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decreto fiscale 2021

Le novità in vigore dal 22 ottobre introdotte dal Decreto Fiscale

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Sommario

Qualche giorno fa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. numero 146/2021, rinominato anche Decreto Fiscale 2021. In vigore dal 22 ottobre, introduce alcune “misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro per esigenze indifferibili”.

In questo articolo andremo ad approfondire gli interventi in ambito fiscale, rimandando ai prossimi le novità in materia di lavoro e sicurezza dei lavoratori. 

Rottamazione ter e Saldo e Stralcio nel Decreto Fiscale 2021

L’articolo 1 del Decreto Fiscale 2021 prevede la proroga del pagamento delle rate relative alla rottamazione ter e al saldo e stralcio che avevano scadenza a partire dal 2020. Nello specifico, il contribuente può pagare le rate in scadenza nel 2020 e dal 28 febbraio al 31 luglio 2021, entro il 30 novembre 2021. Ovviamente il pagamento avviene senza perdere i benefici delle definizioni agevolate. 

Cartelle di pagamento nel Decreto Fiscale 2021

Chi riceve cartelle di pagamento tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021, ha un lasso di tempo maggiore per saldare l’importo richiesto. Se prima, infatti, tale termine era pari a 60 giorni, grazie al Decreto Fiscale 2021, è pari a 150 giorni. Questo significa che per non incorrere in interessi di mora si deve saldare la somma della cartella entro 150 giorni. E che durante questo periodo non possono essere attuate azioni di recupero del debito da parte dell’agente della riscossione. 

Decadenza dei piani di dilazione

L’articolo 3 del Decreto Fiscale 2021 prevede un aumento del numero di rate che se non pagate implicano la decadenza dei provvedimenti di rateizzazione in corso prima dell’inizio della sospensione causa Covid. Questo significa che se prima dopo 10 rate non pagate, l’agevolazione della rateizzazione decadeva, dal 22 ottobre 2021, il tetto massimo delle rate non pagate prima di procedere alla sospensioni dei benefici della rateizzazione è pari a 18

NOTA BENE: per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e richieste fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 10 rate.

Patent Box semplificato

Il Patent Box ha una durata pari a 5 periodi d’imposta ed è irrevocabile e rinnovabile. Esso è utile ai fini delle imposte sui redditi, i costi di ricerca e sviluppo per software protetti da copyright, marchi d’impresa, disegni e modelli, brevetti industriali, formule, processi e informazioni relativi a esperienze acquisite in campo industriale, scientifico o commerciale e giuridicamente tutelabili. A seguito del decreto fiscale 2021, i benefici fiscali per i soggetti che hanno ottenuto il Patent Box sono maggiorati al 90%.

Questo significa che la deduzione dei costi ammissibili al Patent Box sale dal 50% al 90%.

ATTENZIONE: i soggetti che intendono beneficiare della maggiore deducibilità dei costi ai fini fiscali non possono però fruire del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo per tutto il periodo dell’opzione scelta. 

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