Il Commercialista Online

Come chiudere una SRL e quanto costa

CHIUSURA SRL: Ecco come procedere con o senza Notaio

SOMMARIO

Chiusura SRL: come funziona? Quasi sono i costi di liquidazione srl? E’ possibile chiudere una srl senza notaio?

A causa soprattutto della situazione economica attuale, capita spesso che le attività non vadano secondo le aspettative, e che quindi si sia costretti a chiudere, a volte anche in maniera dolorosa. Infatti, la chiusura di una ditta individuale o di una semplice attività professionale è una procedura abbastanza snella a differenza della chiusura e liquidazione di società (di capitali o di persone), che è una procedura abbastanza complessa e difficilmente risolvibile in autonomia e molto spesso richiede l’intervento notarile (anche se non sempre).

La chiusura di una srl prevede diverse fasi, partendo dalla fase di scioglimento in cui viene accertata la causa, per poi proseguire con la trasformazione delle poste dell’attivo in liquidità e nell’estinzione delle passività con la distribuzione dell’eventuale residuo tra i soci. Questo procedimento può avvenire anche in modo semplificato senza passare dal Notaio. In questo articolo ci soffermiamo sulla procedura semplificata di liquidazione di una SRL, o di una SRL semplificata (la procedura è la stessa).

Quali sono le fasi della chiusura di una SRL?

La procedura di chiusura SRL o SRLS è caratterizzata da un preciso iter articolato in tre fasi:

  • Accertamento della causa di scioglimento;
  • Procedimento di liquidazione con la nomina del soggetto liquidatore o dei liquidatori;
  • Cancellazione dal Registro delle Imprese con conseguente estinzione della società.

In alcuni casi è ammessa la possibilità di ricorrere alla procedura di scioglimento semplificata, che non richiede la presenza del notaio.

Quali sono le cause di liquidazione SRL?

Il codice civile all’art. 2484 declina quelle che sono le possibili cause che portano alla messa in liquidazione SRL. E più precisamente stabilisce che una SRL si scioglie per:

  • decorrenza del termine;
  • conseguimento dell’oggetto sociale ovvero per la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo;
  • impossibilità di funzionamento ovvero per la continuata inattività dell’assemblea;
  • riduzione del capitale sotto il minimo legale, purchè i soci abbiano dichiarato in assemblea di non voler trasformare o ricapitalizzare la società;
  • le ipotesi indicate agli articoli 2437-quater e 2473;
  • deliberazione dell’assemblea;
  • altre cause previste nell’atto costitutivo o nello statuto.

Chiusura SRL senza Notaio?

La procedura semplificata di chiusura di una SRL, così come previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico, non può essere sempre adottata ma ci sono limitazioni sia nei soggetti che nei presupposti. Infatti, per poter accedere alla procedura semplificata è necessario che lo scioglimento della società sia avvenuto per una delle cause indicate sopra ad eccezione delle ultime due, ossia per delibera dell’assemblea o per altre cause previste dall’atto costitutivo o dallo statuto.

Pertanto è ammesso il ricorso alla procedura semplificata quando ad esempio la società ha conseguito l’oggetto sociale ovvero è impossibilitata a conseguirlo, se il capitale sociale è sceso sotto la soglia minima prevista dalla legge.

Quali società possono adottare la procedura di scioglimento senza Notaio?

La possibilità di accedere alla procedura di scioglimento semplificata della SRL, scioglimento senza notaio, non è rivolta a tutte le società di capitali ma esclusivamente a quelle a responsabilità limitata. Infatti le società per azioni sono escluse dalla procedura poiché è sempre richiesto l’intervento del notaio, dovendo questi eseguire la nomina del liquidatore in assemblea straordinaria.

SRL in liquidazione senza notaio

La procedura semplificata di liquidazione di una srl è la possibilità di procedere all’estinzione della società senza avvalersi del notaio. È quindi l’organo amministrativo che accerta la causa di scioglimento e convoca l’assemblea dei soci per avviare il procedimento di liquidazione dell’attivo e del passivo della società.
In assemblea infatti i soci sono chiamati a deliberare:

  • Il numero dei liquidatori e le regole di funzionamento in caso di pluralità;
  • La nomina dei liquidatori;
  • I criteri da seguire per la liquidazione.

Una volta effettuata questa fase e approvato il bilancio finale, è necessario depositare l’istanza di cancellazione della società dal Registro delle Imprese.
Infine la società dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessazione della partita IVA e depositare i libri sociali presso il Registro delle Imprese.

Quali sono i costi per la chiusura di una SRL?

Naturalmente la procedura semplificata di chiusura di una srl consente al contribuente un risparmio monetario in quanto non è previsto l’onorario spettante al notaio. La procedura non è comunque economica in quanto le pratiche da presentare al registro imprese per lo scioglimento e la liquidazione hanno un costo, come i diritti di segreteria e l’imposta di bollo.

Come anticipato, le fasi della chiusura di una srl sono essenzialmente tre e per ognuna è necessaria la presentazione di una apposita pratica al registro imprese. Nel dettaglio le pratiche minime da presentare sono le seguenti:

  1. accertamento della causa di scioglimento – l’amministratore (o amministratori o consiglio) accerta le cause di scioglimento con una determinazione che deve essere depositata in Camera di Commercio; il costo del deposito è pari a € 90 per diritti oltre € 65 di bolli;
  2. apertura liquidazione e nomina liquidatori – l’assemblea, preso atto della determinazione dell’organo amministrativo, apre la fase di liquidazione e nomina contestualmente i liquidatori. Nello specifico occorre depositare presso il Registro delle Imprese il verbale di assemblea ordinaria contenente la nomina dei liquidatori; il costo del deposito è pari a € 90 per diritti oltre € 65 di bolli;
  3. cancellazione dal Registro Imprese con chiusura Partita IVA, preferibilmente con deposito contestuale del bilancio di liquidazione; anche in questo caso il costo del deposito è pari a € 90 per diritti oltre € 65 di bolli.

Di conseguenza, quando le fasi sono 3, le spese vive sono pari ad € 465 euro minimo, a cui si aggiunge il costo per l’intermediario (commercialista in genere). L’intermediario, oltre a presentare le pratiche in Camera di Commercio, deve predisporre il bilancio finale di liquidazione ed effettuare gli adempimenti fiscali.