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SCADENZA SRL: Ecco la tassa di vidamazione dei libri sociali

SCADENZA SRL: Ecco la tassa di vidimazione libri sociali

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Sommario

Come funziona la Tassa Vidimazione libri sociali con scadenza 16 marzo.

Scade il 16 marzo di ogni anno il termine per versare la tassa di vidimazione libri sociali, l’adempimento annuale obbligatorio per le società di capitali. Consiste nel versamento della tassa di concessione governativa che spetta soltanto ad alcuni soggetti per la numerazione e bollatura dei libri sociali e registri sociali obbligatori. Vediamo in quali casi è dovuta e a quanto ammonta.

Quali sono i soggetti obbligati?

La vidimazione libri sociali, anche detta tassa srl, è un onere dovuto annualmente dalle società di capitali (società per azioni, società a responsabilità limitata, in accomandita per azioni, le società consortili a responsabilità limitata, aziende speciali degli enti locali i consorzi tra enti territoriali), dalle società in liquidazione ordinaria e da quelle società sottoposte a procedure diverse dal fallimento.

Non sono, invece, tenute alla vidimazione dei libri sociali e di conseguenza al pagamento della tassa governativa:

  • le società di capitali fallite;
  • le società cooperative e di mutua assicurazione;
  • le imprese individuali, i consorzi tra imprese non in forma di società consortili, le società semplici;
  • gli enti non economici;
  • le associazioni di volontariato.

Quali sono i libri sociali da vidimare?

La numerazione e bollatura riguarda esclusivamente i seguenti libri:

  • dei soci, in cui annotare il numero delle azioni o quote, i dati del titolare e le altre informazioni relative a trasferimenti e diritti;
  • delle adunanze e delle deliberazioni degli organi societari come quello dei soci, del consiglio di amministrazione, del comitato esecutivo e del collegio sindacale;
  • delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti e libro delle obbligazioni;
  • altri libri o registri per cui l’obbligo è previsto da norme speciali.

I citati libri devono essere numerati e bollati presso il Registro Imprese o presso un notaio mentre per gli altri libri contabili, come ad esempio il libro giornale o inventari, devono essere semplicemente numerati e non bollati.7

Per maggiori info consultare il nostro post di approfondimento: Bollatura e vidimazione libri sociali e registri.

A quanto ammonta la Tassa di Vidimazione Libri Sociali?

La tassa di vidimazione libri sociali è determinata in misura forfetaria in funzione del capitale sociale indipendentemente dal numero dei registri e di pagine, ma a seconda del capitale sociale esistente alla data del 1 gennaio dell’anno in cui si effettua il versamento.

Nel dettaglio l’importo della tassa sarà:

  • € 309,87 per le società il cui capitale non è superiore alla soglia di € 516.456,90;
  • € 516,46 per le società il cui capitale è superiore alla soglia di € 516.456,90.

Quando scade il versamento per le nuove società?

Per le società neo-costituite soggette alla tassa, il versamento relativo all’anno di inizio attività va effettuato prima della presentazione del modello AA7/10.

Per gli anni successivi al primo, come anticipato, il versamento va effettuato entro il 16 marzo dell’anno di riferimento.

Come deve essere effettuato il versamento?

Le modalità e la scadenza per il versamento della tassa di vidimazione differiscono a seconda che la società sia di nuova costituzione o meno. Le società già costituite dovranno effettuare il versamento in modalità telematica entro il 16 marzo con Modello F24 attraverso il codice tributo 7085 nella sezione “Erario” e riportando nel periodo di riferimento l’anno 2018.
Invece, nel caso di società appena avviata la tassa dovrà essere versata tramite bollettino postale al c/c postale n. 6007 intestato all’Agenzia delle Entrate – Centro operativo di Pescara – Bollatura numerazione libri sociali prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini IVA.

Quali sono le sanzioni per l’omesso o ritardato pagamento?

Il mancato versamento della tassa annuale comporta l’irrogazione per il trasgressore di una sanzione amministrativa che va dal 100 al 200% della tassa dovuta. Tuttavia in caso di ritardato o omesso versamento è ammessa la possibilità di sanare la violazione mediante il ravvedimento operoso che riduce la sanzione a 1/10 del minimo se il versamento viene eseguito entro 30 giorni dalla scadenza ovvero a 1/8 del minimo se effettuato entro l’anno e quindi occorrerà effettuare il versamento:

  • del tributo omesso: € 309,87 se il capitale sociale non è superiore a € 516.456,90 ed € 516,46 quando il capitale sociale è superiore;
  • della sanzione ridotta: di 1/10 del minimo (= 1/10 del 100% = 10%), per versamenti eseguiti entro 30 giorni dalla scadenza del 16 marzo o di 1/8 del minimo (= 1/8 del 100% = 12,5%), se il versamento viene eseguito oltre i 30 giorni dalla scadenza, ma entro 1 anno dalla scadenza stessa;
  • degli interessi da calcolare al tasso legale.

Il versamento della tassa sulle concessione governativa annuale oltre gli interessi va effettuato con il Modello F24, utilizzando il codice tributo 7085, mentre la sanzione ridotta per omesso, insufficiente o ritardato pagamento va effettuata utilizzando il modello F23 con codice tributo 678T.

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