Il Commercialista Online

+39 328 0224641

Acquisti CINA: quali sono gli adempimenti?

Acquisti dalla CINA: quali sono gli adempimenti?

Facebook
Twitter
LinkedIn
Sommario

Oggi parliamo delle procedure import, apparentemente “spinose”, ma molto utili da conoscere. Si tratta degli adempimenti per essere in regola quando si acquista dalla CINA o da altri Paesi extracomunitari.

Quando si acquistano merci da un Paese extra-Ue (importazioni), l’acquirente è tenuto ad effettuare una serie di adempimenti quali:

  • dichiarazione doganale;
  • versamento dell’IVA in dogana;
  • registrazione contabile della bolletta doganale.

Cosa si intende per importazione?

Con il termine importazione si intende l’introduzione in Italia di beni provenienti da Paesi EXTRA UE, che non sono stati già immessi in libera circolazione in un altro Paese UE.

L’autorità che vigila su queste transazioni è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (https://www.adm.gov.it/portale/). L’agenzia si occupa dei controlli sulle merci provenienti da stati esteri mettendo in atto le disposizioni a livello europeo dettate dal Codice Doganale.

Le importazioni sono operazioni imponibili ai fini IVA.

Quali sono gli adempimenti per gli acquisti dalla Cina?

Il soggetto che acquista beni da Paesi fuori dalla comunità , sia privato che titolare di PARTITA IVA, deve:

  1. dichiarare la merce alla dogana producendo la fattura commerciale del venditore estero;
  2. pagare le spese e i diritti doganali stabiliti dall’Agenzia Dogane Monopoli;
  3. pagare l’IVA sull’acquisto effettuato.

Per i titolari di PARTITA IVA (sia società che ditte individuali o liberi professionisti), unitamente a questi adempimenti, occorre annotare e registrare i menzionati documenti nei registri IVA ed eventualmente nel libro giornale; mentre, per un soggetto privato, gli obblighi si esauriscono con il pagamento dell’IVA e dei diritti doganali per l’acquisto effettuato.

Acquisti dalla Cina: quali sono i documenti

Per l’acquisto di merce da Paesi extracomunitari sono necessari i seguenti documenti contabili:

  1. la fattura commerciale emessa dal fornitore nello Stato estero che documenta il costo di acquisto della merce;
  2. la bolletta doganale rilasciata dall’Autorità doganale che attesta l’assoggettamento ad IVA e ai dazi doganali;
  3. la fattura dello spedizioniere comprensiva del costo per il servizio di trasporto fino all’acquirente oltre alle spese anticipate in dogana.

Acquisti dalla Cina: come funziona la bolla doganale

La merce importata deve essere “sdoganata”, ovvero, prima di essere immessa nel nostro territorio, la merce acquistata deve essere sottoposta al controllo dell’Agenzia delle Dogane che verifica le quantità e la qualità della merce, oltre al valore della stessa e stabilisce se è idonea a circolare nel nostro Paese. Al termine del controllo con esito positivo viene rilasciata la bolla doganale che comprova l’avvenuto pagamento dei diritti e dell’IVA dovuta.

La base imponibile “all’importazione” è data dalla somma del valore doganale della merce importata, pari al valore di transazione, aumentato delle spese accessorie antecedenti al momento dell’importazione mentre le aliquote IVA applicate sono quelle in vigore per le merci nazionali.

Come determinare le spese doganali?

La Dogana, prima di autorizzare il trasferimento dei beni provenienti da un Paese extra-UE al paese UE dell’acquirente, effettua i dovuti controlli su qualità, quantità e sul valore della merce; in questo modo può determinare l’ammontare delle spese doganali.

La Tariffa Comunitaria Integrata (o TARIC) è determinata applicando una percentuale al valore delle merci. L’aliquota dipende dalla tipologia di merce secondo un elenco consultabile sul sito dell’Agenzia Dogane Monopoli https://www.adm.gov.it/portale/. Il valore della merce è dato dal prezzo di acquisto riportato nella fattura del venditore, a cui si aggiungono gli altri costi come le commissioni, le spese di mediazione e il costo dell’imballaggio. Non rientrano invece nel calcolo della base imponibile, se distinte dal prezzo pagato, le spese di trasporto dopo l’arrivo alla dogana, le spese di manutenzione o assistenza iniziate dopo l’importazione.

Come funziona l’IVA per gli acquisti dalla CINA?

Secondo il principio di tassazione a destinazione della merce, l’IVA è applicata sulle importazioni da chiunque effettuate, sia da soggetto privato che da soggetto passivo ai fini IVA. L’IVA è determinata direttamente in dogana e non in fattura. Inoltre, il versamento dell’IVA avviene immediatamente, sulla singola operazione, e non periodicamente per masse di atti economici.

L’acquirente quindi deve assolvere l’IVA sull’acquisto direttamente in dogana ma, nella maggior parte dei casi, è il soggetto che si occupa della spedizione ad anticipare l’IVA e i dazi doganali, riportando poi le spese anticipate nella fattura rilasciata all’acquirente.
La determinazione dell’aliquota e dell’ammontare IVA vengono così stabilite:

  • per l’aliquota si applica quella vigente nel territorio per la stessa tipologia di beni;
  • per la base imponibile si prende a riferimento il valore doganale, ossia il prezzo indicato nella fattura estera (se ritenuto congruo) a cui si aggiungono i diritti dovuti alla dogana e le spese di inoltro fino a destinazione.

Come funziona l’acquisto di servizi da fornitore EXTRA UE?

Il professionista o l’impresa, soggetti passivi IVA, che acquista da un fornitore extracomunitario, deve procedere con l’auto-fattura (art.17, co. 2 del DPR n.633/72).

Infatti, la fattura estera non reca l’indicazione dell’imposta (art. 17 c. 2 DPR 633/72), che deve essere assolta dal committente-acquirente nazionale, con l’applicazione dell’inversione contabile, mediante emissione di un’auto-fattura, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

L’auto-fattura andrà annotata sia nel registro degli acquisti che nel registro delle fatture emesse. In questo modo l’importazione è un’ operazione neutra. Invece, per i soggetti che hanno un pro-rata di indetraibilità IVA l’imposta riportata sull’auto-fattura dovrà essere versata.

Richiedi una consulenza skype con i nostri professionisti! E se decidi di aprire la partita iva con noi, le pratiche di StartUp sono comprese!

Il servizio è molto semplice ed è rivolto artigiani, freelance e a tutti i tipi di società.

Abbiamo pensato ad un’OFFERTA SPECIALE per chi apre partita IVA.

Gli ultimi aggiornamenti del nostro Blog

3 commenti

  • monica

    buonasera

    cliente italiano ordina dei materiali di consumo da fornitore cinese che emette fattura me spedisce merce a fornitore n. 2 cinese che assembla il prodotto e fattura al cleinte italiano bene finale con transito da dogana

    per la fattura del fornitore rischio contestazione per mancato pagamento dazi iva e oneri accessori?

  • Simone

    Salve,
    dipende dal tipo di prodotto che deve comprare, infatti gli ecommerce che lavorano in dropshipping sono molti. Cmq se io fossi in lei proverei a farmi fare un preventivo da Yakkyo, questa azienda si occupa di tutto anche dei documenti e dello sdoganamento.
    Buona giornata

  • Giuseppe Ingrao

    Salve,
    sono gia un suo cliente e ho qualche domanda riguardo il su articolo.
    Se decidesse di scegliere un fornitore/dropshipper cinese che invia i miei ordini direttamente al cliente finale, qui vale la stessa procedura ?
    So che spesso la dogana i piccoli confezione di valore articolo fino ad 30 euro li controlla solo a campione.
    Visto che il mio acquisto non è ivato, nel calcolo dei miei prezzi di vendita devo aggiungere iva visto che poi la devo pagare con l’autofattura ? (Sono regime forfettario 5%)
    cordiali saluti

Lascia un commento