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Sconti gestione separata INPS 2017

INPS: ecco le buone nuove per gli iscritti alla gestione separata!

SOMMARIO

Svolgi una professione che richiede l’iscrizione alla Gestione Separata INPS? Buone notizie per te! Il Governo ha annunciato per il 2017 un taglio delle aliquote contributive che potrebbe agevolare i lavoratori autonomi e tutti coloro che non fanno riferimento a Casse Previdenziali specifiche.

In un’intervista a Porta A Porta, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato che per il 2017 sono in arrivo tagli alle aliquote contributive per gli iscritti alla Gestione Separata INPS. I tagli promessi dovrebbe portare ad un risparmio di € 1.000 l’anno secondo quanto anticipato dal Premier.

Quali sono i soggetti obbligati all’iscrizione alla Gestione Separata INPS?

La Gestione Separata INPS, istituita con la legge 335 del 1995 (art. 2, c. 26), ha introdotto l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata per i liberi professionisti titolari di Partita Iva, per i quali non è stata prevista una specifica cassa previdenziale; nella fattispecie devono quindi essere ricompresi anche i professionisti con cassa previdenziale, nel caso in cui, ai sensi del suo regolamento, l’attività non sia iscrivibile: può essere il caso, ad es., di un ingegnere che, contemporaneamente all’attività professionale, svolge anche attività di lavoro dipendente.

Quali sono le aliquote contributive in vigore?

Attualmente il contributo dovuto per l’iscrizione alla Gestione Separata ammonta al 27% del reddito imponibile, a cui occorre aggiungere lo 0,72% quale contributo di maternità. Secondo quanto previsto dalla Legge Fornero, l’aliquota contributiva sarebbe dovuta salire al 33,72%. Per gli iscritti ad altre forme previdenziali (ad esempio lavoratori dipendenti e pensionati), il contributo è pari al 24%.

Quali dovrebbero essere le nuove aliquote contributive?

Il piano del Governo dovrebbe puntare a restituire anche ai titolari di partita IVA il famoso Bonus di € 80; infatti a tanto dovrebbe ammontare il risparmio mensile per questa categoria di lavoratori autonomi. Sulla base di questa previsione, la riduzione dell’aliquota ordinaria del 27% dovrebbe scendere al 25%, mentre dovrebbe aumentare il contributo di maternità passando dall’attuale 0,72% ad una aliquota che varia tra l’1,72% al 2,22%.

Come si calcola la base imponibile previdenziale?

La base imponibile previdenziale è pari all’imponibile fiscale, così come risulta dalla dichiarazione dei redditi (ovvero dal quadro RE per i soggetti che applicano il regime semplificato e il quadro LM per i contribuenti forfetari) e quindi si calcola per differenza fra i compensi percepiti e le spese di gestione, secondo quanto stabilito dalla normativa fiscale.

Come si calcola il contributo dovuto?

Il contributo dovuto alla Gestione Separata si calcola applicando alla base imponibile le aliquote vigenti nell’anno di riferimento, nei limiti del massimale previsto per l’anno stesso.

Il contributo è totalmente a carico del professionista, che tuttavia ha facoltà di addebitare al cliente in fattura, a titolo di rivalsa, un’aliquota pari al 4% dei compensi lordi.

Come e quando si effettua il versamento dei contributi dovuti?

Considerando che i contributi dovuti si applicano al reddito conseguito nell’anno di riferimento che è noto solo l’anno successivo, il versamento viene effettuato con il meccanismo di saldo e acconto e le scadenze previste per il versamento dell’IRPEF. Di conseguenza, il lavoratore autonomo iscritto alla gestione separata deve versare:

  • 16 giugno il saldo relativo all’anno precedente e il primo acconto per l’anno in corso pari al 40% dei contributi dovuti per l’anno precedente;
  • 30 novembre il versamento del secondo acconto per l’anno in corso di pari importo rispetto al primo.

Il versamento avviene tramite il modello F24.

Tutto chiaro fin qui?

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