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Regime Contribuenti Minimi 2016: cosa cambia?

Regime Forfettario: Ecco il nuovo Regime Minimi!

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Sommario

Regime forfettario, una chance per la tua attività!

Se sei in procinto di avviare una nuova attività, verifica i requisiti e la convenienza del nuovo regime forfettario.

Apertura della partita IVA significa solo affrontare dei costi? Non è detto, per te potrebbe esserci una chance importante. Verifica se puoi beneficiare del regime forfettario, cosiddetto regime dei contribuenti minimi 2016, che proprio dal 2016 ha sostituito definitivamente il regime per i contribuenti minimi e che ti permette un ingente risparmio in termini di imposte e contributi. Vendiamo i dettagli

Il Regime forfettario come unico regime agevolato dal 2016?

La legge di stabilità per il 2016 ha modificato il regime forfettario introdotto nel 2015, stabilendo che dal 2016 è diventato l’unico regime fiscale agevolato per imprenditori e professionisti in possesso di determinati requisiti, rendendolo più conveniente. E più precisamente ha:

  • aumentato le soglie dei ricavi di 10 mila euro per tutti (di 15.000 Euro per i professionisti);
  • esteso anche ai lavoratori dipendenti e pensionati, che hanno anche un’attività in proprio, la possibilità di accesso al regime a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30mila euro;
  • diminuito fino al 5% l’imposta sostitutiva per le start up nei primi cinque anni di attività.

Chi può accedere al regime forfettario ex regime dei minimi 2016?

Rispetto a quanto previsto nella stabilità 2015, non cambia il meccanismo di fondo e possono accedere al Regime Forfettario coloro che hanno un fatturato al di sotto di una determinata soglia. Eliminati quindi i vincoli di tempo ed é quindi possibile applicare il regime forfettario fintanto che si mantengono i requisiti di reddito.

Ai fini del calcolo dell’imponibile, si applicano ai ricavi conseguiti coefficienti diversi per ogni categoria. Di seguito si riportano i limiti aggiornati delle principali categorie:

  • commercianti (ingrosso e dettaglio): ricavi 50mila euro, coefficiente 40%;
  • professionisti: ricavi a 30mila euro, coefficiente 78%;
  • artigiani e imprese (non alimentari): ricavi 30mila euro, coefficiente 67%;
  • ambulanti di alimentari e bevande: ricavi 40mila euro, coefficiente 40%;
  • ambulante di altri prodotti: ricavi 30mila euro, coefficiente 54%;
  • alberghi e Ristoranti: ricavi 50mila euro, coefficiente 40%.

Sono lavoratore dipendente: posso accedere al regime forfettario?

Nella legge di stabilità per il 2016 è stata introdotta la possibilità di accedere al regime forfettario anche per i lavoratori dipendenti ed i pensionati che abbiano conseguito un reddito di lavoro dipendente ed assimilato nell’anno precedente non superiore ad euro 30.000. In questo modo viene abrogato il requisito che richiedeva la prevalenza dei redditi d’impresa o professionali rispetto a quelli eventualmente percepiti come lavoratori dipendenti o assimilati. Attenzione, il limite dei 30.000 euro per i lavoratori dipendenti è stato reintrodotto dalla legge di bilancio 2019.

Come funziona il regime forfettario start-up?

La lagge di stabilità 2016 ha introdotto la riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva dal 15% al 5% per i primi cinque anni di attività a condizione che:

  1. il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti l’apertura della partita IVA agevolata altra attività’ artistica, professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare;
  1. l’attività’ da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività‘ precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l’attività’ precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni;
  1. qualora venga proseguita un’attività’ svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi, realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore ai limiti previsti per il regime forfettario.

Quali sono le agevolazioni contributive per il regime forfettario?

Infine, ai contribuenti minimi si applica il regime contributivo ordinario e possono beneficiare della riduzione al 35% degli oneri contributivi: in luogo dell’esonero dal minimale viene invece prevista una riduzione del 35% dei contributi INPS complessivamente dovuti.

Per maggiori info per la presentazione della domanda e la scadenza consulta il nostro post di approfondimento SCONTO INPS: contribuenti forfettari attenti alla scadenza.


Per scoprire cosa succede quando si verifica una causa di esclusione dal regime dei minimi o dal regime forfettario consulta il nostro post di approfondimento al seguente link: Uscita dal regime dei minimi e Regime Forfettario: cosa succede per chi esce?

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1 commento

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