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Investimenti in Startup innovative nel Decreto Rilancio

SOMMARIO

Convertito in legge il 17 luglio, il Decreto Rilancio, contente misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro ed economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha introdotto importanti novità anche in merito agli investimenti in startup innovative. Lo scopo è quello di rafforzare gli interventi in favore delle start-up innovative.

Le novità sugli investimenti in startup innovative nel Decreto Rilancio

In particolare l’art. 38 del dl Rilancio, rubricato “Rafforzamento del sistema delle start-up innovative”, elenca tutte le iniziative e le nuove misure a sostegno dell’ecosistema startup e PMI innovative in Italia, per favorirne il rilancio post-Covid. Vediamo nel dettaglio le misure previste e i provvedimenti definiti.

Investimenti in startup: nuova detrazione

Il DL Rilancio integra la disciplina delle startup innovative – D.L. n. 179/2012. Sono stati, infatti, introdotti nuovi incentivi fiscali per i privati che investono in startup e PMI innovative.

Gli incentivi sono rappresentati da una nuova detrazione fiscale al 50%, fino a un tetto di spesa massima pari a 300.000 euro, per le persone fisiche che investono in startup e PMI innovative direttamente oppure tramite organismi di investimento collettivo che si concentrano prevalentemente su questo segmento.

L’investimento deve essere detenuto per almeno 3 anni, altrimenti si perde il beneficio e occorre restituire quanto già utilizzato, oltre agli interessi legati.

Il beneficio è riconosciuto per gli investimenti in startup innovative iscritte, al momento delle investimento, nel Registro delle imprese – sezione speciale.

La detrazione è concessa, ai sensi della disciplina sugli aiuti di Stato cd. “de minimis”, di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013.

Tale agevolazione si aggiunge alle misure già esistenti e volte a stimolare la partecipazione al capitale delle imprese innovative:

  • gli incentivi fiscali per investimenti effettuati da persone fisiche e giuridiche in start up e PMI innovative: detrazioni fiscali del 30% fino a 1 milione di euro per le persone fisiche e del 30% fino a 1,8 milioni per le persone giuridiche
  • il Fondo Nazionale di Innovazione, che interviene con investimenti diretti e indiretti in minoranze qualificate nel capitale di imprese innovative con Fondi generalisti, verticali o Fondi di Fondi, a supporto di start-up, scaleup e PMI innovative.

Investor Visa for Italy

Potenziata l’agevolazione per favorire l’ingresso in Italia di investitori stranieri in startup innovative. Il visto per questi investitori, previsto dall’articolo 26 bis del d.lgs. 286/1998, viene concesso per investimenti in startup innovative superiori a 250.000 euro. L’investimento deve essere detenuto per almeno 2 anni.

Contributi per le startup della moda

Al fine di sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori a livello nazionale, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo, è prevista l’erogazione di contributi a fondo perduto riconosciuti pari al 50% delle spese ammissibili, nel limite di 5 milioni di euro per l’anno 2020.

Più precisamente, si prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, al fine di:

  • sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori a livello nazionale, con particolare riguardo alle startup che investono nel design e nella creazione
  • promuovere giovani talenti nel settore del tessile, nella moda e degli accessori che valorizzano prodotti del Made in Italy di alto contenuto artistico e creativo

Per accedere ai fondi è necessario attendere un decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, per la definizione delle misure attuative.

Prorogata di un anno la permanenza nel registro speciale delle imprese

Tra le novità, una proroga di 12 mesi del termine di permanenza delle startup innovative nella sezione speciale del registro delle imprese. Eventuali termini, previsti a pena di decadenza, dall’accesso a incentivi pubblici e per la revoca dei medesimi sono prorogati di 12 mesi.

Tale previsione è resa necessaria considerati gli effetti negativi per l’economia prodottisi per il 2020 su tutto il comparto delle start-up. Ai fini del quinto comma, la proroga della permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese non riguarda la fruizione delle agevolazioni fiscali e contributive previste dalla legislazione vigente.