il lavoro femminile e la genitorialità, dall’altro razionalizzare un sistema di aiuti che, fino ad oggi, aveva lasciato fuori una parte delle professioniste e delle autonome.
Vediamo insieme il bonus mamme 480 euro, chi può beneficiarne e come verrà erogato.

Bonus mamme 480 euro: cosa cambia nel 2025

Il bonus mamme era stato introdotto nel 2024 sotto forma di esonero dai contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti con almeno due figli. L’intento era chiaro: incentivare l’occupazione femminile e sostenere le madri lavoratrici.

Tuttavia, nel corso del 2025, si è resa necessaria una revisione dello strumento. Con il DL Omnibus, è stata confermata l’agevolazione, ma con una distinzione più netta tra le diverse categorie di lavoratrici:

  • per alcune, l’aiuto resta sotto forma di decontribuzione;
  • oer altre, si trasforma in un contributo economico diretto, pari a 40 euro al mese per 12 mesi, erogati in un’unica soluzione.

A chi spetta il bonus mamme 480 euro

Il nuovo bonus mamme 2025 viene riconosciuto in base a due variabili principali:

  1. tipo di contratto o inquadramento (dipendente, autonoma o professionista);
  2. numero di figli e loro età.

La nuova struttura è così articolata:

1. Lavoratrici con contratto a tempo indeterminato, professioniste e autonome con almeno due figli, di cui il più piccolo abbia meno di 10 anni: hanno diritto al bonus di 480 euro.

2. Lavoratrici con contratto a tempo determinato, professioniste e autonome con almeno tre figli: anche in questo caso spetta il bonus da 480 euro.

3. Lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e con almeno tre figli, che già beneficiavano della decontribuzione introdotta nel 2024: continueranno a usufruire dello sgravio contributivo, non del bonus in denaro.

Contributo diretto o decontribuzione: il doppio binario

La riformulazione del bonus mamme 2025 introduce quindi un sistema a doppio binario:

  • Le dipendenti con almeno tre figli e contratto stabile che già beneficiavano dello sconto sui contributi mantengono la decontribuzione.
  • Tutte le altre madri che rientrano nei requisiti (come lavoratrici autonome o con contratto a termine) ricevono il bonus da 480 euro, come erogazione diretta.

Come funziona l’erogazione del bonus mamme 480 euro

Il contributo da 480 euro non verrà distribuito mensilmente, ma sarà accreditato in un’unica soluzione a dicembre, semplificando l’operazione sia per le lavoratrici sia per le casse previdenziali.

ATTENZIONE: la modalità di erogazione cambia in base alla categoria della lavoratrice.

Per le dipendenti:

  • Il bonus verrà erogato direttamente in busta paga, come importo netto e non tassato.

Per le autonome e le professioniste:

  • dovranno presentare domanda all’INPS, che gestirà il contributo per chi è iscritto alla gestione separata.
  • per le professioniste iscritte a casse previdenziali private, si sta valutando una convenzione con gli enti di categoria.

Bonus mamme 480 euro e limiti di reddito

Per poter beneficiare del bonus, resta confermata la soglia di reddito massimo pari a 40.000 euro.
Nel caso delle lavoratrici dipendenti, si considera la retribuzione imponibile; per le autonome e le professioniste, il reddito professionale.

Il rispetto di questo limite è indispensabile: un reddito superiore fa decadere il diritto al contributo.

Il bonus mamme incide sull’ISEE?

No. Come già anticipato dalla Ministra del Lavoro, l’importo di 480 euro è netto e non viene considerato nel calcolo dell’ISEE.
Questo significa che:

  • non riduce il diritto ad altri bonus o agevolazioni collegate all’ISEE;
  • non comporta alcuna modifica nella valutazione della situazione economica familiare.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Al momento, le informazioni ufficiali derivano dalle dichiarazioni della Ministra Calderone a margine del Consiglio dei Ministri del 20 giugno.
Tuttavia, i dettagli operativi saranno definiti con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’adozione di eventuali decreti attuativi.

In particolare, saranno chiariti:

  • le modalità di domanda per autonome e professioniste;
  • gli adempimenti dei datori di lavoro per i versamenti in busta paga;
  • le tempistiche esatte per l’erogazione del contributo a dicembre.

Per chi rientra nei requisiti, sarà fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti normativi per non perdere il diritto a questo aiuto.

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