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Partita IVA e codice ATECO

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Sommario

Vi siete mai chiesti cosa rappresenta il numero della vostra partita IVA? Siete poi certi che il temuto codice ATECO corrisponda all’attività che svolgete realmente? Seguiteci nel nostro viaggio intorno al pianeta Partita IVA.

Il numero di partita IVA è composto da 11 cifre, identifica in maniera univoca un soggetto che esercita un’attività rilevante ai fini IVA. Il numero di partita I V A non può essere variato per tutto il periodo in cui viene svolta l’attività. All’interno della UE, per identificare un soggetto, occorre aggiungere al numero di partita IVA la sigla dello stato di appartenenza (per l’Italia IT, per la Germania DE, e così via).

Dove si richiede il numero di partita IVA?

La richiesta del numero di partita IVA va inoltrata al competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, telematicamente o a mezzo raccomandata. Occorre compilare uno dei due seguenti modelli:

  • se la partita IVA viene aperta da una ditta individuale o da un libero professionista utilizzare il Modello AA9/12;
  • quando l’apertura della partita IVA riguarda una società utilizzare Modello AA7/10;
  • Modello ANR/3: se l’apertura della partita IVA è richiesta da soggetti non residenti (persone fisiche e soggetti diversi) che intendono identificarsi direttamente in Italia.

Come si struttura la partita IVA?

Il numero di partita IVA è composto da 11 cifre, sulla base del seguente schema:

  • i primi sette numeri indicano il numero di matricola del soggetto assegnato dal relativo ufficio provinciale;
  • i numeri dall’ottavo al decimo rappresentano il codice dell’ufficio provinciale del fisco che ha rilasciato la matricola;
  • l’undicesimo numero è un codice di controllo che serve a verificare la correttezza delle prime dieci cifre e per calcolarlo occorre:
    • sommare tutte le cifre delle posizioni dispari. Ad esempio se le prime dieci cifre del numero di partita IVA sono 8633451975 occorrerà sommare 8+3+4+1+7 = 23;
    • moltiplicare le cifre pari per 2 e se il risultato è maggiore di 9 sottrarre 9. Nel nostro esempio la prima cifra pari: 6×2 = 12 che è maggiore di 9, quindi: 12-9 = 3, la seconda cifra pari: 3×2 = 6 che non è maggiore di 9, quindi: 6 e via discorrendo- si otterrà 3+6+1+9+1 = 20;
    • sommare i precedenti due numeri ottenuti e quindi nel nostro esempio 23+20 = 43
    • dividere per 10 la somma e calcolare il resto della divisione e quindi nel nostro esempio
      (es. 43/10 = 4 resto 3);
    • Se il resto della divisione è 0 (zero) allora il carattere di controllo sarà 0 (zero), altrimenti il numero di controllo sarà dato sottraendo a 10 il resto della divisione e nel nostro esempio 10-3 = 7.

Per maggiori info sui tool gratuiti da utilizzare per effettuare una ricerca partita IVA consultare il nostro post: Ricerca partita IVA: i Migliori Tool Online.

A cosa serve il Codice ATECO e come funziona?

Il codice attività ATECO (ATtività ECOnomica) è una combinazione alfanumerica in cui le lettere indicano il macro-settore economico mentre i numeri rappresentano le specifiche articolazioni e sottocategorie dei settori stessi.

Dal 1° gennaio 2008 l’Istat ha adottato la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2007, con la partecipazione di altre figure istituzionali tra cui l’Agenzia delle Entrate e le Camere di Commercio, compiendo un ulteriore passo in avanti nel processo di integrazione e semplificazione delle informazioni acquisite e gestite dalla Pubblica Amministrazione.

In sede di apertura della partita IVA occorre indicare il codice ATECOFIN, che rappresenta appunto l’attività che verrà esercitata. Ad esempio, l’apertura di una partita IVA per lo svolgimento di un’attività di e-commerce occorrerà indicare il codice 47.91.10 (Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet).

Per individuare il codice appropriato, Infocamere ha messo a disposizione uno strumento che permette di:

  1. individuare l’attività secondo la classificazione ATECO. Per maggiori info su quale codice ATECO scegliere consultare il nostro post di approfondimento: Identificare il codice ATECO più adatto per la propria attività;
  2. ottenere la descrizione dell’attività da inserire nella modulistica Registro Imprese;
  3. fornire informazioni sulla normativa ”associata” al codice ATECO per la denuncia di un’attività al Registro Imprese

Il tool è completamente gratuito ed è disponibile ai seguenti link:

Come si cambia il codice ATECO?

E’ necessario che il codice ATECOFIN corrisponda all’attività effettivamente svolta. Può capitare che venga svolta una attività diversa rispetto a quella dichiarata all’atto dell’apertura della partita IVA. La situazione va sanata in quanto ad esempio dal codice ATECOFIN dipende il modello di studi di settore applicato, il quale è assolutamente indispensabile che corrisponda all’attività effettivamente svolta per evitare costose anomalie.

E’ possibile regolarizzare la propria posizione direttamente in dichiarazione annuale -precisamente al rigo VA2- riportando il codice ATECOFIN appropriato.

Occorre invece presentare entro trenta giorni dalla variazione il “modello di variazione dati” per comunicare le modifiche che non riguardano il codice ATECOFIN, ma relative ad informazioni come ad esempio il domicilio fiscale.

Codice ATECO e INPS

Occorre indicare il codice ATECO adottato anche nelle comunicazioni INPS, al fine di permettere all’ente di verificare la corrispondenza del codice comunicato con l’attività esercitata, di controllare se il contratto di lavoro applicato è conforme al codice ATECO e di verificare la corrispondenza con quello comunicato in Camera di Commercio.

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