Chi ha versato contributi in più gestioni previdenziali – ad esempio come dipendente, autonomo o libero professionista – può trovarsi nella situazione di doverli riunire per ottenere una pensione unica. Ma quando è possibile farlo? Quali sono le opzioni disponibili? E soprattutto: la ricongiunzione è gratuita oppure si paga?
In questa guida aggiornata spieghiamo le differenze tra ricongiunzione, totalizzazione e cumulo, come funzionano, e quali sono le regole attuali per fare domanda.
🔎 Cos’è la ricongiunzione dei contributi
La ricongiunzione previdenziale consente di trasferire i contributi versati in diverse gestioni (INPS, INPDAP, casse professionali, ecc.) in un’unica gestione, così da ottenere una sola pensione.
È onerosa, salvo casi particolari, e deve essere richiesta esplicitamente dal lavoratore interessato.
Cumulo gratuito, ricongiunzione o totalizzazione?
Ecco le principali differenze tra le tre opzioni:
| Tipo | Gratuito? | Dove vanno i contributi? | A cosa serve? |
|---|---|---|---|
| Ricongiunzione | ❌ Quasi sempre onerosa | Vengono trasferiti in un’unica gestione | Per avere un’unica pensione |
| Cumulo gratuito | ✅ Gratuito | Restano nelle casse originali | Ogni ente paga una quota della pensione |
| Totalizzazione | ✅ Gratuita | Come il cumulo, ma con regole diverse | Permette l’accesso alla pensione anche se i contributi sono spezzati |
⚠️ Il cumulo gratuito è oggi la strada più conveniente per molti, ma non sempre applicabile. La ricongiunzione può comunque essere utile per chi vuole una sola pensione erogata da un solo ente.
🧾 Tipologie di ricongiunzione attualmente attive
1. Ricongiunzione contributi nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (Legge 29/1979, art. 1)
Consente di unificare i contributi versati in:
- gestioni sostitutive (es. ex-INPDAP, fondi speciali Ferrovie, Volo, ecc.)
- gestioni speciali per artigiani, commercianti e coltivatori diretti
(Esclusa la Gestione Separata) tramite il cassetto previdenziale inps
🔍 Requisiti:
- cessazione dell’attività autonoma
- almeno 5 anni di contributi da lavoro dipendente
2. Ricongiunzione contributi in gestioni diverse dal FPLD (Legge 29/1979, art. 2)
Valida per chi ha contributi in:
- gestione separata
- INPS commercianti/artigiani
- altre gestioni INPS
Può essere richiesta nella gestione dove si è iscritti al momento oppure in una gestione dove si hanno almeno 8 anni di contributi effettivi.
3. Ricongiunzione contributi per i liberi professionisti (Legge 45/1990)
Consente di unificare:
- i contributi versati alle Casse professionali
- quelli accreditati presso INPS o altre gestioni
🔍 Condizioni:
- deve essere fatta presso la Cassa dove si è iscritti al momento
- se si vuole unificare in altra Cassa, servono almeno 10 anni di contributi continuativi e raggiungimento dell’età pensionabile
💰 Quanto costa la ricongiunzione?
Dal 1° luglio 2010 tutte le ricongiunzioni sono a titolo oneroso.
L’importo da pagare dipende da:
- durata e importo dei periodi da ricongiungere
- età e retribuzione del lavoratore
- gestione previdenziale di destinazione
Il costo è calcolato dall’ente a seguito della domanda e comunicato tramite un provvedimento con piano di pagamento.
📝 Come si fa la domanda di ricongiunzione?
- Verifica dove hai versato i contributi (INPS, Casse professionali, INPDAP ecc.)
- Richiedi gli estratti contributivi da ogni ente
- Presenta la domanda presso l’ente dove vuoi unificare i contributi (per l’INPS da qui)
🔁 La ricongiunzione si può richiedere una sola volta. È ammessa una seconda richiesta:
- dopo 10 anni, con almeno 5 anni di contribuzione effettiva
- oppure al momento del pensionamento, nella stessa gestione della prima domanda
💡 Totalizzazione e cumulo: alternative gratuite alla ricongiunzione
✅ Totalizzazione:
Permette di sommare i periodi contributivi senza trasferirli. Ogni ente liquida la sua quota di pensione. Valida anche per chi ha spezzato la carriera in più gestioni. Richiede almeno 20 anni di contributi totali.
✅ Cumulo gratuito dei contributi:
Introdotto nel 2017, consente di ottenere una pensione unica gratuita anche con contributi in casse diverse.
È più flessibile rispetto alla totalizzazione, ma non tutte le casse professionali aderiscono.
❓ Domande frequenti sulla ricongiunzione dei contributi
La ricongiunzione da INPDAP a INPS è onerosa. Il costo varia in base a:
✅ importo dei contributi da ricongiungere
✅ periodo di versamento
✅ età e retribuzione del richiedente
L’importo viene calcolato direttamente dall’INPS e comunicato con un piano di pagamento dopo la presentazione della domanda.
Se non si fa la ricongiunzione (e non si può usare il cumulo), i contributi restano sparsi tra diverse gestioni e potrebbero non essere sufficienti singolarmente per raggiungere il diritto alla pensione. In alcuni casi si rischia di perdere parte dei contributi.
📆 Quando conviene fare la ricongiunzione dei contributi?
Conviene quando si vuole:
✔️ ottenere un’unica pensione da un solo ente
✔️ avere una liquidazione più rapida e lineare
✔️ non si può accedere al cumulo gratuito o alla totalizzazione
Va valutato attentamente il costo rispetto al beneficio atteso.
Per riunire tutti i versamenti in una sola gestione previdenziale e ottenere una sola pensione, più semplice da gestire. È utile se si hanno carriere spezzate tra enti diversi (INPS, INPDAP, casse professionali).
Serve a trasferire i contributi da una gestione all’altra, così da costruire una posizione previdenziale unica e ottenere una pensione più completa e continua.
Il calcolo è complesso e tiene conto di:
✔️ contributi trasferiti
✔️ età, retribuzione media, aliquote
✔️ valorizzazione attuariale del montante
Il calcolo viene fatto dall’ente di destinazione (INPS o ex-INPDAP) e fornito nel provvedimento di accoglimento della domanda.
Chi ha contributi versati in gestioni diverse (es. da lavoratore autonomo e poi da dipendente) e vuole unificarli in un’unica posizione, ad esempio per ottenere una sola pensione da un solo ente.
Il calcolo non può essere fatto in autonomia con precisione. Va richiesto presentando domanda all’INPS (o altra cassa), che provvederà a stimare il costo e a inviare un prospetto dettagliato con l’onere da sostenere.
In media dai 3 ai 6 mesi, ma i tempi possono allungarsi in caso di:
✔️ richieste complesse
✔️ contributi in casse professionali
✔️ verifiche aggiuntive da parte di più enti
La ricongiunzione vera e propria è sempre onerosa.
Le alternative gratuite sono:
✅ Cumulo contributivo (Legge 228/2012)
✅ Totalizzazione dei periodi contributivi
Entrambe permettono di sommare i contributi senza trasferirli, evitando costi, ma con regole diverse per requisiti ed età pensionabile.
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4 risposte
Quando avevo 17 anni ho lavorato per il Ministero degli Interni essendo dipendente di un commissariato di Polizia Ferroviaria,questo per 4 anni e 6 mesi,ero diventata dipendente statale ma,la giovane età mi ha fatto commettere l’errore di licenziarmi.
Da subito,praticamente, chiesi di ottenere che mi fossero passati i contributi versati all’allora Enpas,all’Inps dato che i miei datori di lavoro seguenti versavano a questo ente ma,ancora oggi,dopo 34 anni,l’Inps non trova questi contributi,nonostante io possieda ed abbia mostrato,un documento in cui l’Enpas dichiara che i contributi sono stati ri-versati all’Inps!!
Mi toccherà lavorare più anni perché non me ne risultano 4 e mezzo?
Grazie.
Gentile Rosanna,
dovrebbe, sulla base della documentazione in Suo possesso, agire legalmente per il riconoscimento delle Sue spettanze più che legittime.
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