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contributi INPS partita iva

Contributi INPS Partita IVA: a quanto ammontano?

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Sommario

Se sei un professionista con Partita IVA, devi essere consapevole dell’importanza di versare i contributi previdenziali. Questi possono essere destinati all’INPS o alla tua cassa previdenziale privata. Versare regolarmente i contributi INPS può sembrare un sacrificio sui guadagni, ma in realtà rappresenta un investimento per il tuo futuro. Questi fondi finanzieranno la tua pensione, potenziali prestazioni di sostegno al reddito e gli ammortizzatori sociali.

Sai a quanto ammontano e quanti ne devi “mettere da parte” rispetto a ogni fattura che emetti?

Contributi INPS o Cassa Previdenziale Privata?

Quando si tratta di versare i contributi previdenziali, la scelta tra l’INPS e una cassa previdenziale privata dipende principalmente dalla natura della tua attività professionale.

Cassa Previdenziale Privata

Se la tua professione è regolamentata da una cassa previdenziale privata, come nel caso degli architetti, degli avvocati o dei medici, non dovrai versare i contributi all’INPS. Il versamento dei contributi previdenziali andrà fatto direttamente alla cassa previdenziale privata di riferimento. Anche in questo caso, i contributi versati serviranno a finanziare la tua pensione, eventuali prestazioni di sostegno al reddito e gli ammortizzatori sociali.

INPS

Se non esiste una cassa previdenziale privata specifica per la tua attività professionale, sarai iscritto o alla gestione artigiani e commercianti oppure alla gestione separata dell’INPS. In questo caso, dovrai versare i tuoi contributi direttamente all’INPS.

In questo articolo, ci concentreremo sul secondo caso, esaminando più da vicino come funzionano i contributi INPS per artigiani e commercianti e per coloro che sono iscritti alla Gestione Separata.

Contributi INPS per artigiani e commercianti

Se sei coinvolto in un’attività artigianale o commerciale, che si concentra sulla produzione o lo scambio di beni o servizi, è importante comprendere il funzionamento dei contributi previdenziali INPS. Rientrano in una vasta gamma di professioni, i proprietari di eCommerce, idraulici, parrucchieri, consulenti pubblicitari, tatuatori, e così via.

I contributi INPS partita iva artiginai e commercianti devono essere pagati in due forme: fissi e variabili.

I contributi fissi sono una somma stabilita indipendentemente dai guadagni dell’individuo e ammontano a 4.208,40€ per gli artigiani e 4.292,42€ per i commercianti. Questo significa che anche se il tuo fatturato è pari a zero, devi versare i contributi inps.

Oltre ai contributi fissi, ci sono anche quelli variabili. Per meglio comprenderli occorre conoscere bene il concetto di imponibile netto.

L’imponibile netto rappresenta la differenza tra gli incassi derivanti dall’attività e le spese sostenute per condurla. Queste spese possono essere dedotte direttamente, come nel regime ordinario, o stimate, come nel regime forfettario.

Nel regime ordinario, ad esempio, se hai incassato 80.000€ e le spese sostenute ammontano a 25.000€, il tuo imponibile sarà di 55.000€. Nel regime forfettario, invece, dovrai utilizzare un coefficiente di redditività. Esso rappresenta un valore percentuale applicato al totale degli incassi per determinare i profitti su cui saranno calcolati i contributi.

Per esempio, se hai incassato 20.000€ e il tuo coefficiente di redditività è del 78%, pagherai i contributi su 15.600€, ovvero il 78% di 20.000€.

I contributi inps variabili devono essere versati se l’imponibile netto supera i 17.504€. Sulla parte eccedente tale importo, i contributi saranno calcolati al 24% per gli artigiani e al 24,48% per i commercianti.

Esempio di calcolo contributi per un commerciante

Per rendere più chiaro il concetto, consideriamo un esempio. Marco gestisce un eCommerce in regime forfettario e ha incassato 55.000€.
Il suo coefficiente di redditività è del 40%, quindi l’imponibile netto è: 55.000€ x 40% = 22.000€

Procediamo al calcolo dei contributi:

Contributi fissi: 4.292,42€
Contributi variabili: (22.000€ – 17.504€) x 24,48% = 1.103,68€
Guadagno al netto dei contributi: 55.000€ – 4.292,42€ – 1.103,68€ = 49.603,90€

NOTA BENE: se svolgi un’attività artigianale, il calcolo sarà analogo, con le relative quote di contributi fissi e variabili previste per la tua categoria.

Quando si pagano i contributi INPS artigiani e commercianti?

Le scadenze per il versamento dei contributi variano in base alla natura dei contributi stessi, fissi o variabili.

Per i contributi fissi, le scadenze sono le seguenti:
1° trimestre: entro il 16 maggio
2° trimestre: entro il 22 agosto
3° trimestre: entro il 16 novembre
4° trimestre: entro il 16 febbraio dell’anno successivo

Per quanto riguarda i contributi variabili, le scadenze sono divise in due date:

Contributi variabili del primo semestre: entro il 30 giugno
Contributi variabili del secondo semestre: entro il 30 novembre

Contributi INPS in Gestione Separata

La gestione separata INPS è la cassa previdenziale a cui devi iscriverti se non rientri nelle categorie degli artigiani o dei commercianti e non hai una cassa previdenziale privata specifica per la tua professione. Questa opzione è adatta, ad esempio, per professionisti come copywriter o grafici.

Per determinare l’importo dei contributi da pagare, è fondamentale calcolare il tuo imponibile netto. Su questo valore si applica una percentuale di contributi, la quale varia annualmente. Tale percentuale è del 26,07%.

Questo metodo di calcolo offre un vantaggio significativo poiché non prevede costi fissi e si basa esclusivamente sugli incassi. Se durante un anno non generi reddito, non dovrai versare contributi previdenziali.

Esempio di calcolo contributi INPS in Gestione Separata

Elena è una copywriter che lavora in regime forfettario e ha incassato 25.000€.
Il suo coefficiente di redditività è del 78%, quindi calcolerà i contributi su 19.500€, ovvero il 78% di 25.000€.

I contributi da versare alla gestione separata saranno quindi: 19.500€ x 26,23% = 5.116,50€.

Quando si pagano i contributi INPS Gestione Separata?


Le scadenze per il pagamento dei contributi nella gestione separata seguono lo stesso schema delle scadenze per i contributi variabili nella gestione artigiani e commercianti.

Il 30 giugno è previsto il pagamento del saldo relativo all’anno precedente e il primo acconto pari al 40% per l’anno corrente.
Il 30 novembre è fissata la scadenza per il secondo acconto, anch’esso pari al 40% per l’anno corrente.

Gli acconti si calcolano in base agli incassi dell’anno precedente, assumendo che gli incassi dell’anno corrente siano simili. Successivamente, durante la dichiarazione dei redditi, verrà effettuato un calcolo del saldo basato sugli incassi effettivi dell’anno corrente.

Agevolazioni per il pagamento dei contributi INPS

Oltre agli importi dei contributi e alle relative scadenze, è importante conoscere anche le agevolazioni previste. Queste si applicano però solo alla categoria degli artigiani e commercianti iscritti all’INPS.

Se rientri in questa categoria e sei in regime forfettario, hai la possibilità di usufruire di due importanti benefit.

Il primo consiste in una riduzione del 35% sui contributi da versare, sia fissi che variabili. Questa riduzione comporta una ripartizione dei contributi su un minor numero di mensilità. Ad esempio, se benefici della riduzione e versi solo i contributi fissi, per quanto riguarda la pensione ti verranno conteggiate 8 mensilità di versamento anziché 12.

Se sei un lavoratore dipendente a tempo pieno e svolgi anche un’attività con Partita IVA, puoi essere esonerato dal versamento dei contributi. In questo caso, il tuo datore di lavoro si occuperà di pagare l’INPS per te, evitando duplicazioni nei pagamenti previdenziali.

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