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Ritardato pagamento f24

Ritardato Pagamento F24: Come Risolvere

SOMMARIO

Pagamento f24 in ritardo? Non sei riuscito a versare un F24 prima della scadenza? Hai ricevuto un avviso “bonario” da parte dell’Agenzia delle Entrate o una cartella di Equitalia?

Ecco le soluzioni offerte dalla legge per ridurre le salate sanzioni del fisco in caso di ritardato pagamento f24!

Il modello f24

Utilizzato in Italia per poter pagare la maggioranza dei tributi, premi e contributi, il modello F24 è definito unificato in quanto permette di effettuare il versamento con un’unica operazione, andando dunque a sostituire la maggior parte dei modelli utili per pagare i diversi tipi di tributo. Vediamo cosa accade quando il contribuente effettua un pagamento F24 in ritardo. Ecco come muoversi per rimediare e ridurre al minimo le sanzioni.

Per approfondire il funzionamento del modello f24 consultare il nostro post: Modello F24 Editabile: ecco tutto quello che devi sapere…

Come funziona ravvedimento operoso?

Il ravvedimento operoso permette di sanare un f24 pagato in ritardo attraverso il versamento di una sanzione ridotta.Questo meccanisco può essere utilizzato solo quando un contribuente spontaneamente decida di rimediare alle violazioni commesse, prima di essere “scoperto” dal fisco. La sanatoria consta in una mini sanzione, definita appunto ‘Ravvedimento’, calcolata in base al numero dei giorni di ritardo rispetto alla data di scadenza orginaria del tributo omesso.
Fino al 2015 vi erano 3 tipi di ravvedimento e precisamente:

  • Sprint: sanzione ridotta dello 0,2% con pagamento entro 14 giorni dalla violazione;
  • Breve: sanzione ridotta dello 0,3% con pagamento dai 15 ai 30 giorni dalla violazione;
  • Lungo: sanzione ridotta del 3,75% per versamenti avvenuti entro il 31 esimo giorno in poi, fino ad un anno dalla scadenza della tassa.

Vediamo come è cambiato l’istituto del ravvedimento operoso per effetto delle novità introdotte dal 2016.

Ravvedimento operoso 2016

La Legge di Stabilità 2016 ha modificato le modalità di ravvedimento concedendo al contribuente più tempo per sanare la propria posizione nonchè prevedendo sanzioni più ridotte.
Le nuove sanzioni sono dunque calcolate in questo modo:

  • Sprint: 0,1% per ogni giorno di ritardo, fino al 14 esimo giorno dalla data di scadenza della tassa;;
  • Breve: 1,5% per pagamenti dai 15 ai 30 giorni;
  • Intermedio: 1,67% entro i 90 giorni;
  • Lungo: 3,75% entro 1 anno;
  • Ridotta: 4,2% entro 2 anni;
  • Lunghissimo: 5% con pagamento dopo i 2 anni.;

Un’altra novità introdotta sempre nel 2016 riguarda l’abbassamento del tasso di interesse legale dal 0,5% allo 0,2%.

Se il contribuente non provvede a sanare l’omesso o ritardato pagamento attraverso il ravvedimento operoso, riceverà da parte dell’agenzia delle entrate un avviso bonario.

Per approfondire il funzionamento del calcolo ravvedimento operoso leggere il nostro post al seguente link: F24 in ritardo: cosa funziona il ravvedimento operoso?

AVVISO BONARIO: come funziona?

Come anticipato, quando il contribuente non provvede a sanare i mancati versamenti o gli eventuali errori attraverso il ravvedimento operoso, l’Agenzia delle Entrate invia una comunicazione, c.d. Avviso Bonario, contenente i risultati dei controlli effettuali dall’Ufficio. Attraverso l’avviso bonario, l’Amministrazione finanziaria provvederà dunque a:

  • correggere gli errori di calcolo riguardo le eccedenze delle imposte e dei contributi;
  • ridurre le deduzioni dal reddito, le detrazioni di imposta e i crediti di imposta indicate in maniera superiore rispetto ai limiti previsti dalla legge o che non spettano al contribuente in base ai dati dichiarati.

La sanzione prevista nell’avviso bonario è pari ad 1/3 di quella ordinaria, ovvero pari al 10% dell’imposta omessa o versata in modo errato. Per usufruire di questa sanzione ridotta occorre provvedere a pagare quanto liquidato con l’avviso bonario entro 30 giorni dalla notifica di pagamento. Qualora invece il contribuente ritiene che quando “comunicato” dall’Ufficio sia errato anche solo parzialmente deve provvedere a richiedere lo sgravio anche parziale.

Nel caso in cui il contribuente non provveda a pagare quanto richiesto dall’Ufficio ovvero a chiedere lo sgravio dell’avviso bonario ricevuto entro i limiti stabiliti, l’Agenzia delle Entrate provvede ad iscrivere gli importi a ruolo. A questo punto il contribuente riceverà la tanto temuta cartella esattoria con la sanzione minima del 30%.

E’ possibile rateizzare l’avviso bonario?

La risposta è si. La somma presente all’interno dell’avviso bonario potrà essere pagata in rate trimestrali. In base all’importo del debito, si deciderà il numero di rate in cui suddividerlo. Per gli importi sino a 5 mila euro, sono previste massimo 6 rate trimestrali. Per quanto riguarda cifre superiori, si può arrivare ad un massimo di 20 rate.

La prima rata è la più importante e deve essere versata entro 30 giorni dalla notifica di pagamento, altrimenti si decade dal beneficio della rateizzazione. Per ciò che concerne le rate successive, sull’importo sarà calcolato un interesse del 3,5% annuo.

Per approfondire il funzionamento dell’avviso bonario visitare il nostro post al seguente link: Avviso Bonario dell’Agenzia delle Entrate: cos’è e come funziona

Cartella esattoriale: come funziona?

La cartella esattoriale rappresenta l’ultima fase del processo sanzionatorio. Essa viene inviata al contribuente nel momento in cui non “risponderà” all’avviso bonario. La cartella esattoriale viene notificata entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello dell’accertamento e iniziale avviso di pagamento.
La sanzione è nettamente superiore rispetto a quella presente nell’avviso bonario, dunque sarebbe auspicabile evitare di arrivare a questa fase del procedimento di riscossione.

Tuttavia, comunque se si riceve una cartella si ha comunque la possibilità di rateizzare la somma richiesta. Equitalia ad esempio, mette a disposizione del contribuente un piano di rientro per dilazionare il debito.
Esistono due tipi di rateizzazione: ordinaria e straordinaria.
La rata ordinaria è messa in atto per i debiti non superiori ai 50 mila euro. Saranno previste un massimo di 72 rate, della durata di 6 anni e con una somma minima pari a 50 euro.
Il piano straordinario invece, prevede un massimo di 120 rate pari a 10 anni. Esso è utile per agevolare coloro che non sono in grado di pagare nei tempi minimi le sanzioni notificate. Questo sistema ha però dei limiti: esso potrà essere concesso solo in presenza di problemi reali e convalidati, e si adeguerà al reddito e alle caratteristiche dei richiedenti.
Superate le 5 rate non pagate, il piano di rientro decadrà automaticamente, con un relativo aggravamento della sanzione.

Per maggiori info su come rateizzare le cartelle equitalia consultare il post al seguente link: Cartelle Equitalia: Come Rateizzare il Debito

Per sapere come funziona il modello F24 e scaricare il modello f24 editabile leggere il nostro post di appprofondimento al seguente link: Modello F24 Editabile: ecco tutto quello che devi sapere…

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