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REGIME FORFETTARIO E ASSUNZIONE DIPENDENTI

Regime forfettario e assunzione dipendenti: si può fare?

SOMMARIO

Capita sempre più spesso che chi abbia aperto la partita iva in regime forfettario sia interessato a capire se sia possibile o meno l’assunzione di uno o più dipendenti. Come ormai ben noto, il principale limite per aderire al Regime Forfettario è quello sul fatturato nel corso dell’anno fiscale pari a 65.000 euro. Tuttavia, esiste anche un limite legato al rapporto regime forfettario e assunzione dipendenti. In questo articolo spieghiamo nel dettaglio le principali caratteristiche del regime agevolato e la possibilità o meno di assumere personale.

Cosa dice la normativa sul rapporto regime forfettario e assunzione dipendenti

Il Regime Forfettario è un sistema fiscale agevolato che impone il rispetto di determinati requisiti e condizioni. I principali vantaggi fiscali che ne derivano dall’adesione riguardano:

  • l’imposta sostitutiva al 15% o al 5%
  • la non applicazione dell’IVA e della ritenuta d’acconto

Per beneficiare del regime agevolato:

  • il totale dei ricavi e dei compensi non deve superare i 65.000 euro nell’arco dell’anno fiscale
  • i redditi da lavoro o da pensione non devono essere superiori ai 30.000 euro nell’arco dell’anno fiscale
  • le spese per l’assunzione di personale dipendente e accessorio non devono essere superiori ai 20.000 euro nell’arco dell’anno fiscale

Ed è proprio con quest’ultimo punto che si conferma la possibile esistenza del binomio regime forfettario e assunzione dipendenti, pur sempre nel rispetto di alcuni requisiti.

Chi può essere assunto nel Regime Forfettario?

Chi è titolare di una Partita IVA può assumere personale dipendente con regolare contratto di lavoro. Inoltre è possibile prevedere forme di lavoro accessorio o a progetto, o collaborazioni con altri titolari di partita iva (liberi professionisti e freelance). Per quest’ultimi la procedura è molto semplice e lineare, saranno gli stessi titolari di partita iva a emettere la loro fattura. In caso, invece, di stipula di un contratto da dipendente, è bene rivolgersi a professionisti come un consulente del lavoro e un commercialista, così da evitare errori e correre il rischio di sanzioni.

Riassumendo per punti, un titolare di partita iva in regime forfettario può farsi coadiuvare optando per una delle seguenti collaborazioni:

  • lavoratori dipendenti
  • lavoro accessorio di cui all’art. 70, D. LGS. n. 276/2003 (voucher). Restano escluse le prestazioni occasionali con ricevuta di prestazione occasionale
  • collaboratori coordinati e continuativi o collaboratori a progetto, ossia soggetti titolari di redditi di cui all’art. 50, comma 1, lett. c) e c) -bis. TUIR
  • spese per prestazioni di lavoro effettuate dai familiari dell’imprenditore di cui all’art. 60 del TUIR ossia prestazioni non ammesse in deduzione ai fini reddituali
  • compensi corrisposti ad associati in partecipazione con apporto esclusivo di lavoro, titolari di redditi di cui all’art. 53, comma 2, lett c), TUIR

NOTA BENE: il compenso annuale lordo non deve superare i 20.000 euro!

Cosa succede se si supera la soglia dei 20.000 euro?

Il titolare di partita IVA che supera il limite dei 20.000 euro lordi l’anno per rapporti di collaborazione e/o lavoro dipendente, dall’anno fiscale successivo dovrà abbandonare il regime fiscale agevolato, passando al regime ordinario. Per il suddetto passaggio, delicato e per il quale occorre prestare molta attenzione, ma soprattutto ricevere informazioni puntuali, chiare e dettagliate, è meglio rivolgersi a un commercialista.

Infine, ricordiamo che il regime forfettario non prevede di portare in detrazione alcuna spesa, salvo quelle sostenute per il pagamento dei contributi previdenziali del titolare della partita iva

Come è cambiata la disciplina negli anni

Il rapporto Regime Forfettario e assunzione dipendenti si è modificato nel corso degli anni. La soglia dei 20.000 euro annuali previsti per rapporti di lavoro dipendenti e non, per esempio, è una novità del 2020. Nel 2018, infatti, tale limite era pari a 5.000 euro lordi l’anno. Nel 2019 il limite era stato abolito, non consentendo quindi l’assunzione di personale dipendente ai titolari di partita iva in regime forfettario.