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AVVISO BONARIO: come sgravarlo e come raterizzarlo

Avviso Bonario dell’Agenzia delle Entrate: cos’è e come funziona

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Sommario

Bonario è uno di quegli aggettivi apparentemente innocui che fanno insorgere patemi e preoccupazioni. Soprattutto se utilizzato dall’Agenzia delle Entrate, preludio irregolarità, sanzioni e perdite di tempo. Di seguito una utile guida ad affrontare lavviso bonario con la dovuta serenità.

Cos’è l’avviso bonario?

L’avviso bonario è una comunicazione di irregolarità che l’Agenzia delle Entrate invia al contribuente qualora, a seguito dei controlli automatizzati, riscontri degli errori, delle incongruenze e/o degli omessi pagamenti.

Il contribuente, a seguito della ricezione di un avviso bonario, ha 30 giorni di tempo (90 giorni per gli avvisi telematici) per presentare le proprie osservazioni all’Agenzia delle Entrate oppure di provvedere al pagamento delle somme richieste versando, oltre al tributo eventualmente dovuto, gli interessi e la sanzione

Quali sono i controlli automatizzati?

L’amministrazione finanziaria effettua controlli automatizzati sulla base dei dati inviati, sulle comunicazioni e sulle dichiarazioni annuali dei redditi (spesometro, comunicazione spese sanitarie, modello UNICO, etc.). A seguito dei controlli effettuati, in caso vengano riscontrate anomalie o incongruenze, il fisco provvede ad emettere il famigerato Avviso Bonario. I controlli effettuati dall’amministrazione finanziaria sono principalmente di due tipi:

  1. controllo automatico: effettuato automaticamente sulla base dei dati disponibili nella banca dati dell’amministrazione finanziaria. Tale controllo serve a verificare la correttezza degli adempimenti connessi alla dichiarazione, come ad es. versamenti tempestivi, utilizzo corretto degli eventuali crediti, etc. (articolo 36-bis Dpr 600/1973 e articolo 54-bis Dpr 633/1972);
  2. controllo formale: effettuato per verificare la corrispondenza tra le dichiarazioni fiscali e i dati in possesso. Ad esempio quando il contribuente ha dichiarato spese mediche, l’Ufficio controlla l’effettiva corrispondenza degli importi indicati in dichiarazione con la documentazione presentata a seguito dell’invito dell’Ufficio (articolo 36-ter Dpr 600/1973);
  3. liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata (Tfr, arretrati, ecc.) per i quali, comunque, non sono dovuti interessi e sanzioni nel caso in cui il contribuente paghi entro 30 giorni.

Cosa chiedere la correzione di un avviso bonario errato?

Un contribuente che, a seguito del ricevimento di un avviso bonario, non dovesse concordare con l’esito dei controlli effettuati dal fisco, dovrà necessariamente chiederne la rettifica. Ad esempio, può capitare che i pagamenti effettuati tramite ravvedimento operoso non siano stati correttamente agganciati, oppure vengano effettuati pagamenti tramite modello F24 con un codice tributo errato.

La rettifica dell’avviso bonario va richiesta entro trenta giorni dal ricevimento (90 giorni per gli avvisi telematici) anche telematicamente (direttamente o attraverso intermediari abilitati) attraverso il canale di assistenza CIVIS, tramite PEC oppure recandosi di persona presso un Ufficio Agenzia delle Entrate presentando apposita richiesta in autotutela al fine di segnalare le incongruenze riscontrate.

Se l’Agenzia delle Entrate dovesse concordare con quanto comunicato dal contribuente e riconoscere l’errore, provvederà ad annullare la comunicazione di irregolarità emessa in precedenza; qualora lo sgravio fosse solo parziale, l’Ufficio provvederà ad emettere un nuovo avviso bonario. In tal caso il contribuente ha ulteriori trenta giorni per effettuare il pagamento anche a rate.

Come viene calcolata la sanzione nell’avviso bonario?

Se il contribuente concorda con quanto chiesto dal fisco tramite l’avviso bonario, al fine di regolarizzare la propria posizione deve provvedere al pagamento entro 30 giorni dalla notifica dello stesso, che diventano 90 giorni per gli avvisi telematici. La percentuale della sanzione irrogata varia a seconda del controllo effettuato dall’amministrazione finanziaria; più precisamente:

  • per gli avvisi bonari relativi ai controlli automatici, il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla notifica della prima comunicazione o di quella definitiva (nei casi di storno parziale della richiesta iniziale). La sanzione corrisponde ad 1/3 di quella ordinaria (10% invece del 30%);
  • per le comunicazioni di irregolarità a seguito di controlli formali, il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla notifica (anche nei casi di successivo storno della richiesta iniziale dell’ufficio). La sanzione è ridotta a 2/3 di quella ordinaria (20% invece del 30%)
  • per i redditi a tassazione separata, non sono dovuti né interessi né sanzioni se il pagamento avviene entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione o dalla data di un’eventuale successiva rettifica dell’ufficio. In caso di tardivo o mancato pagamento, la sanzione è del 30%.

Che succede se non si risponde all’avviso bonario?

Una volta ricevuto l’avviso bonario, se il contribuente non si attiva per chiedere lo sgravio anche parziale e non paga, l’Agenzia Entrate iscrive gli importi richiesi a ruolo. In tal caso l’imposta sarà maggiorata della sanzione pari al 30% e degli interessi in misura pari al 4% annuo. A seguito dell’iscrizione a ruolo, al contribuente viene notificata, da parte di Agenzia delle Entrate Riscossione ex Equitalia, la famigerata cartella di pagamento per il recupero delle somme dovute.

Anche in questo caso è possibile effettuare un pagamento rateale del debito iscritto a ruolo. Per maggiori dettagli su come chiedere la rateazione Equitalia cliccare qui.

È possibile rateizzare un avviso bonario?

Una volta accertato che l’importo contenuto nella richiesta dell’Agenzia delle Entrate sia effettivamente dovuto oppure a seguito dello sgravio parziale, è possibile effettuare il pagamento dellavviso bonario anche a rate. E più precisamente:

  • fino a 8 rate trimestrali di pari importo massime per importi fino a € 5.000;
  • massimo 20 rate trimestrali massime per importi superiori a € 5.000.

L’importo della prima rata deve essere versato entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario, che diventano 90 per gli avvisi telematici.

Per calcolare le rate dovuto a seguito di rateazione avviso bonario è possibile utilizzare un tool gratuito – Agenzia delle Entrate rateizzazione.

Quando decade la rateazione dell’avviso bonario?

Il mancato pagamento della prima rata entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della comunicazione (90 giorni per gli avvisi telematici), oppure di una delle rate diverse dalla prima entro il termine di pagamento della rata successiva, comporta la decadenza dal beneficio della rateizzazione agenzia delle entrate, dal beneficio della sanzione agevolata e l’iscrizione a ruolo dei residui importi dovuti a titolo di imposta, interessi e sanzioni in misura piena.

Il D.Lgs. n.159/2015 ha riformato il sistema di riscossione delle imposte, intervenendo – tra gli altri – sulle regole di funzionamento delle comunicazioni di irregolarità emesse da parte dell’Agenzia delle Entrate relativamente alle dichiarazioni tributarie (redditi, IVA, IRAP, ecc.). Più precisamente, non si decade dal beneficio della rateazione avviso bonario in caso di “lieve inadempimento” dovuto a:

  • insufficiente versamento della rata, per una frazione non superiore al 3% e, in ogni caso, a € 10.000 euro;
  • tardivo versamento della prima rata, non superiore a sette giorni anche quando il pagamento è effettuato in un’unica soluzione.

Il pagamento della sanzione può avvenire direttamente utilizzando il modulo F24 già compilato e allegato alla comunicazione di irregolarità presso qualsiasi banca, ufficio postale o altro intermediario abilitato. Diversamente, esistono due canali alternativi:

  • per via telematica se il contribuente è titolare di partita IVA;
  • con modello F24 cartaceo se invece non ha partita IVA.

Come versare la rateizzazione avvisi bonari?

I pagamenti dovuti per rateizzazione agenzia entrate vanno eseguiti presso le banche, gli uffici postali o gli agenti della riscossione con il modello “F24 precompilato” allegato alla comunicazione, oppure un qualsiasi modello F24, utilizzando i codici tributo riportati nella seguente tabella.

TIPOLOGIA DI ATTOCODICE TRIBUTO RATA CODICE TRIBUTO INTERESSI
Art. 36 bis Art. 54 bis90019002
Art. 36 ter90069007
Art. 36 bis – TFR95269003
Art. 36 bis – TFR95279004

Per scoprire cosa succede quando non si versano uno o più F24 della rateizzazione di un avviso bonario consultare il nostro post di approfondimento a questo link: Rata non pagata: cosa succede all’avviso bonario?

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6 commenti

  • marco

    Buongiorno, come si attiva la rateizzazione di un avviso bonario?

  • GIOVANNI MARONGIU

    BUONASERA
    IN DATA 21/6/2022 MI E’ STATA NOTIFICATA UNA CARTELLA DI PAGAMENTO PER DECADENZA DI RATEAZIONE DI UN AVVISO BONARIO. L’AVVISO BONARIO DECADE PER IL RITARDATO PAGAMENTO DELLA SECONDA RATA CHE DOVEVA ESSERE PAGATA IL 3/4/2018. NON MI ERO RESO CONTO DEL RITARDO E NON AVENDO MAI RICEVUTO NIENTE, HO CONTINUATO A PAGARE LA RATEIZZAZIONE. MANCANO SOLO 2 RATE (ERANO 20). VORREI SAPERE SE LA NOTIFICA E’ CORRETTA DOPO OLTRE 4 ANNI DALLA RATA PAGATA IN RITARDO, O SE ESISTE UNA PRESCRIZIONE.
    CORDIALI SALUTI

  • Luigi

    Buongiorno , vorrei saldare il pagamento rateizzato di un avviso bonario prima della ultima rata , vorrei sapere se per le rate saldate in anticipo sulla scadenza devo pagare anche gli interessi ( 9002)

  • Simona

    Buongiorno io ho ricevuto un avviso di congruenza solamente che non era presente il modello F24 ne era indicato l’importo da pagare ho contattato il civis attraverso il sito e anche loro mi hanno confermato che non c’è nulla da pagare ma non vorrei brutte sorprese in futuro lei cosa ne pensa?

    • Buongiorno,
      non capisco il tipo di avviso di cui parla ma se le dicono che è tutto ok non dovrebbe esserci problema.
      Comunque credo che trattasi di un controllo formale della dichiarazione, consideri che il controllo sostanziale può essere ancora fatto.
      Cordialmente

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