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Cessare la partita IVA

Quali i costi per chiudere la partita IVA

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Sommario

Quanto costa chiudere la partita IVA? Si può chiudere la partita IVA in modo indolore, a patto di essere informati. Per metterti in guardia da errori, ecco una guida esaustiva su come cessare un’attività (senza pagare a vuoto) con il dettaglio dei costi per chiudere la partita iva.

Chiudere la partita IVA equivale a cessare un’attività. La procedura richiede una serie di adempimenti al fine di evitare aggravi contributivi, accertamenti o sanzioni. La guida che abbiamo preparato illustra – caso per caso – le modalità, i termini da rispettare ma soprattutto i costi da affrontare.

Chiusura partita IVA libero professionista

Quando un libero professionista si trova a cessare la partita IVA, la procedura è molto semplice.
Anzitutto è bene evidenziare che tale cessazione può derivare:

  1. Da una scelta volontaria dal soggetto che ricorre ai moduli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, barrando il punto 3 nella sezione “Tipo di dichiarazione” (cfr. Modello AA9).
  2. Da un provvedimento d’ufficio dalla stessa Agenzia delle Entrate, se la partita IVA risulta inattiva (pagando una sanzione).

Così come avviene per l’apertura della partita IVA, anche la cessazione deve essere richiesta mediante gli appositi moduli forniti gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate, spediti entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività. Il contribuente ha la facoltà di scegliere tre modalità di invio:

  1. Presentare il modello cartaceo in duplice copia presso una sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate.
  2. Spedire mediante raccomandata A/R (cui allegare copia del documento di riconoscimento).
  3. Trasmettere in via telematica direttamente dal sito dell’Agenzia tramite Entratel o Fisconline; in tal caso, il contribuente può avvalersi di un intermediario abilitato (associazione di categoria, commercialista, eccetera).

L’avvenuta cessazione della partita IVA va comunicata alla gestione previdenziale di appartenenza (INPS, Cassa Forense, Cassa Nazionale dei Dottori Commercialisti, INARCASSA o altre).

Chiusura partita IVA ditta individuale

Le ditte individuali sono obbligate all’iscrizione al Registro delle imprese o al Repertorio economico e amministrativo (Rea), ma devono comunicare l’eventuale chiusura partita IVA per mezzo di comunicazione unica (ComUnica) alla Camera di Commercio del territorio di riferimento. Il modello determina (di fatto) anche la cessazione delle altre posizioni per quanto concerne INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate.

Costo chiusura partita IVA ditta individuale

La cessazione partita IVA di una partita IVA di per se non costa nulla relativamente alla presentazione della Comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Le uniche spese vive sono costituite dalla chiusura ditta individuale relativamente alle comunicazioni da inviare in Camera di Commercio (ComUnica) ovvero:

  • 18 euro di diritti.
  • 17,50 euro di marca da bollo.

Come chiudere la partita IVA di una SRL / SRLS?

La liquidazione di una SRL / SRLS si articola in tre fasi:

  1. Accertamento della causa di scioglimento.
  2. Avvio dell’attività di liquidazione e nomina del liquidatore.
  3. Cancellazione della società dal Registro delle Imprese.

Al verificarsi di una causa di scioglimento prevista dal codice civile (per esempio impossibilità al raggiungimento dellʼoggetto sociale) gli amministratori devono comunicare in Camera di Commercio lʼaccertamento della causa stessa.

Successivamente, l’assemblea dei soci nomina uno o più liquidatori con un verbale (non necessariamente redatto dal Notaio).

Anche il verbale di nomina del liquidatore va depositato presso il Registro Imprese entro 30 giorni dalla data in cui è stato redatto.

La cancellazione della società può essere richiesta seguendo due modalità alternative:

  • APPROVAZIONE TACITA: decorso il termine di 90 giorni dalla data di trascrizione del bilancio finale di liquidazione, esso si intende approvato e i liquidatori possono richiedere la cancellazione dal Registro delle Imprese.
  • APPROVAZIONE ESPRESSA: allegando il verbale di assemblea dei soci che approva all’unanimità il bilancio finale di liquidazione.

Contemporaneamente alla cancellazione della società dal registro imprese occorre anche chiudere la partita IVA ultilizzando il modello AA7.

Quali costi comporta la chiusura di una SRL/SRLS?

I costi – in termini di adempimenti al registro imprese – sono i seguenti:

  • Accertamento della causa di scioglimento € 200.
  • Comunicazione nomina dei liquidatori € 200.
  • Deposito bilancio finale € 200.

Alle cifre elencate occorre sommare il compenso dovuto al Notaio e/o al Commercialista incaricato.

Come fare per chiudere la partita IVA di una Sas o Snc?

Per chiudere la partita IVA di una sas o snc occorre procedere con la cessazione della società che può avvenire in due modi:

  1. Scioglimento senza liquidazione e contestuale cancellazione della società dal registro delle imprese: in questo caso, con un’unica domanda, deve essere depositato l’atto del notaio con richiesta di iscrizione dello scioglimento e della cancellazione.
  2. Scioglimento con apertura della fase di liquidazione e nomina del liquidatore: occorre allora inoltrare due domande. La prima per la richiesta di iscrizione dello scioglimento con apertura della fase di liquidazione e nomina del liquidatore, depositando l’atto notarile; la seconda, presentando la richiesta di cancellazione della società. Tale richiesta di cancellazione deve essere presentata dal liquidatore con dichiarazione attestante che il bilancio e il piano di riparto sono stati preventivamente comunicati ai soci.

Cos’è la SCIA e chi è tenuto a utilizzarla?

La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è l’autocertificazione utilizzata per comunicare allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di residenza l’avvio, la modifica o la cessazione dell’attività produttiva, artigianale o commerciale. Sono tenuti a compilare questo documento i soggetti che svolgono un’attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso di alimenti, che gestiscono attività come agriturismi, ristoranti e bar, o che svolgono attività artigiane (per esempio, parrucchieri o estetisti). Il documento va presentato sia in fase di apertura di una attività ma anche in fase di chiusura.

La chiusura della partita IVA può avvenire anche d’ufficio?

L’Agenzia delle Entrate ha facoltà di disporre d’ufficio la chiusura partita iva retroattiva se trattasi di partite IVA inattive o dormienti, cioè dei soggetti che non hanno provveduto a regolarizzare la chiuduraa propria posizione. Infatti: “L’agenzia delle Entrate procede d’ufficio alla chiusura delle partite IVA dei soggetti che, sulla base dei dati e degli elementi in suo possesso, risultano non aver esercitato nelle tre annualità precedenti attività d’impresa ovvero artistiche e professionali. Sono fatti salvi i poteri di controllo e accertamento dell’amministrazione finanziaria».

I soggetti sottoposti al controllo possono chiedere chiarimenti e fornire motivazioni valide entro 30 giorni dal controllo per evitare il procedimento di cessazione della partita IVA.

Come si chiude la partita iva senza commercialista?

È possibile provvedere a tutte le pratiche necessarie (Modelli agenzia delle entrate, COMUNICA, SCIA) senza avvalersi di un professionista abilitato. Occorre tuttavia verificare che le pratiche vadano a buon fine, onde evitare sgradite conseguenze. Per esempio, che i contributi INPS continuino a maturate (e si continui a pagare il diritto camerale annuale).

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