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dichiarazione dei redditi per i forfettari

Dichiarazione dei redditi per i forfettari

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Sommario

Il periodo delle dichiarazioni dei redditi è iniziato. In un precedente articolo abbiamo spiegato nel dettaglio le caratteristiche della dichiarazione dei redditi 2023, soffermandoci sulla differenza tra Modello 730 e Modello Persone Fisiche, spesso abbreviato con Modello PF.
In questo articolo, invece, ci focalizziamo sulla dichiarazione dei redditi per i forfettari. 

La dichiarazione dei redditi per i forfettari

I titolari di partita iva in regime forfettario ogni anno sono tenuti a presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dei redditi. Attraverso questo adempimento, infatti, si comunicano i guadagni incassati l’anno precedente e si calcola il reddito netto su cui calcolare l’importo delle imposte da versare. 

Al fine di calcolare il reddito netto, è necessario avere le seguenti informazioni:

  • percentuale della tassazione spettante (ossia il 5% o il 15%)
  • il codice ATECO che identifica l’attività svolta
  • il coefficiente di redditività
  • l’importo dei contributi previdenziali (INPS) versati l’anno precedente (saranno sottratti al reddito lordo al fine di calcolare il reddito netto). 

Esempio pratico

Un consulente informatico è titolare di partita IVA da tre anni in regime forfettario, con una percentuale di tassazione pari al 5% e coefficiente di redditività del 67%. L’importo dei contributi dell’anno precedente ammonta a 4.000 euro, gli incassi totali fatturati sono pari a 40.000 euro. 

Base imponibile
(40.000€ * 67%) – 4.000 euro = 26.800 – 4.000 euro = 22.800 euro

Imposte da versare
22.800* 5% = 1.140 euro

Dichiarazione dei redditi per forfettari e contributi previdenziali

L’ammontare dei contributi previdenziali cambia a seconda dell’appartenenza o meno a una cassa previdenziale. Nello specifico, un libero professionista con cassa previdenziale è tenuto a versare la percentuale stabilita dalla propria cassa di riferimento. Un libero professionista senza cassa previdenziale, deve essere iscritto alla Gestione Separata INPS che prevede una percentuale pari al 26,23% legata ai contributi da versare. E ancora, se il titolare della partita iva è un artigiano o un commerciante, è tenuto a versare due topologie di contributi:

  • fissi, che indipendentemente dal fatturato (anche zero) sono pari a circa 4.200 euro fino a 17.504 euro di fatturato
  • variabili, calcolati con su una percentuale di circa il 24% su fatturati superiori a 17.504 euro. 

La dichiarazione dei redditi per i forfettari: saldo e acconto

A seguito della dichiarazione dei redditi è possibile determinare l’importo da versare per quanto riguarda gli acconti, saldi e anticipi imposte dell’anno successivo. Nella pratica, nel corso del 2023 si pagano le tasse e i contributi relativi al 2022 e gli anticipi sul 2023. Nello specifico, gli acconti corrispondono al 100% delle imposte dell’anno precedente e 80% dei contributi dell’anno prima. 

Le date da segnare a calendario ed evidenziare bene, oltre a tenere in considerazione per questioni legate al cashflow sono:

  • 30 giugno – scadenza per ilversamento del 50% degli anticipi su imposte e 40% degli anticipi sui contributi
  • 30 novembre – saldo degli anticipi restanti

ATTENZIONE: se sei un artigiano o un commerciante, il 30 giugno e il 30 novembre sono i giorni da tenere a mente per il versamento delle imposte. Per i contributi, invece, occorre ricordare: 16 maggio – 20 agosto – 16 novembre – 16 febbraio dell’anno successivo. 

Al fine di evitare inutili errori e sanzioni, la compilazione della Dichiarazione dei redditi per forfettari è bene affidarla a professionisti qualificati, come per esempio il commercialista. 

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1 commento

  • dante

    una domanda che mi assilla da molto tempo: sono invalido civile al 100%, ma sono anche autonomo in regime forfettario in gestione separata inps, ogni anno devo dichiarare allìinps il mio reddito per confermare o meno il diritto al mantenimento della pensione, mi viene richiesto in dichiarazione, il reddito al netto dei contributi previdenziali ma al lordo delle tasse, in tal caso devo ad esempio togliere da ipotetici 10 mila euro netti, i contributi quindi arrivo a 7377 euro, a cui devo aggiungere il lordo delle tasse??? o non devo aggiungere nulla e il reddito da dichiarare e’ 7377?

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