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Incentivi assunzioni 2024: le novità del Decreto Coesione e Lavoro

SOMMARIO

Il progetto del nuovo decreto legislativo “Coesione”, elaborato dal ministro Raffaele Fitto, propone misure volte alla razionalizzazione e semplificazione dell’amministrazione nell’impiego delle risorse di coesione europea, nonché l’introduzione di nuovi strumenti per incentivare l’occupazione, sia nel settore dipendente che in quello autonomo. Esaminiamo di seguito le principali novità in termini di incentivi assunzioni 2024.

Incentivi assunzioni 2024 per lavoratori dipendenti

Il Decreto Coesione prevede una serie di incentivi per le assunzioni nel lavoro dipendente. Tra le principali disposizioni, si evidenziano quattro nuovi bonus:

  1. Per i giovani sotto i 35 anni senza precedenti contratti a tempo indeterminato, è previsto uno sgravio contributivo fino a 500 euro mensili per due anni, estendibile a 666 euro in specifiche regioni meridionali, per assunzioni fino a dicembre 2025. Tale agevolazione può essere utilizzata anche in assunzioni successive, nel caso in cui il primo datore di lavoro non ne usufruisca interamente per interruzione del rapporto
  2. Le lavoratrici svantaggiate, disoccupate da almeno 24 mesi (o sei mesi per le residenti nel Mezzogiorno), possono beneficiare di un esonero totale fino a 666 euro mensili per 24 mesi, per assunzioni dal 1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025
  3. Un analogo esonero è previsto per tutte le assunzioni nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno (Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), estendendosi fino a 30 mesi, ad eccezione dei dirigenti e dei lavoratori domestici
  4. Per i dipendenti di grandi aziende in crisi con oltre mille dipendenti, è previsto un esonero totale dai contributi previdenziali per 30 mesi per l’assunzione a tempo indeterminato, accompagnato da progetti formativi di almeno 200 ore. Questa misura è rivolta ai datori di lavoro operanti nei settori disciplinati dal Regolamento UE STEP (29.2.2024) per le tecnologie strategiche.

Incentivi assunzioni 2024 per lavoratori autonomi

Il Decreto Coesione include anche incentivi per il lavoro autonomo, tramite il finanziamento delle attività imprenditoriali e libero professionali nel Nord e Centro Italia, nonché un programma specifico per il Sud e le aree sismiche del Centro.

Nello specifico, l’articolo 16 prevede un decreto del ministro del lavoro che definisce due azioni di sostegno:

  1. Autoimpiego centro-nord Italia
  2. Investire al Sud – Resto al Sud 2.0

Entrambi i programmi sono destinati a:

a) Persone giovani sotto i 35anni
b) Disoccupati da almeno 12mesi
c) Persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, secondo quanto definito dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro
d) Inattivi, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro
e) Donne inoccupate, inattive e disoccupate
f) Disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL

Queste iniziative saranno finanziabili tramite voucher di avvio (contributi a fondo perduto), coprendo:

  1. Erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività, definita su base territoriale e di concerto con le Regioni interessate, in coerenza con il Programma Giovani, Donne e Lavoro e con il programma GOL
  2. Tutoraggio, mirato all’incremento delle competenze e al supporto dei soggetti sopra citati nello svolgimento delle attivit
  3. Interventi di sostegno consistenti nella concessione di incentivi a favore dei soggetti destinatari degli interventi

Altre misure per il lavoro

Il Decreto Coesione  contempla anche le seguenti misure:

  1. Iscrizione automatica dei percettori di NASPI nella piattaforma SIISL
  2. La previsione di un nuovo decreto ministeriale che consenta sia ai datori di lavoro sia ai lavoratori di utilizzare il SIISL per inserire offerte o ricerche di lavoro
  3. La modifica dei limiti di importo degli appalti per l’applicazione dell’obbligo di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva. Tale obbligo spetta al responsabile del progetto negli appalti pubblici e al committente negli appalti privati.

 

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