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Svantaggi SRLS: perché la società semplificata può diventare un ostacolo per la tua impresa

SOMMARIO

Quando si decide di avviare un’attività imprenditoriale, una delle prime scelte fondamentali riguarda la forma giuridica della società. Negli ultimi anni la SRLS (Società a Responsabilità Limitata Semplificata) ha attirato l’attenzione di tanti aspiranti imprenditori, soprattutto grazie alla possibilità di partire con un capitale minimo di 1 euro e con costi di costituzione quasi azzerati. Sulla carta, sembra la soluzione perfetta: poca burocrazia, risparmio iniziale e la tutela della responsabilità limitata. Tuttavia, la realtà è diversa. La SRLS, infatti, presenta una serie di svantaggi strutturali e fiscali che spesso non vengono valutati in fase di avvio, ma che emergono con forza non appena l’impresa inizia a crescere.
In questo articolo analizziamo in dettaglio i principali svantaggi SRLS, spiegando perché questa forma societaria rischi di diventare una trappola e quali alternative possono rivelarsi più efficaci per costruire un’impresa solida e duratura.

Cos’è la SRLS e perché viene scelta

La SRLS è stata introdotta con il Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, con l’obiettivo di incentivare l’imprenditorialità giovanile, riducendo i costi e semplificando le procedure di costituzione. Oggi la possono costituire non solo gli under 35 (come previsto inizialmente), ma tutti i cittadini, purché siano persone fisiche. Non possono, infatti, essere soci altre società o persone giuridiche.

I vantaggi che attirano gli imprenditori all’inizio sono:

  • capitale sociale minimo da 1 a 9.999,99 euro
  • atto costitutivo standard fornito dal Ministero, che riduce i costi notarili
  • responsabilità limitata al capitale sociale, che tutela il patrimonio personale dei soci

Ma questi stessi elementi, nel medio-lungo periodo, si trasformano in vincoli che possono bloccare lo sviluppo del business.

Principali svantaggi SRLS

Capitale sociale troppo ridotto per crescere

La possibilità di costituire una società con appena 1 euro è certamente accattivante, ma rappresenta un’arma a doppio taglio.

Una società con capitale simbolico appare poco solida agli occhi di banche e fornitori. In caso di necessità di finanziamenti, la SRLS parte già svantaggiata, perché il capitale ridotto riduce la capacità di garantire il credito. In termini pratici, il capitale sociale non copre quasi mai i costi reali di avvio di un’attività (affitti, macchinari, scorte, consulenze).

Esempio: immagina di aprire una SRLS con 1 euro di capitale sociale e di chiedere un prestito di 50.000 €. Per la banca, il rischio è troppo alto: una società con capitale simbolico non trasmette credibilità finanziaria, e la concessione di credito diventa complicata.

Statuto rigido e non modificabile

La SRLS deve adottare lo statuto standard ministeriale, senza possibilità di personalizzazioni.

Questo comporta conseguenze rilevanti: impossibilità di inserire clausole su diritti particolari dei soci, impossibilità di prevedere strumenti di protezione come il TFM (Trattamento di Fine Mandato) per l’amministratore, nessuna possibilità di adeguare la governance della società alle esigenze specifiche del business.

Nella SRL ordinaria, invece, lo statuto è flessibile e può essere modellato sulle esigenze dell’impresa.

Limitazioni su soci e amministratori

I soci possono essere solo persone fisiche: ciò significa che una holding o un’altra società non possono entrare nella compagine sociale.

L’amministratore deve essere uno dei soci: non è possibile nominare un amministratore esterno, magari più esperto e qualificato.

Questa rigidità riduce la possibilità di organizzare strutture societarie evolute e limita la governance aziendale.

Restrizioni sui finanziamenti dei soci

Nelle SRLS i soci non possono ricorrere ai tradizionali finanziamenti soci. Sono ammessi solo versamenti in conto capitale, che non sono restituibili se non in caso di scioglimento della società.

Questo riduce la flessibilità finanziaria proprio nelle fasi cruciali di crescita dell’impresa, quando la liquidità è fondamentale.

Scioglimento automatico

Se, a seguito di perdite, il capitale sociale scende sotto la soglia di 1 euro, la società si scioglie automaticamente.

Questo vincolo crea instabilità: in caso di perdite anche modeste, bisogna procedere a una ricapitalizzazione immediata. In mancanza, si rischia lo scioglimento della società, con tutte le conseguenze burocratiche e fiscali del caso.

Immagine poco credibile verso banche e investitori

La SRLS trasmette spesso un’immagine di precarietà. Le banche sono restie a concedere prestiti a società con capitale minimo. Gli investitori professionali evitano questa forma societaria perché non consente strutture partecipative complesse. Anche fornitori e clienti possono percepire la SRLS come una realtà poco solida.

In pratica, la SRLS funziona per piccole attività con bassi investimenti iniziali, ma diventa un freno se si vuole scalare il business.

Tassazione identica alla SRL, ma senza strumenti di pianificazione

Un equivoco diffuso è pensare che la SRLS abbia una fiscalità agevolata. Non è così.

La tassazione è la stessa della SRL: IRES al 24%, IRAP intorno al 3,5-3,9% a seconda della regione, obbligo di contabilità ordinaria e redazione del bilancio.

La differenza sta nel fatto che, con lo statuto rigido, la SRLS non consente strumenti di pianificazione fiscale evoluti, come la deducibilità del TFM dell’amministratore, la creazione di holding o piani di ottimizzazione fiscale personalizzati.

In altre parole, si pagano le stesse imposte della SRL, ma con meno margini di manovra per ridurle legalmente.

Impossibilità di creare holding

Nella SRLS non possono essere soci altre società.

Questo esclude la possibilità di adottare lo schema holding-operativa, molto diffuso per ridurre la pressione fiscale sulla distribuzione degli utili, proteggere il patrimonio personale e separare l’attività operativa dalla gestione dei beni.

Si tratta di un limite enorme per chi vuole strutturare un business con prospettive di crescita e protezione patrimoniale.

Perché il risparmio iniziale è un’illusione

Il vero motivo che spinge molti imprenditori a scegliere la SRLS è il risparmio iniziale: niente capitale minimo di 10.000 €, e costi notarili ridotti (spesso sotto i 500 €).

Ma questo risparmio, nell’arco di pochi anni, viene vanificato. La gestione fiscale è più onerosa perché non consente ottimizzazioni, le difficoltà di accesso al credito costringono a ricorrere a strumenti alternativi spesso più costosi, la rigidità statutaria rende più complicato attrarre investitori e crescere.

Esempio: molti imprenditori costituiscono una SRLS per risparmiare 2.000-3.000 € iniziali, ma dopo pochi anni sono costretti a trasformarla in SRL ordinaria per superare i limiti. Il costo complessivo (costituzione SRLS + trasformazione in SRL) finisce quindi per essere superiore a quello che avrebbero sostenuto partendo direttamente con una SRL.

Alternative alla SRLS

La scelta della forma giuridica dipende sempre dal tipo di progetto imprenditoriale, ma in generale:

  • SRL ordinaria: ideale se l’obiettivo è crescere, pianificare fiscalmente e attrarre investitori
  • Ditta individuale o società di persone: più semplici e veloci da avviare, ma con responsabilità illimitata dei soci
  • Strutture evolute (holding): adatte a chi vuole tutelare il patrimonio e creare un gruppo societario

La valutazione va fatta caso per caso, con il supporto di un commercialista che sappia analizzare non solo i costi iniziali, ma soprattutto le prospettive di medio-lungo periodo.

FAQ – Svantaggi SRLS

La SRLS paga meno tasse della SRL?
No. La tassazione è identica (IRES 24% + IRAP), ma la SRLS non consente strumenti di pianificazione fiscale.

Chi può essere socio di una SRLS?
Solo persone fisiche. Non possono essere soci società o enti giuridici.

Cosa succede se il capitale scende sotto 1 euro?
La società si scioglie automaticamente, a meno che non venga ricapitalizzata.

La SRLS è adatta a una startup innovativa?
No, perché non consente l’ingresso di investitori istituzionali né l’uso di strumenti societari complessi.

Posso trasformare una SRLS in SRL?
Sì, ma comporta costi aggiuntivi. Per questo spesso conviene partire subito con una SRL ordinaria.