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CODICE ATECO AVVOCATI

Codice ATECO Avvocati

SOMMARIO

Se sei un avvocato libero professionista e vuoi aprire uno studio legale avrai bisogno di un codice ATECO per conoscere gli adempimenti relativi alla tua attività. Fondamentale in questa fase è comprendere l’importanza del Codice ATECO Avvocati. Questo assegna una specifica identificazione all’attività professionale svolta. Nel caso degli avvocati, tale codice è 69.10.10, identificando l’ampio ambito delle “Attività degli studi legali.”

Cosa fare prima della scelta Codice ATECO Avvocati

Per avviare la tua attività professionale conformemente al Codice ATECO 69.10.10, è necessario sottoporre la domanda di apertura compilando il modello AA9/12, che dovrà essere riconsegnato all’Agenzia delle Entrate. Le modalità di consegna sono varie:

  1. Caricamento Online
    Il modello può essere completato e inviato attraverso il sito web dell’Agenzia delle Entrate, semplificando il processo di presentazione
  2. Posta Raccomandata
    La compilazione può essere stampata e inviata tramite posta raccomandata all’indirizzo dell’Agenzia competente
  3. Consegna a Mano
    La consegna diretta presso uno sportello dell’Agenzia sul territorio è un’opzione tangibile.

Le spese amministrative per l’elaborazione della domanda variano a seconda del grado di supporto professionale che si sceglie di adottare:

  • Autogestione
    Nel caso in cui tu decida di affrontare il processo da solo, l’iter non comporterà costi aggiuntivi
  • Supporto Esperto
    Optando per il supporto di un professionista quali un commercialista, sarà necessario retribuire il servizio fornito dal consulente.

Quante tasse paga un avvocato?

Le imposte da corrispondere variano in base al regime fiscale selezionato:

  • Regime Ordinario
    Qui, l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) si basa su un sistema a scaglioni progressivi. Le aliquote spaziano dal 23% al 43%. Queste aliquote si applicano al reddito imponibile, ottenuto sottraendo i costi sostenuti e i contributi versati l’anno precedente dai ricavi totali. Inoltre, è obbligatoria l’applicazione dell’IVA sui servizi resi, con l’obbligo di versamento alle autorità fiscali.
  • Regime Forfettario
    In alternativa, il regime forfettario prevede un’imposta sostitutiva fissa del 15% o del 5% nei primi 5 anni di attività. In questo caso, non si applica l’IVA sui prezzi dei servizi. Va notato che con questo regime non è possibile detrarre le spese effettivamente sostenute, ma si considera una percentuale forfettaria detta “coefficiente di redditività”. Nel caso dell’avvocatura, il coefficiente è dell’78% da applicare ai ricavi per calcolare l’imponibile fiscale.

Cassa Forense e Contributi obbligatori

In entrambi i regimi, è obbligatoria l’iscrizione alla Cassa Forense al fine di versare i contributi dovuti, che comprendono:

  • Contributo Soggettivo
    Questo contributo è calcolato al 15% del reddito imponibile. È importante notare che indipendentemente dai guadagni, una somma minima di 3.185€ deve essere versata annualmente. Nei primi 8 anni di iscrizione, è richiesto un contributo ridotto pari alla metà del contributo “regolare”. Se l’iscrizione avviene prima dei 35 anni, il contributo minimo nei primi 6 anni è un quarto della quota regolare
  • Contributo Maternità
    Un contributo fisso annuale, la cui cifra varia di anno in anno.
  • Contributo Integrativo
    Tale contributo, corrispondente al 4% dei compensi, deve essere incluso nelle fatture e addebitato ai clienti. Nel regime ordinario, solo i compensi soggetti a IVA sono inclusi nel calcolo.

Codice ATECO Avvocati e Commercialista

In ogni fase di questo percorso, l’assistenza di un commercialista esperto può rivelarsi di inestimabile valore. Con competenze specifiche nel campo fiscale e amministrativo, un commercialista può fornire una consulenza personalizzata per agevolare l’apertura della Partita IVA e la gestione fiscale.
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