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Bonus under 35 nuove attività: come funziona l’incentivo Autoimpiego Centro-Nord 2025

SOMMARIO

Negli ultimi anni il tema dell’autoimprenditorialità giovanile è tornato al centro delle politiche economiche nazionali. Tra gli strumenti più interessanti del 2025 c’è il bonus under 35 nuove attività, un incentivo gestito da Invitalia e dedicato ai giovani che vogliono avviare un’attività professionale o imprenditoriale. Il suo nome tecnico è “Autoimpiego Centro-Nord” e rappresenta un’opportunità concreta per chi desidera trasformare un’idea in un progetto sostenibile, ricevendo un contributo a fondo perduto e un supporto reale nella fase di avvio. L’obiettivo del programma è chiaro: promuovere l’occupazione giovanile e sostenere la nascita di nuove iniziative economiche in tutto il Centro e Nord Italia, offrendo un aiuto non solo economico ma anche formativo e gestionale.

Cos’è il bonus under 35 nuove attività

Il bonus under 35 è un incentivo nazionale pensato per favorire la creazione di imprese e attività professionali da parte di giovani con meno di 35 anni. L’iniziativa è destinata a chi risiede in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche. Si tratta di regioni dove, storicamente, le opportunità di finanziamento diretto ai giovani imprenditori erano più limitate rispetto al Sud. Con una dotazione complessiva di 219,6 milioni di euro, il progetto mira a colmare questo divario, offrendo contributi a fondo perduto per avviare attività di lavoro autonomo, imprese individuali o società. In concreto, il bonus sostiene la nascita di nuove realtà produttive, artigianali, di servizi, commerciali e professionali, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale.

L’incentivo può essere richiesto per iniziative economiche che risultano inattive al momento della domanda o che sono state avviate nel mese precedente. Ciò significa che chi ha appena aperto la partita IVA o costituito una società può comunque rientrare tra i beneficiari, purché rispetti i requisiti previsti dal bando.

A chi si rivolge il bonus under 35

L’incentivo è riservato ai giovani tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti. Ma non basta l’età anagrafica: per accedere al contributo è necessario rientrare in una delle seguenti categorie. Innanzitutto, possono presentare domanda i disoccupati, inoccupati o inattivi, ovvero coloro che non hanno un’occupazione al momento della richiesta. Rientrano anche i disoccupati iscritti al Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), progetto nazionale finalizzato al reinserimento lavorativo. Infine, possono accedere anche i cosiddetti working poor, ossia quei lavoratori con redditi così bassi da generare un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ex art. 13 del TUIR.

La misura è quindi pensata per giovani che non trovano spazio nel mercato del lavoro tradizionale o che vogliono costruirsi una strada autonoma. Possono richiederla sia le persone fisiche che intendono avviare un’attività come lavoratori autonomi, sia i soci di nuove imprese, società di persone, S.r.l., cooperative o società tra professionisti.

Quali attività possono essere finanziate

Il bonus under 35 finanzia una gamma molto ampia di attività economiche. Sono ammesse le imprese operanti nei settori dell’industria, dell’artigianato, dei servizi alle persone e alle imprese, del turismo e del commercio, nonché le attività libero-professionali esercitate in forma individuale o societaria. L’obiettivo è favorire la nascita di nuove realtà capaci di generare occupazione e innovazione nei territori del Centro-Nord. Restano escluse invece le attività di produzione primaria nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, poiché già coperte da altri specifici programmi europei.

Le agevolazioni previste

Il cuore del bonus under 35 è rappresentato dalle agevolazioni economiche. L’incentivo si articola in due principali strumenti: un voucher a fondo perduto e un contributo a fondo perduto per programmi di investimento. Il voucher copre fino a 30.000 euro di spese, con la possibilità di arrivare a 40.000 euro in caso di maggiorazione. Il contributo, invece, copre il 65% delle spese per programmi di investimento fino a 120.000 euro, e il 60% per programmi compresi tra 120.000 e 200.000 euro.

Questo significa che un giovane imprenditore che prevede un investimento complessivo di 100.000 euro potrà ottenere un contributo di 65.000 euro a fondo perduto, riducendo così il rischio finanziario dell’avvio.

La maggiorazione del voucher di 10.000 euro è concessa se, in sede di domanda, si verificano alcune condizioni specifiche. In particolare, almeno il 20% delle spese deve riguardare beni strumentali o servizi innovativi, oppure devono essere acquisite consulenze tecnico-specialistiche da Enti del Terzo Settore (ETS) per progetti di innovazione, sviluppo di prototipi, modelli o certificazioni ambientali ed energetiche.

Le spese ammissibili

Sono considerate ammissibili diverse tipologie di spese strettamente connesse all’avvio dell’attività. Tra queste rientrano le opere edili di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, entro il limite del 50% delle spese totali, i macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi, i programmi informatici, software e servizi digitali, nonché le immobilizzazioni immateriali come la creazione di marchi, siti web, piattaforme digitali o lo sviluppo di competenze tecnologiche. Sono inoltre finanziabili le consulenze tecnico-specialistiche, purché prestate da ETS e finalizzate all’innovazione o alla sostenibilità.

Restano invece escluse alcune voci di spesa comuni ma non coerenti con la logica dell’incentivo: acquisto di terreni o immobili, leasing, materie prime, personale, utenze, affitti e consulenze legali o fiscali generiche. Il bonus, infatti, è pensato per sostenere l’investimento iniziale, non i costi di gestione ordinaria.

I servizi di supporto: il tutoring

Uno dei punti di forza dell’incentivo Autoimpiego Centro-Nord è la presenza di un servizio di tutoring obbligatorio, che accompagna il beneficiario per tutto il percorso di avvio e consolidamento dell’attività. Il tutoring tecnico è fornito da Invitalia e aiuta i giovani imprenditori nella predisposizione dei documenti e nella rendicontazione delle spese. Il tutoring gestionale, invece, è erogato dall’Ente Nazionale per il Microcredito e serve a supportare la fase di ingresso nel mercato, la pianificazione finanziaria e la gestione delle criticità tipiche delle startup.

Il percorso di tutoring prevede quattro incontri principali. Il primo, da remoto, avviene subito dopo l’ammissione alle agevolazioni e serve a verificare la coerenza del piano d’impresa e a illustrare le regole di gestione. Il secondo si tiene entro sei mesi per valutare l’avanzamento dell’attività. Il terzo incontro avviene al termine degli investimenti e include la verifica dei beni acquistati e la preparazione della documentazione rendicontativa. Il quarto incontro, infine, si tiene a un anno dal completamento delle erogazioni, per accertare la continuità dell’attività e la tenuta del progetto.

Come presentare la domanda Bonus under 35 nuove attività

La domanda per accedere al bonus under 35 si presenta esclusivamente online, tramite l’area personale del sito di Invitalia. Per accedere è necessario possedere SPID, CNS o CIE, oltre a firma digitale e posta elettronica certificata (PEC). Il titolare o il legale rappresentante può delegare la compilazione a un soggetto terzo, ma l’invio deve essere effettuato personalmente.

Lo sportello per la presentazione delle domande apre il 15 ottobre 2025 alle ore 12:00. Prima di quella data è necessario registrare la propria iniziativa economica e indicare eventuali delegati nella sezione “Anagrafica e deleghe”. L’invio della domanda genera una ricevuta con numero di protocollo, data e ora, che attesta la corretta trasmissione.

Una volta inviata la domanda, Invitalia valuta il progetto entro 90 giorni, seguendo l’ordine cronologico di arrivo e fino a esaurimento delle risorse disponibili. Non sono previste graduatorie, quindi la tempestività è essenziale. Entro 30 giorni dall’ammissione alle agevolazioni, i beneficiari devono inviare ulteriore documentazione, tra cui il piano d’impresa (se previsto), il titolo di disponibilità della sede operativa e la prova del versamento del 10% dell’importo concesso su un conto corrente vincolato dedicato al progetto.

I corsi gratuiti e le opportunità collegate

Oltre ai contributi economici, il programma Autoimpiego Centro-Nord prevede la possibilità di partecipare gratuitamente ai corsi organizzati dall’Ente Nazionale per il Microcredito, mirati a rafforzare le competenze gestionali, amministrative e imprenditoriali dei giovani beneficiari. I corsi saranno attivati progressivamente e rappresentano un valore aggiunto per chi è alle prime armi nella gestione di un’impresa.

È inoltre prevista la possibilità di aprire un conto corrente vincolato presso una delle banche aderenti alla convenzione tra il Ministero del Lavoro, l’ABI e Invitalia. Questo conto servirà per gestire in modo trasparente le spese del progetto e ricevere i contributi.

Tempistiche e valutazione

Le tempistiche del bonus sono abbastanza definite. Dopo l’invio della domanda, Invitalia ha 90 giorni per completare la valutazione. In caso di approvazione, il beneficiario deve partecipare al primo incontro di tutoring entro 30 giorni, fornendo tutta la documentazione richiesta. Entro sei mesi si tiene il secondo incontro di verifica, mentre la rendicontazione finale avviene al completamento degli investimenti. Il quarto incontro, dopo un anno, serve a monitorare la sostenibilità nel tempo dell’attività finanziata.

Il sistema è pensato per un controllo puntuale ma anche per offrire un vero accompagnamento, così da ridurre il tasso di fallimento delle nuove iniziative.

Vantaggi e limiti del bonus under 35 nuove attività

I vantaggi sono molteplici. Prima di tutto, il contributo a fondo perduto, che può coprire fino al 65% dell’investimento, rappresenta un sostegno enorme per chi parte da zero. A questo si aggiungono i voucher, i percorsi di tutoring e i corsi formativi gratuiti. È un mix che unisce risorse economiche e competenze, due elementi essenziali per costruire un’attività solida.

Tuttavia, ci sono anche dei limiti da considerare. Le spese di personale, affitto e utenze non sono ammesse, il che può complicare la gestione nei primi mesi di attività. Inoltre, la procedura digitale richiede una buona dimestichezza con gli strumenti online, firma digitale e PEC. Un altro aspetto da tenere presente è che i fondi sono limitati e le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico: conviene quindi prepararsi con anticipo e inviare la domanda subito all’apertura dello sportello.

Come prepararsi alla domanda

Per aumentare le probabilità di successo è fondamentale preparare per tempo un business plan accurato, che descriva l’idea imprenditoriale, il mercato di riferimento, le stime economiche e l’impatto occupazionale. Occorre inoltre raccogliere tutti i documenti richiesti, verificare i requisiti anagrafici e di stato occupazionale, e assicurarsi di avere firma digitale e PEC attive.

Un consiglio utile è quello di registrare l’iniziativa economica su Invitalia qualche giorno prima dell’apertura dello sportello, così da poter procedere rapidamente all’invio il 15 ottobre. L’ordine cronologico, infatti, può fare la differenza tra l’ottenere o meno il finanziamento.

Riepilogo del bonus under 35 nuove attività

Per orientarsi tra percentuali, limiti di spesa e requisiti, ecco un riepilogo sintetico ma completo del bonus under 35 nuove attività, utile per capire subito se si rientra tra i beneficiari e quale tipologia di agevolazione può essere richiesta.

VoceDettagli
Nome ufficiale del programmaAutoimpiego Centro-Nord
GestoreInvitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa
Area geograficaPiemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche
BeneficiariGiovani tra 18 e 35 anni (inoccupati, disoccupati, inattivi o working poor)
Forme ammesseLavoro autonomo, impresa individuale, S.n.c., S.a.s., S.r.l., società cooperativa, libera professione, società tra professionisti
Settori finanziabiliIndustria, artigianato, servizi a persone/imprese, turismo, commercio, libere professioni
Dotazione finanziaria complessiva219,6 milioni di euro
Tipologia di aiutoContributo a fondo perduto
Voucher a fondo perdutoFino a 30.000 € (elevabile a 40.000 € con maggiorazione)
Contributo per investimenti fino a 120.000 €65% a fondo perduto
Contributo per investimenti da 120.000 a 200.000 €60% a fondo perduto
Maggiorazione voucher (+10.000 €)Se almeno il 20% delle spese riguarda beni/servizi innovativi o se si acquistano consulenze ETS per innovazione e sostenibilità
Spese ammissibili principaliRistrutturazioni (max 50%), macchinari, arredi, software, licenze, consulenze tecnico-specialistiche, marchi, sviluppo digitale
Spese escluseAcquisto immobili/terreni, personale, utenze, locazioni, leasing, materie prime, consulenze fiscali o legali generiche
Servizi aggiuntiviTutoring tecnico (Invitalia) + Tutoring gestionale (Ente Nazionale per il Microcredito)
Numero incontri di tutoring4 incontri obbligatori in 12 mesi
Presentazione domandaSolo online, tramite area personale Invitalia, con SPID/CIE/CNS, firma digitale e PEC
Apertura sportello15 ottobre 2025, ore 12:00
Valutazione InvitaliaEntro 90 giorni dalla presentazione
Criterio di selezioneOrdine cronologico di arrivo, fino a esaurimento fondi
Obblighi successiviPartecipazione ai corsi formativi e invio documentazione di rendicontazione

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