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partita iva personal trainer

Cose sapere per la partita iva personal trainer

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Sommario

L’apertura di una Partita IVA come personal trainer è un passo importante per intraprendere questa professione in piena conformità con le normative legali e fiscali. Il ruolo del personal trainer è sempre più centrale nel settore del benessere fisico, con una crescente domanda da parte di centri sportivi, palestre e individui.

Se desideri avviare un’attività come personal trainer, è essenziale possedere una forte passione per lo sport e le competenze necessarie. Dal punto di vista amministrativo, è fondamentale comprendere quando e come ottenere la Partita IVA Personal Trainer. Di seguito, troverai tutte le informazioni pertinenti.

Partita IVA personal trainer: quando aprirla?

L’attività di personal trainer può essere svolta in vari modi, tra cui: lavoro saltuario, part-time o come libero professionista. Se pratichi questa professione in modo saltuario e sporadico, potresti rientrare nella categoria delle attività di prestazione occasionale, in cui non è richiesta la Partita IVA. In questo caso, se stai fornendo servizi a una società sportiva come una palestra o un centro benessere, dovrai emettere una fattura con ritenuta d’acconto del 20%. Se invece il tuo cliente è un privato, potrai emettere una ricevuta non fiscale.

La situazione è diversa se svolgi regolarmente l’attività di personal trainer. In tal caso, potresti essere assunto come dipendente da una società sportiva o esercitare l’attività in modo autonomo come libero professionista, e ciò richiederà l’apertura di una Partita IVA Personal Trainer.

Procedura per aprire una Partita IVA come personal trainer

Per aprire una Partita IVA come personal trainer, puoi avviare la procedura online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate. Nonostante la semplificazione delle procedure telematiche, è importante prestare attenzione ai dettagli tecnici e fiscali. Dovrai compilare un modulo di richiesta e fornire una serie di informazioni.

È consigliabile, soprattutto nelle fasi iniziali, cercare l’assistenza di un commercialista. La sua competenza può aiutarti a superare i vari passaggi e ottenere rapidamente la tua partita iva.

Codice ATECO per la Partita IVA personal trainer

Il codice ATECO identifica la tipologia di attività che svolgerai. La scelta del codice ATECO è fondamentale sia dal punto di vista fiscale che contributivo e per evitare sanzioni fiscali. Per la professione di personal trainer, dovrai considerare i seguenti codici ATECO:

  • 85.51.00: Corsi sportivi e ricreativi
  • 93.19.99: Altre attività sportive nca (non classificate)

Puoi anche scegliere di svolgere diverse di queste attività, ma è importante consultare un commercialista per determinare la soluzione migliore in base alle tue esigenze.

Regime fiscale forfettario per il personal trainer

L’attività di personal trainer come libero professionista ti permette di aderire al regime fiscale forfettario, un sistema di tassazione agevolato progettato per ridurre i costi iniziali per la creazione di una nuova attività.

Per rientrare in questo regime fiscale, devi soddisfare specifici requisiti che il commercialista ti potrà aiutare a verificare.

L’attività di personal trainer è perfettamente idonea a questo regime fiscale. I principali vantaggi includono una tassazione agevolata sul reddito imponibile, calcolata sul 78% del fatturato annuo. Nel regime forfettario, sei esentato dall’IRPEF, dall’IRAP e da altre imposte regionali e paghi solo un’aliquota del 5% per i primi 5 anni, seguita dal 15% in seguito.

L’ultimo passaggio per aprire una Partita IVA come personal trainer è la scelta della cassa previdenziale in cui versare i contributi IVS (assicurazione sociale per la vecchiaia e l’invalidità). Questo è un obbligo legale, e poiché non esiste un albo specifico per i personal trainer, dovrai versare i contributi presso la Gestione Separata INPS.

Costi associati all’apertura di una Partita IVA personal trainer

L’apertura della Partita IVA tramite il sistema telematico è gratuita. Tuttavia, se desideri l’assistenza di un consulente, dovrai considerare i suoi onorari. Per quanto riguarda la gestione annuale della tua attività professionale, grazie al regime forfettario, le spese saranno limitate.

Dovrai applicare la tassazione e i contributi INPS solo quando emetti fatture, ai quali dovrai aggiungere un importo di 2€ come marca da bollo per ogni documento fiscale, in sostituzione dell’IVA. Se scegli il regime forfettario, le spese saranno contenute per tutto l’anno, ma è comunque consigliabile consultare un commercialista esperto.

Per quanto riguarda i costi operativi dell’attività di personal trainer, essi possono essere mantenuti relativamente bassi, principalmente comprendendo le spese per l’acquisto di attrezzature o l’affitto di spazi in cui condurre lezioni.

 

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