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Decontribuzione Sud: le istruzioni dell’INPS

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Finalmente buone nuove per le aziende che hanno sede in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’INPS ha infatti emesso la circolare con le istruzioni da seguire per attivare la decontribuzione Sud in data 22 febbraio 2021. Ossia l’agevolazione contributiva per l’occupazione nelle aree svantaggiate, approvato anche dal Ministero del Lavoro e dalla Commissione Europea.
La decontribuzione Sud è applicabile sin dal primo gennaio 2021. Le imprese, quindi, avranno diritto a fruire dell’esonero parziale relativo sia al mese di gennaio sia al mese di febbraio, dopo aver inoltrato la richiesta nel mese di marzo.

Che cosa è la decontribuzione Sud?

I datori di lavoro privati, con sede in una delle regioni considerate aree svantaggiate (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), attivando la decontribuzione Sud sono esonerati dal versamento dei contributi in misura pari al 30% dei contributi previdenziali totali da essi stessi dovuti. Sono esclusi dal conteggio i premi e i contributi spettanti all’Inail.

La suddetta misura è stata prorogata con una progressiva riduzione della percentuale fino all’anno 2029. A sancirlo, la stessa Legge di Bilancio 2021. La decontribuzione Sud fa riferimento ai rapporti di lavoro subordinato, fatta eccezione per il settore agricolo e i contratti di lavoro domestico.

A quanto ammonta la decontribuzione Sud?

Lo sgravio contributivo è così strutturato:

  • 30% dei contributi previdenziali da versare fino al 31 dicembre 2025
  • 20% dei contributi previdenziali da versare nel 2026 e nel 2027
  • 10% dei contrubuti previdenziali da versare nel 2028 e nel 2029

Le istruzioni dell’INPS

La circolare dell’INPS del 22 febbraio 2021 contiene le indicazioni e le istruzioni per l’attivazione della decontribuzione Sud per il periodo che va dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, secondo quanto autorizzato in data 18 febbraio 2021 dalla Commissione Europea.

Come già accennato nel precedente paragrafo, per l’anno 2021, l’esonero contributivo previdenziali corrisponde al 30% del totale dei contributi a carico del datore di lavoro, ad esclusione dei premi e delle quote dovute all’Inail.

NOTA BENE: l’esonera è esplicitato in sola forma percentuale, ossia 30% del totale. Questo significa che non prevede un limite individuale di importo

Chi sono gli esclusi

La decontribusione Sud non è riconoscibile in caso di soggetti lavoratori in somministrazione se il lavoratore, pur svolgendo la propria attività lavorativa in unità operative dell’azienda utilizzatrice ubicate in una delle regione classificate come svantaggiate, è formalmente incaricato da un’agenzia di somministrazione la cui sede si trova in un’altra regione.
Se invece, la sede dell’agenzia di somministrazione è all’interno di una delle aree classificate come svantaggiate, l’esonero contributivo è fruito dall’agenzia, anche se il lavoratore è operativo in una zona differente.

Infine, è bene precisare che le imprese armatoriali possono beneficiare della decontribuzione sud se i soggetti lavoratori marittimi sono imbarcati su navi iscritte nei compartimenti marittimi ricadenti in una delle regioni svantaggiate. 


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1 commento

  • Roberto

    Salve. Volevo sapere se anche io che sono in proprio usufruisco di questa agevolazione dall’INPS? Per me medesimo, i contributi. Sono in Basilicata e gestisco un ristorante. Grazie mille

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