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Quota 100 e riforma pensioni 2018

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Riforma pensioni 2018 – 2019 : cosa potrebbe cambiare superando la legge Fornero

SOMMARIO

Il tema della riforma delle pensioni è sempre acceso e molto sentito da tutti. I malumori generali sono tanti e diversi, ma forse qualcosa sta per cambiare. Nell’articolo di oggi cerchiamo di comprendere cosa potrebbe cambiare con la riforma pensioni 2018 – 2019

Le ultime novità sulla riforma pensioni 2018 – 2019

L’attuale Governo è da settimane al lavoro per trovare una soluzione alla tanto discussa legge Fornero. Già da prima delle elezioni si parlava di quota 100 e quota 41. Ma di cosa si tratta? Nel concreto, cosa cambierebbe? Di fatto non ci sono ancora notizie precise e certe, ma si inizia a sentir parlare di Quota 100 modulabile. Le voci sono tante e si parla anche di interventi per l’opzione donna. Per i dettagli precisi della riforma pensioni 2018 – 2019 l’unica cosa certa è il dover attendere il nuovo Documento di Economia e Finanza. Il cosiddetto DEF.

Quota 100: il ruolo da protagonista nella riforma pensioni 2018 – 2019

Al fine di superare e archiviare l’era della legge Fornero, il Governo sta vagliando più e diverse soluzioni. Un ruolo centrale nella riforma pensioni 2018 – 2019 è certamente ricoperto dalla ormai ben nota Quota 100. Si tratta della possibilità per i lavoratori di richiedere la pensione anticipata al compimento dei 64 anni, ma con 36 anni di contributi versati. Una soluzione che sarebbe ben vista da molti, ma che trova qualche difficoltà di attuazione. Ed è così che si è iniziato a sentir parlare di Quota 100 modulabile. La somma tra anni di contributi versati ed età anagrafica terrebbe in considerazione anche il settore di appartenenza di ogni singolo lavoratore. La priorità dell’entrata in pensione, in tal caso, verrebbe ovviamente concessa a coloro i quali vivono situazioni particolari e svolgono lavori pesanti e maggiormente usuranti.

A parlar di riforma pensioni 2018 2019 si sente anche parlare di quota 42

Un’altra strada percorribile e presa in considerazione dal Governo Lega – Movimento 5 Stelle è la cosiddetta Quota 41. E che negli ultimi giorni si è trasformata in Quota 42. La Quota 41 consisterebbe nel poter richiedere la pensione anticipata con appunto 41 anni di contributi versati, a prescindere dall’età anagrafica. Probabilmente si tratta di una soluzione difficilmente realizzabile. Negli ultimi giorni, infatti, si è iniziato a vociferare della Quota 42. Stessa base della Quota 41, ma con l’innalzamento a 42 anni di contributi versati totali.

Riforma pensioni 2018 – 2019: tra indecisione e fiducia

Insieme alla Flat Tax e al reddito di cittadinanza, la riforma pensioni 2018 – 2019 per decretare la fine della legge Fornero è certamente una priorità del Governo. Il mese di settembre probabilmente ci riserverà maggiori dettagli e informazioni a riguardo. Le aspettiamo tutti, in attesa di capire quale sarà il nostro, probabile, futuro.

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