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F24 in ritardo: cosa funziona il ravvedimento operoso?

F24 in ritardo: come funziona il ravvedimento operoso?

SOMMARIO

A grande richiesta torniamo su “come sanare il versamento di un f24 in ritardo” ricorrendo al ravvedimento operoso.

Nel post analizziamo come funziona il ravvedimento operoso per ritardato pagamento f24, quando è possibile utilizzarlo e quali sono le sanzioni applicabili.

Cos’è il ravvedimento operoso?

Il ravvedimento operoso è la regolarizzazione “spontanea” di tributi non saldati alla data dovuta attraverso il pagamento di una sanzione ridotta.

I principali tributi che possono essere regolarizzati sono i seguenti:

  • imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi (IRPEF, IRES, IRAP, Addizionali…);
  • ritenute alla fonte operate dal sostituto di imposta;
  • IVA – imposta sul valore aggiunto (IVA) (ad esempio mancato versamento acconto IVA);
  • imposta di registro (nelle locazioni quella dovuta per le annualità successive alla prima);
  • imposta ipotecaria e imposta catastale.

Quando è possibile utilizzare il ravvedimento?

Possono ricorrere al ravvedimento operoso tutti i contribuenti. Fino alle modifiche introdotte dalla legge di Stabilità per il 2015, il ravvedimento operoso poteva essere effettuato entro determinati limiti e comunque occorreva che si verificassero le condizioni per le quali:

  • la violazione non fosse già stata constatata e notificata a chi l’avesse commessa;
  • non fossero iniziati accessi, ispezioni e verifiche;
  • non fossero iniziate altre attività di accertamento formalmente comunicate all’autore.

Attualmente, il nuovo ravvedimento operoso è inibito solo dalla notifica degli atti di liquidazione e di accertamento (comprese le comunicazioni da controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni).

In ogni caso, il pagamento e la regolarizzazione non precludono l’inizio o la prosecuzione di accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo e accertamento.

Come sanare un F24 in ritardo?

Gli errori, le omissioni e i versamenti di f24 in ritardo o carenti possono essere regolarizzati eseguendo spontaneamente il pagamento:

  • dell’imposta dovuta;
  • degli interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito;
  • della sanzione in misura ridotta.

Come funzionano le sanzioni nel ravvedimento operoso?

A seguito di un versamento di un f24 in ritardo o carente, la sanzione ridotta dovuta per il ravvedimento operoso è pari a:

TERMINE ENTRO CUI EFFETTUARE IL VERSAMENTOSANZIONE SENZA RAVVEDIMENTORIDUZIONE PER RAVVEDIMENTO
entro 14 giorni dalla scadenza15%0.1% per ogni gg di ritardo
dal 15mo al 30mo giorno dopo la scadenza15%1,5%
dal 31mo al 90mo giorno dopo la scadenza15%1,67%
dal 91mo giorno fino alla scadenza della dichiarazione30%3,75%
entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva30%4,29%
oltre la scadenza del modello redditi successivo30%5%

Come versare un f24 in ritardo?

Anche per i versamenti dell’f24 in ritardo occorre utilizzare:

  • il modello F24, per le imposte sui redditi, le relative imposte sostitutive, l’IVA, l’IRAP e l’imposta sugli intrattenimenti;
  • il modello F23, per l’imposta di registro e gli altri tributi indiretti;
  • l’F24 Elide per tributi, sanzioni e interessi connessi alla registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili.

Gli interessi devono essere indicati nel modello F24 utilizzando gli appositi codici tributo. Quelli sulle ritenute vanno invece versati dai sostituti d’imposta sommandoli al tributo.

Anche per le sanzioni sono stati previsti appositi codici da riportare sul modello di versamento (elenco completo dei codici).

Come funziona l’F24 a saldo zero?

Anche quanto il modello F24 presenta un saldo pari a zero, ad esempio per effetto di una compensazione orizzontale, è necessario presentare o inviare a scadenza il modello f24. Di conseguenza, anche la presentazione del modello F24 a zero in ritardo va regolarizzata. E quindi occorrerà procedere in questo modo:

  • presentazione del mod. F24, entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione;
  • versamento di una sanzione ridotta, pari a:
    • 5,56 euro (1/9 della sanzione di € 50) se il ritardo non è superiore a 5 giorni;
    • 11,11 euro (1/9 della sanzione amministrativa di € 100) se il ritardo è compreso tra 6 e 90 giorni;
    • 12,50 euro (1/8 della sanzione amministrativa di € 100) se il modello è presentato entro un anno dall’omissione.

Per approfondire cosa fare quando non si presenta un modello F24 a saldo zero consulta il nostro post al seguente link: Come rimediare ad un F24 a zero non presentato?

Come si calcolano gli interessi

Con Decreto del 7 dicembre 2016 il Ministero delle Economie e delle Finanze ha ridotto il tasso degli interessi legali dallo 0,2% del 2016 allo 0,1% del 2017: parliamo del tasso su cui vengono calcolati gli interessi di mora che si aggiungono alla sanzione.

Pertanto il contribuente che vuole sanare una violazione utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso dovrà calcolare gli interessi al tasso legale dello 0,2% fino al 31 dicembre 2016 e allo 0,1% dal 1 gennaio 2017.

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