Il Commercialista Online

VENDERE EBOOK

Condividi:

Vendere eBook senza partita IVA: tutto quello che devi sapere

SOMMARIO

Scrivere un libro e pubblicarlo online oggi è un obiettivo realizzabile per chiunque abbia una storia, una competenza o un’esperienza da condividere. Amazon e altre piattaforme di self-publishing hanno rivoluzionato il mondo dell’editoria, permettendo anche a chi non è uno scrittore professionista di vendere le proprie opere in formato digitale. Ma cosa succede se si decide di farlo senza aprire partita IVA? È possibile? E soprattutto: è legale?
In questo articolo analizziamo come vendere eBook senza partita IVA, quali sono i limiti previsti dalla legge italiana, come viene tassato il reddito derivante dalla vendita e quando, invece, diventa obbligatorio aprire la partita IVA.

È possibile vendere eBook senza partita IVA?

Sì, la normativa italiana consente di vendere eBook in modo occasionale, cioè senza necessità di aprire una partita IVA, a patto che l’attività non presenti i tratti dell’abitualità, della professionalità e dell’organizzazione.

La legge distingue infatti tra attività occasionale e attività abituale. L’attività occasionale è quella svolta in modo sporadico, senza mezzi organizzati, senza continuità e senza strutture stabili. Per esempio, chi pubblica un solo eBook e lo vende senza pubblicità, senza sito web dedicato, e senza strategie di marketing può rientrare pienamente in questa definizione.

Se invece l’autore pubblica regolarmente nuovi titoli, si promuove tramite social media, gestisce newsletter, crea funnel di vendita e genera ricavi significativi, la sua attività viene considerata abituale. In questo caso, l’apertura della partita IVA diventa obbligatoria.

I requisiti per vendere eBook occasionalmente

Affinché la vendita sia inquadrabile come attività occasionale è necessario che ricorrano alcune condizioni di fatto. Non esistono regole rigide, ma la prassi e le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate permettono di delineare i principali requisiti:

  • l’attività deve essere saltuaria, senza una pianificazione continuativa
  • l’autore non deve dotarsi di una struttura professionale (ad esempio, non deve avere dipendenti o collaboratori)
  • l’attività non deve generare ricavi consistenti o regolari
  • le vendite non devono superare certi limiti, sia in termini quantitativi che economici

Questi parametri non sono sempre esplicitati in modo preciso dalla normativa, ma sono spesso utilizzati come riferimento in sede di controlli fiscali.

Limiti quantitativi e fiscali: soglie da non superare

Anche se non esiste una soglia di reddito stabilita per legge, in via prudenziale si fa riferimento al limite di 5.000 euro lordi all’anno. Questo importo, nella prassi fiscale, rappresenta un punto di equilibrio tra la possibilità di svolgere un’attività occasionale e la necessità di considerarla abituale.

Allo stesso modo, il piano individuale offerto da Amazon Kindle Direct Publishing (KDP) prevede che chi intende vendere meno di 40 articoli al mese possa farlo senza canone mensile fisso. Questa soglia è un ulteriore indicatore utile a stabilire se un’attività è ancora da considerare saltuaria.

Se si superano questi limiti o si verifica una continuità nelle vendite, è opportuno aprire la partita IVA per evitare contestazioni future.

Come vengono tassati i proventi occasionali

Anche se l’attività è occasionale, i redditi ottenuti dalla vendita di eBook devono essere dichiarati. In assenza di partita IVA, questi guadagni rientrano nella categoria dei “redditi diversi” ai sensi dell’articolo 67 del TUIR.

Nel modello Redditi, devono essere riportati nel Quadro RL. I redditi così dichiarati saranno soggetti all’IRPEF in base agli scaglioni di reddito personale, ma godono di alcune deduzioni particolari se si tratta di redditi da diritto d’autore.

Se l’ebook venduto è frutto dell’attività creativa dell’autore, i proventi possono essere inquadrati come redditi da diritto d’autore, con le seguenti deduzioni forfettarie:

  • 40% di deduzione per autori con meno di 35 anni
  • 25% di deduzione per autori di età pari o superiore a 35 anni

L’importo residuo, dopo la deduzione, è soggetto a tassazione secondo le aliquote IRPEF.

Quando diventa obbligatorio aprire la partita IVA

L’apertura della partita IVA diventa obbligatoria quando l’attività assume carattere abituale. In particolare, si deve procedere all’apertura quando si:

  • superano in modo continuativo i 5.000 euro lordi annui di compensi
  • pubblicano e vendono più ebook in maniera sistematica
  • promuove l’attività attraverso pubblicità, social media, blog o strumenti di marketing
  • organizzano attività professionali, come corsi collegati ai libri o consulenze

In questi casi, l’autore deve presentare all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12 per l’apertura della partita IVA, indicando un codice ATECO appropriato (in genere il 58.11.00 – Edizione di libri).

Il regime forfettario per autori indipendenti

Chi decide di vendere ebook in modo professionale può usufruire, se ne ha i requisiti, del regime forfettario, che è particolarmente vantaggioso dal punto di vista fiscale.

I principali vantaggi del regime forfettario nel 2025 sono:

  • aliquota ridotta: 15% o 5% per i primi 5 anni (se si rispettano le condizioni di “start-up”)
  • esenzione IVA: non si applica l’IVA sulle vendite
  • contabilità semplificata: non si tengono registri IVA né bilanci complessi
  • limite di ricavi: fino a 85.000 euro annui
  • nessuna ritenuta d’acconto da subire sui compensi

Naturalmente, chi aderisce al regime forfettario deve versare i contributi alla Gestione Separata INPS (in assenza di una cassa professionale di riferimento) e rispettare gli obblighi dichiarativi previsti.

Come pubblicare un eBook su Amazon KDP

Dal punto di vista pratico, iniziare a vendere un eBook su Amazon è piuttosto semplice. La piattaforma Kindle Direct Publishing consente di pubblicare libri digitali e cartacei gratuitamente. Ecco i passaggi principali:

  • creare un account su kdp.amazon.com utilizzando le proprie credenziali Amazon
  • inserire i dati anagrafici e fiscali, anche senza partita IVA
  • caricare il manoscritto, in formato .docx o .kpf
  • impostare titolo, autore, descrizione, parole chiave e categorie
  • caricare la copertina, che può essere realizzata anche con lo strumento gratuito offerto da Amazon
  • definire il prezzo di vendita e selezionare il tipo di royalty (35% o 70%)
  • pubblicare e scegliere i Paesi nei quali rendere disponibile l’ebook

Una volta approvato, l’ebook sarà disponibile sulla piattaforma in pochi giorni. I pagamenti vengono effettuati da Amazon su base mensile, direttamente sul conto bancario indicato.

Vendere ebook senza partita IVA è dunque una possibilità concreta per chi desidera testare la propria capacità di attrarre lettori e generare guadagni online senza avviare immediatamente un’attività professionale. Tuttavia, è importante agire con consapevolezza e informarsi bene sui limiti previsti dalla normativa, per non rischiare di incorrere in sanzioni.

Se si resta entro i confini dell’attività occasionale, è possibile procedere con serenità, dichiarando i redditi correttamente nel Quadro RL della dichiarazione. Quando invece l’attività diventa continuativa, il passaggio alla partita IVA e a un regime fiscale adeguato diventa un obbligo e, spesso, anche un’opportunità per crescere in modo strutturato.

In ogni caso, prima di iniziare è sempre consigliabile confrontarsi con un commercialista di fiducia, così da fare le cose nel modo corretto fin dal primo eBook.