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buoni pasto digitali

Come funzionano i buoni pasto digitali

SOMMARIO

Quando si parla di buoni pasto viene sempre alla mente il blocchetto di foglietti di carta da staccare al momento del pagamento. In realtà, da qualche anno ormai, esiste una soluzione alternativa, molto più immediata e pratica: i buoni pasto digitali o elettronici. Vediamo insieme cosa sono, come funzionano e qual è la normativa fiscale vigente.

Che cosa sono i buoni pasto digitali

Dal blocchetto di carta alla tessera. Questa è la sostanziale trasformazione dei buoni pasto. Una tessera sulla quale sono caricati i ticket restaurant spettanti. Il titolare della tessera può utilizzare i suoi buoni secondo due metodi principali: POS (strisciando fisicamente la tessera) oppure APP dell’azienda erogatrice dei buoni (mostrando semplicemente il relativo codice a barre dallo smartphone). Si tratta di un vantaggio importante su più fronti: ecosostenibilità, praticità, immediatezza, gestione semplificata. Un vantaggio riconosciuto sia dagli utilizzatori sia dalle aziende.

I vantaggi dei buoni pasto digitali

L’innovazione e il mondo digitale comportano numerosi vantaggi per la gestione e l’organizzazione della vita quotidiana, personale e professionale. Ovviamente, queste hanno avuto un impatto importante anche per i buoni pasto. I ticket digitali, infatti, sono senza ombra di dubbio una soluzione vantaggiosa per le imprese e per gli utenti finali. I buoni pasto digitali possono per esempio essere caricati e usati su più device, primo tra tutti lo smartphone, senza dimenticare il tablet!

Un altro punto a favore dei buoni pasto elettronici è rappresentato dalla sicurezza. I buoni cartacei possono essere smarriti e mai più recuperati. I buoni digitali, in caso di smarrimento o furto del device o della tessera, possono essere bloccati e recuperati con un secondo account. Lato azienda, la gestione dei buoni digitali è economicamente più conveniente. Si azzerano infatti i costi legati alla logistica, alla spedizione e alla distribuzione dei blocchetti cartacei.

Come funzionano i buoni pasto digitali

I buoni pasto digitali, come quelli cartacei, sono utilizzabili per acquistare prodotti alimentari. Nello specifico, gli esercizi convenzionati che li accettano sono ristoranti, tavole calde, bar, negozi alimentari e supermercati.

NOTA BENE: i buoni pasto digitali possono essere utilizzati anche per gli acquisti su alcuni siti eCommerce convenzionati: un vero e proprio vantaggio per chi è solito fare acquisti online! Inoltre, i buoni pasto elettronici sono accettati anche da alcuni servizi di delivery e take away, consentendo così ai titolari del ticket di consumare il pasto ovunque siano, anche a casa in smartworking!

Cumulabilità dei buoni pasto elettronici

Può capitare che il totale da pagare sia superiore al valore unitario del buono pasto. In questo caso le opzioni percorribili sono due:

  1. compensare la somma mancante pagando in contanti o con carta di debito o credito personale
  2. utilizzare un secondo o terzo buono pasto. È infatti possibile cumulare fino a un massimo di 8 buoni pasto per transazione.

La normativa fiscale sui buoni pasto digitali

La normativa vigente sui buoni pasto è disciplinata dalla Legge di Bilancio del 2020. Questa, infatti, ha incrementato le soglie di esenzione fiscale differenziando i buoni pasto cartacei e i buoni pasto elettronici. Nello specifico, il limite massimo di esenzione fiscale per un buono pasto elettronico è pari a 8 euro giornalieri a persona. Il limite massimo di esenzione fiscale per un buono pasto cartaceo è pari a 4 euro giornalieri a persona. Questo significa che sino ai suddetti limiti, i buoni pasto sono esentasse e non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Precisiamo, inoltre, che i buoni pasto digitali sono deducibili per tutte le imprese e l’IVA è detraibile al 4%. In caso di ditte individuali o liberi professionisti, la deduzione è pari al 75% dei costi nel limite del 2% del fatturato, oltre alla detrazione dell’IVA del 10%.

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