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Commercialista, è ora di cambiarlo se...

Commercialista, è ora di cambiarlo se…

SOMMARIO

Chiuso l’esercizio 2015 è tempo di “bilanci” anche per chi cura la tua contabilità

Non sei soddisfatto del tuo “vecchio” commercialista? Ecco 5 buone ragioni per cambiarlo!

Con l’anno nuovo, si sa, è sempre tempo di bilanci. Questo 2016 però potrebbe, e dovrebbe (aggiungiamo noi) essere per te l’occasione per farne uno anche su chi dei tuoi bilanci si occupa di mestiere: il tuo commercialista.

Ti facciamo una domanda secca: nel corso di quest’ultimo anno, hai maturato qualche perplessità sul suo operato? Si??? Vediamo insieme se i tuoi dubbi sono fondati e scopriamo insieme quelle che sono le caratteristiche che un buon commercialista dovrebbe avere. Pronto? Partiamo!

1.Deve parlare la tua lingua

Ovviamente non parliamo di lingua italiana, non ti stiamo dicendo che il tuo consulente deve essere un cultore del lessico, parlare un italiano forbito, “sciacquato” rigorosamente nell’Arno, parliamo invece di “comprensibilità”! Cosa intendiamo? Ecco, se dopo una mezz’ora dal tuo commercialista, la tua posizione è più oscura di quando sei entrato e finisci vagando per le strade della tua città in stato confusionale, il primo campanello dovrebbe cominciare a suonare!

Si sa, la contabilità e le tasse sono argomenti ostici, ma è proprio questa la ragione per cui devono essere trattati con chiarezza! Un buon commercialista non si nasconde dietro i tecnicismi e un linguaggio ipertecnico, che il più delle volte non è necessariamente segno di preparazione; ciò che conta realmente è la seconda caratteristica che tratteremo: l’empatia.

2. Comprende le tue richieste

Il nostro lavoro è basato sui numeri, la componente più oggettiva e fredda che esista in natura, ma si sa, dietro ogni numero c’è sempre un carico di aspettative, e dietro di queste ci sei tu. Un buon consulente non deve mai perdere di vista questi aspetti, piuttosto deve diventare un alleato con cui definire un percorso di crescita, di definizione di obiettivi e di strategie per raggiungerli insieme.

3.Comunica spesso e bene

Quando e quanto senti il tuo commercialista? La risposta a questa domanda è di fondamentale importanza. Un professionista serio, infatti comunica con te per tempo e pianifica le scadenze senza farti trovare con l’acqua alla gola nel momento che immancabilmente arrivano. Un altro ottimo criterio di valutazione è la sua disponibilità ad informarti tempestivamente sui nuovi decreti riguardati la tua attività o quantomeno la sua predisposizione ad essere esaustivo quando la richiesta di delucidazione parta da te.

4.E’ digitale (e non analogico)

Come ti arrivano le comunicazioni del tuo consulente? Via mail o ancora tramite raccomandata? Ecco, non sempre il fine giustifica i “mezzi” in questo caso i mezzi di comunicazione definiscono bene il tuo commercialista. Un professionista “digitale” di regola sarà sempre più sul pezzo assicurandoti che tutte le informazione che necessiti ti arrivino per tempo senza il rischio che si perdano nei meandri dei vecchi sistemi postali.

5.Ha tariffe “chiare”

Veniamo al punto cruciale, qual è l’onorario giusto di un professionista? Non esiste un criterio oggettivo che definisca un compenso equo, come in tutti i casi infatti, un prezzo di favore non sempre corrisponde ad un risparmio, così come una spesa maggiore non è sinonimo di sperpero ingiustificato di denaro. Un buon indicatore allora può essere la sua disponibilità a pattuire fin dal principio le sue spettanze, per darti un’idea fin dal principio di ciò che lui dovrebbe guadagnare il prossimo anno, sempre che questi consigli non ti spingano a cambiarlo!

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