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CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE 2025

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Concordato preventivo biennale 2025: guida completa alle novità

SOMMARIO

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è uno strumento introdotto dal D.Lgs. 13/2024 e riformato dal D.Lgs. 81/2025, pensato per favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti. Si tratta di un accordo tra contribuente e Amministrazione finanziaria che consente di definire anticipatamente, per due anni, il reddito imponibile su cui verranno calcolate le imposte.
Il CPB riguarda in particolare lavoratori autonomi e imprese che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA). Vediamo nel dettaglio cosa prevede questo istituto, a chi si rivolge, come si calcola la proposta, i requisiti di accesso e le novità normative valide per il concordato preventivo biennale 2025.

Cos’è il Concordato Preventivo Biennale 2025

Il Concordato Preventivo Biennale è una forma di compliance fiscale che consente di stabilire con l’Agenzia delle Entrate, in via anticipata, i redditi di impresa o da lavoro autonomo e la base imponibile IRAP per due periodi d’imposta consecutivi. In questo modo, il contribuente può conoscere in anticipo l’importo su cui verranno calcolate le imposte, ottenendo anche alcuni benefici premiali.

Chi può accedere al Concordato Preventivo Biennale 2025

Possono accedere al Concordato Preventivo Biennale i contribuenti che:

  • esercitano attività d’impresa, arti o professioni
  • applicano gli ISA
  • non hanno debiti tributari o, se presenti, siano inferiori a 5.000 euro (sono esclusi dal computo i debiti sospesi o in rateazione, fino a decadenza dei relativi benefici)

ATTENZIONE: dal 2025 non sono più ammessi i contribuenti in regime forfettario, salvo coloro che vi sono usciti nel 2024 per superamento del limite dei 100.000 euro.

Quali redditi sono oggetto di concordato

Sono oggetto del concordato:

  • il reddito di lavoro autonomo derivante da arti e professioni (art. 54 TUIR)
  • il reddito d’impresa (art. 56 e art. 66 TUIR)

Sono escluse alcune componenti straordinarie come plusvalenze, minusvalenze, sopravvenienze e redditi da partecipazioni. Il reddito concordato non può comunque essere inferiore a 2.000 euro.

Modalità di adesione al CPB

L’Agenzia delle Entrate, entro il 15 aprile, rende disponibili gli strumenti informatici per l’elaborazione della proposta. Il contribuente può:

  • accedere alla proposta tramite software dedicato
  • accettare la proposta entro il 30 settembre

L’adesione può avvenire:

  • congiuntamente al modello ISA allegato alla dichiarazione dei redditi
  • autonomamente, mediante il solo frontespizio del modello Redditi con l’indicazione “Comunicazione CPB”

Benefici per chi aderisce

Chi aderisce al Concordato preventivo biennale ottiene:

  • esonero dal visto di conformità per crediti IVA fino a 70.000 euro
  • esonero dalla garanzia per rimborsi IVA fino a 70.000 euro
  • esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici (art. 39 DPR 600/1973)

Inoltre, viene introdotta un’imposta sostitutiva opzionale, applicabile al maggior reddito concordato, con aliquote agevolate tra il 10% e il 15% a seconda del punteggio ISA.

Limiti e soglie alla proposta

Il D.Lgs. 81/2025 ha introdotto dei limiti alla crescita del reddito concordato rispetto all’anno precedente, sulla base del punteggio ISA:

  • +10% per punteggio 10
  • +15% per punteggio tra 9 e 9,99
  • +25% per punteggio tra 8 e 8,99

Questo per evitare proposte troppo distanti dalla realtà economica del contribuente.

Cause di esclusione e decadenza

Non possono aderire soggetti:

  • che non hanno presentato almeno una dichiarazione nei tre anni precedenti
  • condannati per reati tributari gravi
  • con debiti tributari o contributivi definitivi superiori a 5.000 euro

Il concordato decade anche in caso di:

  • modifiche sostanziali dell’attività (fusione, scissione, cessazione)
  • scostamento superiore al 50% tra reddito effettivo e reddito concordato per cause straordinarie
  • irregolarità dichiarative rilevanti
  • mancato versamento delle imposte concordate

Come viene calcolata la proposta

La proposta si basa su:

  • dati dichiarati nei modelli ISA per il 2024
  • dati economici e settoriali disponibili nelle banche dati pubbliche
  • eventuali eventi straordinari comunicati dal contribuente

Il software dell’Agenzia propone un reddito concordato per il 2025 e il 2026. Il reddito concordato per il 2025 corrisponde al 50% dell’aumento previsto per il 2026, per favorire un adeguamento graduale.

L’imposta sostitutiva opzionale

Sul maggior reddito rispetto all’anno precedente, è possibile applicare un’imposta sostitutiva con aliquota:

  • 10% se il punteggio ISA è almeno 8
  • 12% se tra 6 e 8
  • 15% se inferiore a 6

L’agevolazione si applica fino a un massimo di 85.000 euro di eccedenza. Oltre tale soglia, si applicano le aliquote ordinarie IRPEF o IRES.

Determinazione degli acconti

Per il primo anno di adesione:

  • se si utilizza il metodo storico, l’acconto IRPEF – IRES è maggiorato del 10% della differenza tra reddito concordato e dichiarato l’anno precedente
  • l’acconto IRAP è maggiorato del 3% della differenza

Con metodo previsionale, la seconda rata di acconto tiene conto del reddito concordato.

Possibilità di rinnovo del Concordato Preventivo Biennale 2025

Terminato il biennio, il contribuente può accedere a una nuova proposta se mantiene i requisiti e non incorre in cause di esclusione. In questo caso si fa riferimento al reddito effettivo dell’anno precedente rettificato.

Il Concordato Preventivo Biennale 2025-2026 rappresenta un’opportunità per imprese e professionisti di pianificare con certezza la propria imposizione fiscale, godendo di semplificazioni e benefici. Tuttavia, richiede attenzione ai requisiti di accesso, alle cause di decadenza e alla corretta valutazione della proposta. Una scelta da fare con il supporto del proprio consulente di fiducia, alla luce delle specifiche condizioni economiche e fiscali individuali.

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